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“Riguardo” per Vecchi in campagna elettorale
L’on. Foti chiede ispezione in Procura
Inchiesta appalti: politici implicati sino al collo

DI PIERLUIGI GHIGGINI

15/6/2019 – Nelle interviste alla Gazzetta di Reggio e al Carlino Reggio, il sindaco neoeletto Luca Vecchi apprezza ( e non poteva essere altrimenti) la cortesia istituzionale della Procura, che al fine di non “turbare” elettori ed elezioni, gli ha risparmiato il blitz prima del voto per la maxi inchiesta appalti.

Intanto il caso è arrivato in Parlamento con un’interrogazione del deputato Tommaso Foti (Fratelli d’Italia) al ministro di Grazia e Giustizia. Nonostante i tentativi di attivare il silenziatore mediatico, il “rinvio causa elezioni” è talmente eclatante, probabilmente unico nel suo genere, al punto da aver già conquistato la ribalta nazionale sul web e altri media (La Verità e altri quotidiani).

Foti, vicepresidente del gruppo FdI a Montecitorio, chiede un’ispezione ministeriale alla Procura di Reggio Emilia, e di valutare – sulla scorta di una dettagliata relazione del Prefetto sul coinvolgimento di amministratori e dirigenti nell’inchiesta della Procura – se non sussistano le condizioni per il commissariamento del Comune di Reggio Emilia.

Marco Mescolini, procuratore della Repubblica di Reggio Emilia

L’aperta ammissione del procuratore Marco Mescolini, che ha spiegato il rinvio delle informazioni di garanzia e delle perquisizioni nelle sedi municipali (avvenute infatti quattro giorni dopo il ballottaggio che ha decretato la rielezione del sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, del Pd) con l’esigenza di non alterare l’equilibrio della competizione elettorale, ha reso evidente ancora una volta che le vie dell’inferno sono lastricate di buone intenzioni: la volontà di non alterare l’equilibrio della competizione, infatti, si è tradotta inevitabilmente in un’alterazione del voto e della capacità di discernimento dei cittadini , ai quali sono state negate informazioni forse determinanti nella formazione del loro giudizio, prima di entrare nella cabina elettorale.

Luca Vecchi festeggia la vittoria al ballottaggio, accanto a lui Pierluigi Castagnetti

Informazioni, si badi bene, che riguardano indagini su fatti gravi accaduti sotto la gestione del sindaco (rieletto) Luca Vecchi, con il coinvolgimento di suoi stretti collaboratori come gli ex assessori Tutino e Matteo Sassi, per non dire dei dirigenti che dipendono direttamente dal sindaco in quanto capo dell’amministrazione.

Dunque, nella sua interrogazione Tommaso Foti, vicepresidente del gruppo FdI a Montecitorio, definisce “stupefacente la motivazione resa dalla Procura di avere atteso per agire  l’effettuazione del ballottaggio per l’elezione del sindaco per non turbarne l’esito”.

Tommaso Foti, deputato FdI

“Se da un lato non si può che apprezzare l’esercizio  della azione penale, dopo anni di astensione, da parte di chi ne ha il potere specifica Foti – dall’altra risulta evidente che nessuna norma dell’ordinamento vigente subordina l’attivita’ della Procura  a momenti particolari e specifici”;

“Non risulta infatti – si legge nell’interrogazioine – che operi alcuna sospensione di termini nel mentre è in corso una campagna elettorale, nè che possano qualificarsi come  turbative le iniziative poste in essere dal giudice di merito che ha sempre il potere-dovere di agire senza indugio, lasciandosi alle spalle ogni possibile ritardo e con esso la responsabilità di ogni qualsiasi omissione”.

“Valuti dunque , il Ministro di Giustizia – è la conclusione di Foti – se sussistano le condizioni per promuovere una ispezione presso la Procura di Reggio Emilia al fine di verificare se direttamente o indirettamente vi siano stati ritardi nell’esercizio dell’azione penale. Da parte sua, il Ministro dell’Interno, in ragione del preoccupante intreccio di comportamenti penalmente rilevanti da parte di dipendenti e di amministratori del comune di Reggio Emilia, valuti se richiedere una dettagliata relazione al riguardo al Prefetto, e ciò al fine di valutare se sussistano o meno, le condizioni per il commissariamento dell’Ente che qui interessa”.  

L’inchiesta appalti riguarda assegnazioni milionarie come il Global Service della gestione impianti tecnologici a Gesta (11 milioni 800 mila euro) e la gestione unificata di parcheggi, controlli in Ztl e trasporto scolastico al Consorzio Tea per 25 milioni, assegnazione di servizi legali e assicurativi, la gestione dell’asilo Nido Maramotti e la nomina di Maria Teresa Guarnieri a direttore di Rete- Azienda servizi alla persona di Reggio Emilia.

Gli indagati sono quindici a vario titolo per le ipotesi di reato di corruzione, turbativa della libertà degli incanti, falsità ideologica del pubblico ufficiale, abuso d’ufficio e rivelazione di atti d’ufficio. La Procura, sulla scorta di oltre tre anni di indagini delle Fiamme Gialle, indaga su appalti pilotati da uffici comunali e da scrivanie di politici e avvocati. Utilizzate anche intercettazioni telefoniche e ambientali, compreso un trojan infilato nel cellulare del capo dell’Avvocatura comunale Santo Gnoni, che ha permesso di registrare colloqui e riunioni. I telefoni degli indagati al momento sono ancora sequestrati e a disposizione degli inquirenti.

