Nel 2018 in provincia di Reggio Emilia i reati registrati dai Carabinieri sono diminuiti nel complesso del 4,5%, le rapine del 25%, i furti del 12,5%, le estorsioni del 18%: segno che ha dato i suoi frutti la strategia della tolleranza zero e l’intervento costante delle forze dell’ordine nelle zone più a rischio criminalità. Sono aumentate sensibilmente le truffe in tutte le sue declinazione: dai mille modi con i quali vengono raggirati gli anziani e ai malviventi tecnologici che invadono la rete. Sono alcune delle cifre citate dal comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Cristiano Desideri, nella suo discorso alla festa per il 205 mo anniversario della Benemerita, celebrata questa mattina alla Cavallerizza.
Una breve cerimonia, fortemente sentita, che ha visto la partecipazione delle principali Autorità civili e militari di Reggio Emilia e provincia, di rappresentanze di militari in forza ai vari Reparti , dei familiari e di personale dell’Arma in congedo.
All’interno era schierata una compagnia di formazione, costituita da un plotone in Grande Uniforme Speciale (che ricorda quella quotidianamente indossata sino alla fine del XIX secolo ed ora utilizzata in occasione di cerimonie e visite di autorità) di Brigadieri, Appuntati e Carabinieri, un plotone misto composto da Marescialli comandanti di Stazione, Carabinieri di Quartiere, Carabinieri Sciatori, militari che hanno partecipato alle missioni all’estero, carabinieri delle squadre operative di supporto specializzati in servizi antiterrorismo e carabinieri forestali del Gruppo di Reggio Emilia nonché’ una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Presente anche il gonfalone dell’Istituto Nazionale Nastro Azzurro e le associazioni combattentistiche d’arma nonché il gonfalone della città di Reggio Emilia decorato di medaglia d’oro al valor militare.
Dopo la resa degli onori al Comandante Provinciale dei Carabinieri di Reggio Emilia, Colonnello Cristiano Desideri, che ha passato in rassegna i reparti schierati, si è data lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Mattarella e dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Generale di Corpo d’Armata Giovanni NISTRI.
Quindi ha preso la parola il Comandante Provinciale, Colonnello Cristiano Desideri il quale ha evidenziato come nonostante significativi risultati, la percezione di insicurezza dei cittadini resti ancora alta. Non formale il ringraziamento ai Carabinieri (“Sono orgoglioso di essere il vostro comandante”) per gli sforzi messi in campo quotidianamente dalle Stazioni dell’Arma con il coinvolgimento di risorse investigative più qualificate per fronteggiare i delitti più gravi.
UN ANNO DI ATTIVITA’: IL DISCORSO DEL COMANDANTE DESIDERI
“SONO STATE GESTITE DALLE NOSTRE CENTRALI OPERATIVE, ATTRAVERSO IL NUMERO DI EMERGENZA EUROPEO 112 BEN OLTRE 210.000 RICHIESTE DI AIUTO E DI INTERVENTO, PARI A CIRCA 600 ATTIVAZIONI GIORNALIERE;
GARANTITI 20.625 SERVIZI DI PATTUGLIA E PERLUSTRAZIONE;
SI E’ REGISTRATO UN CALO COMPLESSIVO DEI DELITTI, IN GENERALE, DEL 4,5%, RISPETTO ALLO SCORSO ANNO OPERATIVO;
