14/6/2019 – La Direzione investigativa antimafia di Catanzaro ha dato esecuzione ad un sequestro di beni – del valore di mezzo milione di euro – ritenuto riconducibile ad Angelo Greco, 54 anni, considerato a sua volto esponente del clan cutrese dei Grande Aracri e attualmente in carcere Le Vallette di Torino.
Il provvedimento emesso dal Tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo calabrese, è stato proposto dal Procuratore distrettuale Nicola Gratteri, sulla base degli accertamenti accertamenti eseguiti dalla DIA di Torino e di Catanzaro
Angelo Greco, boss dell’ndrina di San Marchesato è stato condannato nel 2014 in via definitiva, a sette anni e quattro mesi di reclusione per associazione mafiosa, essendo ritenuto a capo delle organizzazioni attive in Piemonte e“affiliato alla consorteria mafiosa di Nicolino Grande Aracri”.
Secondo l’accusa, Greco sarebbe l’autore, in concorso proprio con Grande Aracri, di omicidi che gli inquirenti inseriscono nella lotta per il predominio territoriale nell’ambito della provincia di Crotone e a Reggio Emilia. Nel corso del processo Aemilia 92 il collaboratore di Giustizia Antonio Valerio , ha indicato Angelo Greco, detto Linuzzo, fra i partecipanti all’ omicidio di Giuseppe Ruggiero avvenuto nel novembe 1992 a Brescello, organizzato da Nicolino Grande Aracri con tanto di finta auto dei Carabinieri.
La confisca a carico di Greco riguarda quattro beni immobili, sei beni mobili registrati, due rapporti finanziari e quote sociali della Gdc Costruzioni Srl, di proprietà di Luigi Greco, figlio di Angelo.