Dei quindici indagati si conoscono al momento undici nomi, l’ex assessore alla Mobilità e all’ambiente Mirko Tutino (Pd, poi Leu ora di nuovo Pd), l’ex vicesindaco Matteo Sassi (Sinistra Italiana) con delega fra le altre ai servizi sociali; il presidente dell’Asp Reggio Emilia Raffale Leoni esponente storico del Pci-Pds-Ds-Pd, attualmente nella direzione provinciale Pd e amministratore di FestaReggio; l’avvocato Santo Gnoni, responsabile dell’ufficio legale del Comune; il consulente di lungo corso del Comune Paolo Coli, noto avvocato amministrativista di fiducia di numerosi Comuni; gli avvocati Matteo Fortelli di Reggio Emilia e Roberta Ugoletti di Montecchio; l’ex dirigente comunale alla Mobilità Alessandro Meggiato, ora in Regione; gli altri dirigenti e funzionari del comune di Reggio Emilia Roberto Montagnani (Appalti), Silvia Signorelli (responsabile unità acquisti, appalti e contratti), Paola Cagliari (Istituzione Nidi e scuole infanzia, tirata in causa dell’appalto dell’asilo nido Maramotti) e Ermes Torreggiani (servizio Ingegneria e Manutenzione, presumibilmente per l’appalto global service).

Da rilevare che questi quindici avvisi vanno ad aggiungersi ai 18 che hanno raggiunto altrettanti dirigenti ed ex dirigenti del Comune di Reggio, in febbraio, per l’altra inchiesta sulle irregolarità nell’assegnazione di incarichi e consulenze esterne, compreso il capo dei progetti speciali e urbanistica architetto Massimo Magnani, e la moglie del sindaco Vecchi Maria Sergio (dal 2014 dirigente a Modena) . In pratica, l’intero vertice del Comune è sotto inchiesta da parte della magistratura.

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11 risposte a “Riguardo” per Vecchi in campagna elettorale
L’on. Foti chiede ispezione in Procura
Inchiesta appalti: politici implicati sino al collo

  1. Fausto Poli Rispondi

    15/06/2019 alle 21:18

    Gesta credo riconducibile a legacoop o coopservice. Gesta era sotto il gruppo coopservice. Pero’ non ne ho la certezza matematica. Penso finira’ in una bolladi sapone pero’ almeno si sa dove sono andati gli onuirenti. Percio’ galassia coop via Ghandi. Dove e’ la sede Pd.

  2. Fausto Poli Rispondi

    15/06/2019 alle 21:20

    Certamente n0n tornano i conti e Gesta ha lavoratobene in tutt’ Italia. Qui occorre un esperto perche’ e’ tutto intricato.

  3. Fausto Poli Rispondi

    15/06/2019 alle 21:29

    Bravi e bravo Ghiggini. Se va tutto in nazionale scoppia una bomba stile Lotti. Era meglio il mio articolo stile mondo piccolo della bottega del lattaio di Piazza Lepanto. Della bottega del lattaio Poli Bruno, e del piccolo mondo antico che ruotava li’ con Cocchi e il suo famoso sassolino, non ci e’ traccia. Io non ero ancora nato ma mio padre Bruno me ne parlava orgoglioso, figuriamoci dopo 7 anni di guerra sulle colline reggiane.Da li’ mi sono appassionato al Vs. Quotidiano e ora avete mollato la bomba!!! Bravi e coraggiosi !!!!

    • Reggiano Rispondi

      16/06/2019 alle 08:33

      Salve Poli,
      quale Cocchi ?

    • GG Rispondi

      16/06/2019 alle 08:58

      Visto l’articolo, che ho girato a Gigi (C.Cocchi).
      Dice che ci sono imprecisioni; spero scriva un suo commento sotto il suo articolo.

      😉

      • Fausto Poli Rispondi

        16/06/2019 alle 13:31

        Gigi Cavalli Cocchi e’ figlio di Cocchi quello del sassolino. Tutto qui.

  4. Fausto Poli Rispondi

    16/06/2019 alle 14:09

    Cocchi del sassolino, papa’ di Gigi.

  5. Fausto Poli Rispondi

    16/06/2019 alle 15:45

    Cocchi quello del sassolino, aveva la bottega dove ora vendono le antenne. Era il papa’ di Gigi.

  6. [email protected] Rispondi

    16/06/2019 alle 16:01

    Cocchi Gigi e’ figlio di Cocchi quello del sassolino. Aveva il magg. e il negozio dove ora c’è TVA antenne.

  7. Fausto Poli Rispondi

    16/06/2019 alle 16:35

    Cocchi quello del sassolino. Padre di Gigi Cavalli Cocchi.

    • GG Rispondi

      17/06/2019 alle 08:33

      Gentilissimo Poli,
      Gigi sta facendo un lavoro di ricerca su Viale Umberto. Chiede se Lei possa darmi la sua email qui così gliela giro. Vorrebbe raccogliere anche la sua testimonianza 🙂

      (Le avevo scritto anche sotto il suo articolo pubblicato nel 2017 qui su Reggio Report)

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