28/6/2019 – Verità per Reggio Emilia, sottotitolo (non ufficiale) “Via i corrotti dal Comune”. E’ il tema di una manifestazione promossa da un folto gruppo di cittadini della destra e del mondo moderato, per le ore 18 di oggi venerdì 28 giugno in piazza Prampolini, sotto il Municipio di Reggio Emilia.
«Verità» è il grido lanciato nei confronti del sindaco Luca Vecchi, rieletto al ballottaggio quando i reggiani non sapevano ancora della maxi inchiesta della Procura della Repubblica su appalti e incarichi del Comune.
L’inchiesta, esplosa con avvisi di garanzia per 15 persone e perquisizioni a Palazzo Civico, in studi professionali e abitazioni private, riguarda reati che vanno dalla corruzione al falso ideologico, dalla turbativa d’asta all’abuso e alla rivelazione del segreto d’ufficio.
Il faro della Procura illumina gli appalti del Global service affidato a Gesta, del trasporto scolastico e della gestione parcheggi aggiudicato al Consorzio Tea, l’appalto della rimozione auto all’officina Corradini (che ha il servizio dal 1991), la nomina della direttrice del’Asp Citta delle persone Maria Teresa Guarnieri.
Fra gli indagati figurano gli ex assessori Mirko Tutino , del Pd (oggi passato a lavorare nel settore privato) e l’ex vicesindaco Matteo Sassi, il presidente dell’Asp Raffaele Leoni, nome storico del Pci-Pds-Pd, oltre a dirigenti di lungo corso del Comune di Reggio, in genere di nomina politica, e professionisti. Particolarmente delicata la posizione del capo dell’ufficio legale del comune, l’avvocato Santo Gnoni, che ora sarebbe ricoverato in ospedale.
Questi quindici indagati si aggiungono ai diciotto dirigenti comunali (alcuni nomi si sovrappongono) indagati da febbraio nell’ambito dell’inchiesta sulle irregolarità nel conferimento degli incarichi esterni. Inchieste, comunque, che chiamano in causa a pieno titolo il livello politico che, dopo oltre 70 anni di governo ininterrotto, è di fatto tutt’uno con quello burocratico e amministrativo.
Alla manifestazione di venerdì sotto il Comune aderisce ufficialmente Forza Italia – in testa Cristina Fantinati e Claudio Bassi e il candidato sindaco del centro destra Roberto Salati – e tra i promotori figurano i vertici di Fratelli d’Italia (Bizzocchi e Aragona). Non c’è però la Lega Nord, che ha declinato l’invito: per questo il sit-in, nelle intenzioni dei promotori, sarà senza bandiere di partito.
«Chiediamo trasparenza, chiediamo verità – scrivono i promotori – Come liberi cittadini ci riuniremo venerdì 28 giugno davanti al Municipio di piazza Prampolini, alle ore 18, per esigere chiarezza sulla recente inchiesta che ha coinvolto il Comune di Reggio.
Chiediamo al sindaco Luca Vecchi di spiegare pubblicamente ai reggiani come sono stati affidati e gestiti gli appalti e i servizi oggetto delle due indagini.
Se è vero che indagato non significa condannato – si legge in una nota – è altrettanto vero che Reggio merita trasparenza, trasparenza che sino ad oggi non c’è stata. Alcuni dei 33 dirigenti finiti nel mirino della Procura hanno accumulato tanti anni di servizio presso l’ente locale, ben 93 a capo di funzioni dirigenziali.
I silenzi e le mezze dichiarazioni alla stampa non ci soddisfano: pretendiamo dai nostri amministratori che i cittadini siano messi a completa conoscenza di come Reggio è stata amministrata nelle giunte Delrio e Vecchi. Abbiamo visto succedersi scelte su scelte orchestrate nelle “segrete stanze”, senza che mai ci fosse una condivisione dei progetti con la cittadinanza: ci chiediamo il perché di tanta oscurità in merito a questioni pubbliche e lo faremo domani riunendoci in piazza in un libero presidio per chiedere verità».
I promotori della manifestazione sono Alessandro Aragona, Cristina Fantinati, Isabella Albertini, Luca Tamagnini, Federica Prati, Luca Tadolini, Laurenzia Azzolini, Liliana Dazzi, Federico Braglia, Alberto Bizzocchi, Ugo Scaramuzza, Alessandro Casolari, Giacomo Pietranera, Federico Braglia, Claudio Bassi, Roberto Salati, Mauro Catellani, Paolo Zecchetti, Marco Eboli, Giorgia Melioli, Pietro Negroni, Pierluigi Riccò, Carlo Riggio, Renato Braccini, Rudy Bellentani, Isabella Bertani, Marco Catellani, Paolo Comastri, Andrea Nanetti.
L’ ADESIONE DI FORZA ITALIA. FANTINATI: SIAMO GARANTISTI, MA IL SINDACO NON PUO’ TACERE
28/6/2019 – Forza Italia aderisce alla iniziativa di venerdì 28, sotto il Municipio.
«Saremo presenti a questa pubblica protesta, perché vogliamo verità – dichiara la commissaria provinciale azzurra Cristina Fantinati – trasparenza e chiarezza sulle due inchieste che hanno coinvolto i dirigenti del Comune di Reggio, indagati per reati di corruzione, turbativa d’asta, abuso d’ufficio, falso ideologico, violazione del segreto d’ufficio».
Abbiamo appreso di queste indagini, che coinvolgono anche la moglie del
Sindaco Vecchi, l’ex Vicesindaco Sassi e l’ex Assessore Tutino, dalla stampa pochi giorni dopo il ballottaggio e abbiamo immediatamente chiesto la convocazione di un Consiglio Comunale aperto ai cittadini per avere notizie ed informazioni nel rispetto della trasparenza istituzionale».
Purtroppo però tutto tace – aggiiunge Fantinati – nessuno spiega a i cittadini come siano stati gestiti gli appalti pubblici, gli affidamenti, le consulenze, le nomine, i bandi, i concorsi e le gare, nessuno spiega se le procedure adottate fossero finalizzate ad affidamenti “cuciti su misura” per certi soggetti escludendone altri.
Noi siamo e restiamo garantisti, però il Sindaco non può nascondersi dietro le solite frasi di convenienza quali “siamo fiduciosi nell’operato della
magistratura”. Adesso la campagna elettorale è finita, adesso bisogna pensare al buon governo della città, adesso il problema è politico, il Sindaco deve fare chiarezza e deve rispondere senza timore ai cittadini, agli eletti, ai comitati, ai
movimenti politici che glielo stanno chiedendo.
Perché Vecchi non vuole parlarne? Perché non vuole fare chiarezza? Deve forse nascondere qualcosa?». Così Forza Italia invita « tutti i cittadini a partecipare numerosi, per chiedere tutti insieme a gran voce trasparenza, verità e chiarezza su tali fatti».
Aforisma
28/06/2019 alle 13:12
‘Non sempre chi ha ragione viene votato: e il motivo è lo stesso per cui è raro che l’onesto diventi ricco.’.
Raffaello Franchini