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Parmigiano Reggiano di montagna
Una svolta con la nuova stagionatura Gema-Banco Bpm di Montese
Inaugurato magazzino generale high-tech da 13 milioni di euro

18/10/2019 – Inaugurato oggi a Montese in provincia di Modena, il nuovo Magazzino Generale per la custodia e la stagionatura del “Parmigiano Reggiano prodotto di montagna”, realizzato da Gema Magazzini Generali SpA di Castelnovo Sotto, partecipata da Banco BPM. Una buona notizia per il Parmigiano Reggiano di montagna, proprio nel giorno in cui – alle sei di mattina- sono scattati i superdazi Usa colpiscono duramente il Parmigiano Reggiano che passa da un dazio di 2,5 euro al chilo aoltre 6 euro/chilo. Una mazzata di 30 milioni di euro all’anno sul Re dei formaggi, a tutto favore dei produttori americani di falso parmesan.

La buona notizia di Montese riguarda un investimento senza precedenti per entità e per capacità di unire la tradizione con l’high tech.

La stagionatura GEMA del Parmigiano Reggiano a Montese

Costruito nel cuore dell’Appennino modenese, in una conca naturale in via Padulle, a 846 metri di altitudine, lo stabilimento si inserisce armoniosamente nel paesaggio circostante, e assicura la continuità della filiera certificata secondo le rigorose regole fissate dal Consorzio del Parmigiano Reggiano, il quale richiede che il processo di alimentazione degli animali, la produzione del latte e la stagionatura del formaggio, fino ad un minimo di 12 mesi, avvenga in zona di montagna.

Un investimento di oltre 13 milioni di euro per la gestione, in regime di Magazzino Generale, del Parmigiano Reggiano prodotto nelle zone montane delle province di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna.

La platea all’inaugurazione della stagionatura GEMa di Montese

Il Magazzino Generale, per la sua conduzione, si avvale della collaborazione di 13 persone assunte in loco alle quali Gema, dopo adeguati percorsi formativi nel quartier generale di Castelnovo di Sotto, ha messo a disposizione strumentazioni, macchinari e tecnologie di ultima generazione per lo stoccaggio, la movimentazione e la cura delle forme, nell’assoluto rispetto della tradizione.

La struttura, operativa da circa un anno, con 135mila forme di Parmigiano Reggiano in deposito, ad oggi ha raggiunto l’80% della sua capienza totale e ha registrato una movimentazione totale di 367.000 forme.

Alla cerimonia di inaugurazione, coordinata dalla giornalista Federica Galli, erano presenti il presidente di Gema Magazzini Generali SpA Vittorio Corradi, l’amministratore delegato Camillo Galaverni, il responsabile Direzione Territoriale Emilia Adriatica Banco BPM Stefano Bolis, il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, il presidente della Provincia di Modena Gian Domenico Tomei, il vice presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano Angelo Romagnoli, il presidente di Unindustria Reggio Emilia Fabio Storchi, il presidente di Confindustria Emilia Area Centro Valter Caiumi e il sindaco di Montese Adelaide Zaccaria.

I relatori, in piedi la giornalista Federica Galli

Tra i presenti anche Luciano Mazza, già sindaco di Montese, sotto la cui amministrazione sono iniziati i lavori di costruzione del Magazzino Generale e al quale Gema SpA ha rivolto un sentito ringraziamento.

Nell’occasione Fabio Storchi ha fatto dono alla GeMa della scultura “Homo Faberdell’artista reggiano Graziano Pompili, che rappresenta “l’uomo industrioso che mostra ciò che sa e può fare”.

La mostra all’interno del magazzino generale di Montese

Al taglio del nastro è seguita la benedizione dei locali da parte del parroco dell’Unità pastorale Montesina, don Bruno Caffagni, la visita guidata al Magazzino Generale, il taglio di due forme di Parmigiano Reggiano con stagionatura di 30 mesi e di ben 120 mesi. una vera rarità, e lo show cooking dello chef Daniele Reponi.

All’interno del Magazzino Generale è stata allestita una mostra di foto e video suddivisa in due sezioni, dedicate alla costruzione dello stabilimento e alle fasi di cura e custodia delle forme di Parmigiano Reggiano affidate a Gema.

In questa giornata di festa hanno voluto portare a Gema il proprio benvenuto in territorio modenese il Salumificio Vitali, la Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Spilamberto e la Camera di Commercio di Modena con il Marchio Camerale “Patata di Montese

Il Magazzino Generale di Montese, situato su un’area di circa 25.000 metri quadrati in via Padulle al numero civico 883, in una superficie coperta di 8.500 metri quadrati accoglie 170 mila posti forma su 85 km di scalere costruite in abete rosso di grande pregio.

L’inaugurazione della stagionatura

La struttura, realizzata secondo i più sofisticati criteri antisismici e impiantistici per la sicurezza e l’efficienza energetica, è completamente informatizzata e garantisce il monitoraggio continuo della temperatura (16-18 gradi) e dell’umidità (75-85%) oltre a un ricambio d’aria pari a 64 mila metri cubi nell’arco delle 24 ore, in grado di assicurare il miglior processo di stagionatura al Re dei Formaggi.

Al fine di garantire la massima sicurezza, alimentare e fisica, gli impianti speciali Gema sono ridondati e monitorati in tempo reale da sistemi di rilevazione e software specifici. In questo modo si ha la possibilità di avere sempre sotto controllo lo stato e il risultato di esercizio, di dotarsi di uno storico di andamento e, in caso di anomalie, di ricevere comunicazioni di allerta per favorire un tempestivo intervento di ripristino.

