22/6/2019 – Assolte con formula piena – perchè il fatto non costituisce reato – la coordinatrice e quattro operatrici della casa protetta comunale di Mandrio di Correggio, gestita da Coopselios. La sentenza è stata pronunciata nella tarda mattinata dal giudice dell’udienza preliminare Luca Ramponi , nel rito abbreviato del processo per i presunti maltrattamenti nella struttura per anziani. Comportamenti documentati dalle telecamere nascoste, ma che per il giudice, che ha accolto in pieno le tesi della difesa, non avevano nulla di irregolare.
Assolte dunque la direttrice Serena Guerzoni, imputata di omesso controllo eper la quale la richiesta dell’accusa era stata comunque ridotta da quattro mesi a 500 euro di ammenda; e le dipendenti Coopselios
Delia Marina Enriquez Apomayta, Elvina Nahradean, Samina Belaray, Concetta Napoli accusate invece a vario titolo di maltrattamenti, minacce o violenza privata: per loro quattro il pm Maria Rita Pantani aveva chiesto una pena di 2 anni e quattro mesi di reclusione.
“La soddisfazione è nell’aver visto riconosciuto quello che le nostre assistite hanno raccontato fin dal primo interrogatorio – ha commentato un difensore – e cioè che il loro comportamento era a tutela e a protezione del malato e non aveva di certo un fine illecito”.
Nella stessaudienza il giudice ha rinviato a giudizio le sei addette che hanno scelto il rito ordinario (Karina Da Silva, Maria Di Francesco, Elena Bassi, Angela Cipriana Tehei, Antonia Iacovino, Esther Montoya). La prima udienza è fissata per il 4 febbraio del prossimo anno.
Il pm Pantani deciderà se impugnare la sentenza in appello alla luce delle motivazioni, che sonoattese anche dalle numerose parti civili, tra cui la Regione Emilia-Romagna, Ausl e comune di Correggio e Arduino Gigante, l’ospite della struttura vittima dei presunti maltrattamenti.