A pochi mesi dall’inizio dell’attività il nuovo Magazzino Generale di Montese ha ottenuto l’importante certificazione sulla “Sicurezza alimentare” UNI EN ISO 22000:2005, primo Magazzino Generale di stagionatura formaggi su tutto il territorio nazionale ad avere ottenuto questa importante riconoscimento con cui ha ulteriormente arricchito il proprio bagaglio di attestazioni (UNI EN ISO 22005:2008, riconoscimento in filiera Parmigiano Reggiano D.O.P. da OCQPR, Certificazione Biologico, BS OHSAS 18001).

Il valore e la qualità della struttura sono stati riconosciuti anche da Assologistica che nel 2018 ha assegnato al nuovo Magazzino Generale di Montese il premio nazionale “Il logistico dell’anno”.

Vittorio Corradi, Stefano Bonaccini e Camillo Galaverni

LA COLLABORAZIONE CON BANCO BPM

Grazie alla solida collaborazione con Banco BPM, partner da oltre 24 anni, e in forza della sua esperienza trentennale, Gema SpA offre ai depositanti anche sostegno finanziario tramite l’emissione di fedi di deposito e note di pegno, ed è a disposizione, previo appuntamento, per concordare visite guidate al nuovo Magazzino.

“Gema garantisce il rispetto dei requisiti di stagionatura dettati dal Disciplinare di Produzione del formaggio Parmigiano Reggiano, applicando un processo di gestione pluricertificato, governato dalla certificazione sulla sicurezza alimentare di cui siamo unici detentori nella filiera di riferimento – ha dichiarato il presidente di GeMas Vittorio Corradi, – Il nostro obiettivo, infatti, è proteggere e accrescere il valore che ci viene affidato”.

L’a.d. Camillo Galaverni ha sottolineato l’esperienza trentennale di Gema nella stagionatura del Parmigiano Reggiano nel Magazzino Generale di Castelnovo di Sotto. “Con l’introduzione del nuovo Regolamento del Consorzio che ha creato la Certificazione “Parmigiano Reggiano Prodotto di Montagna” – ha aggiunto – GeMa ha ritenuto doveroso mettere a disposizione dei produttori una struttura per la stagionatura nell’area prevista dal Regolamento UE 1151/12 che classifica i prodotti alimentari aventi origine nelle aree di montagna dell’Unione Europea”.

Stefano Bolis, responsabile della direzione Emilia Adriatica di Banco Bpm ha rimarcato come. dopo quella con la Ferrari, risalente al 1932, quella con GEMA è la seconda grande partecipazione della banca in questo territorio. “E la dobbiamo – ha detto – alla lungimiranza del marchese Rangoni Macchiavelli e di alcuni altri consiglieri dell’allora Banco di S. Geminiano e S. Prospero, che 25 anni fa iniziarono questa splendida avventura. Avventura che ben testimonia il nostro radicamento sul territorio. Non a caso uno dei primi atti che abbiamo varato dopo la fusione nel 2017 con la BPM – che ci ha fatto confluire nel Banco BPM (terza banca del Paese) – è stata proprio la conferma della nostra partecipazione in GEMA. La nostra presenza ha però anche una funzione sociale sui territori, con una serie di Progetti di Comunità che ci permettono di servire non solo finanziariamente le aree di nostra competenza. Siamo a Montese dal 1923 – ha aggiunto Bolis – fra pochi anni festeggeremo i 100 anni di presenza in quest’area. Ricordiamoci sempre che è solo facendo sistema, fra istituzioni (Regioni, Province e Comuni), imprenditori, banche e territorio che sapremo affrontare bene le difficoltà del mercato. E la realtà che oggi stiamo celebrando è uno splendido esempio di questo “fare sistema”.

“L’Emilia Romagna – ha detto a sua volta il presidente della Regione Stefano Bonaccini – ha più alto numero di dop e igp in Europa, ben 44, che generano un volume economico di quasi 3 miliardi di euro, il doppio di quello prodotto dalla Lombardia, con la metà del numero degli abitanti. Il Parmigiano Reggiano è campione del mondo tra i formaggi per la qualità; una grande eccellenza di cui noi sosteniamo la produzione qui in montagna, che vale circa il 30% dell’intera produzione della provincia di Modena, ed è anche un fattore di garanzia per tenere le persone a vivere e a lavorare in Appennino e per questo noi ci stiamo investendo moltissimo”.

“Oggi siamo venuti ad applaudire una straordinaria iniziativa imprenditoriale reggiana in territorio modenese- ha dettoa sua volta Fabio Storchi di fronte a una folta platea – Territorio che, attraverso i suoi amministratori, ha saputo cogliere l’opportunità di crescita e di sviluppo rappresentata dall’insediamento del Magazzino Generale per la stagionatura del Parmigiano Reggiano. Qui parliamo di industria 4.0: la tecnologia più avanzata si unisce alla tradizione della manualità, esaltando il valore e l’eccellenza di un formaggio unico al mondo. Il Parmigiano Reggiano è campione del mondo tra i formaggi per la qualità; una grande eccellenza di cui noi sosteniamo la produzione qui in montagna, che vale circa il 30% dell’intera produzione della provincia di Modena, ed è anche un fattore di garanzia per tenere le persone a vivere e a lavorare in Appennino e per questo noi ci stiamo investendo moltissimo”.

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