IN PARTICOLARE, ALCUNI FRA I PIU’ AGGRESSIVI FENOMENI, QUELLI CHE MINANO SIGNIFICATIVAMENTE LA PERCEZIONE DI SICUREZZA DELLA SOCIETA’, HANNO EVIDENZIATO UNA FLESSIONE, I FURTI, DEL 12,5%, LE RAPINE DEL 25%, LE ESTORSIONI DEL 18% ;
NON POSSIAMO, INVECE, OMETTERE DI SEGNALARE CHE IL FENOMENO DELLE TRUFFE – IN TUTTE LE SUE MOLTEPLICI DECLINAZIONI – REGISTRA UN SENSIBILE AUMENTO, GRAZIE SOPRATTUTTO AL RICORSO DELLA RETE, COME INVISIBILE CANALE DI RELAZIONE FRA IL CRIMINALE E LA VITTIMA;
L’ARMA HA IN SINTESI PROCEDUTO PER L’86% DEI FATTI REATO VERIFICATESI NELL’INTERO TERRITORIO PROVINCIALE, ARRESTANDO 262 SOGGETTI E DEFERENDONE IN S.L. CIRCA 3000;
NON DA MENO SONO DA CONSIDERARSI I RISULTATI DEI REPARTI SPECIALI DELL’ARMA, NELLE LORO DIVERSE ARTICOLAZIONI: I CARABINIERI FORESTALI, IMPEGNATI NELLA PREVENZIONE E REPRESSIONE DEI REATI A SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE E DELLA BIODIVERSITA’; QUELLI DEL NUCLEO ANTISOFISTICAZIONI E SANITA’, PER L’AZIONE DI CONTRASTO ALLE ADULTERAZIONI ALIMENTARI E DI VIGILANZA ATTIVA E ININTERROTTA NEL COMPARTO SANITARIO, DELICATO SETTORE DELLA VITA SOCIALE ED ECONOMICA DEL PAESE. IL NUCLEO ISPETTORATO DEL LAVORO, CHE OPERA IN SENO ALLA COMPETENTE DIREZIONE TERRITORIALE, CON ISPEZIONI E VERIFICHE PER IL RISPETTO DELLE NORMATIVE POSTE A TUTELA DEI LUOGHI DI LAVORO;
DETERMINANTE, ALTRESI’, IL SOSTEGNO DEL 5° RGT. Carabinieri “E. ROMAGNA”, CON SEDE A BOLOGNA, CHE, AFFIANCANDOCI QUOTIDIANAMENTE, COSTITUISCE PREZIOSO CONCORSO OPERATIVO AI CONSIDEREVOLI IMPEGNI DI ORDINE PUBBLICO E PER LO SVOLGIMENTO DEI SEMPRE PIU’ IMPORTANTI SERVIZI PREVENTIVI ANTI-TERRORISMO, CON UNITA’ ALL’UOPO PREPOSTE ED ADDESTRATE, LE SQUADRE OPERATIVE DI SUPPORTO, QUI SCHIERATE PER LA PRIMA VOLTA .
QUESTI RISULTATI SONO SIGNIFICATIVI. MALGRADO CIO’ PERMANE NELLE NOSTRE COMUNITA’ UNA SENSAZIONE, UNA PERCEZIONE DI INSICUREZZA. A CIO’ SI AGGIUNGE CHE MOLTO SPESSO SIAMO DESTINATARI, DA PARTE DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI, DI RICHIESTE DI POTENZIAMENTO DELLE NOSTRE CASERME, NELL’AUSPICIO DI UN SEMPRE PIU’ INISIVO CONTROLLO DEL TERRITORIO. POSSO GARANTIRE CHE IL COMANDO GENERALE DELL’ARMA ANNETTE LA MASSIMA ATTENZIONE E CONSIDERAZIONE ALLE ESIGENZE DELLE NOSTRE PROVINCE. BASTI PENSARE ALLE RECENTI ASSEGNAZIONI DI CARABINIERI IN MANIERA MIRATA ED ESCLUSIVA ALLE STAZIONI – PATRIMONIO DELLE COMUNITA’ – DETERMINANDO, NEL CONTEMPO, IN VIA SPERIMENTALE, DI PROCEDERE AD UNA REVISIONE DEGLI ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO DI QUESTI PRESIDI, CON CARATTERE DI DIFFERENZIAZIONE FLESSIBILE, AL FINE DI RECUPERARE UNITA’ PER RIVOLGERE ALLA PREVENZIONE ED ALLA REPRESSIONE DEI REATI TUTTE LE ENERGIE DISPONIBILI.
L’ARMA SA CHE PREVENIRE SIGNIFICA ANCHE STARE DOVE LE PERSONE SI INCONTRANO E VIVONO, E PER QUESTO SIAMO COSTANTEMENTE IMPEGNATI IN CAMPAGNE DI PREVENZIONE E INFORMAZIONE NEI DIVERSI CENTRI DI AGGREGAZIONE SOCIALI, A SOSTEGNO DELLE “FASCE DEBOLI”, CON CONFERENZE PRESSO LE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO, PER SENSIBILIZZARE I GIOVANI SU TEMATICHE STRETTAMENTE CONNESSE CON LA C.D “CULTURA DELLA LEGALITA’”, CON PARTICOLARE RIGUARDO ALL’ANALISI DEI FENOMENI DEL BULLISMO, CYBER BULLISMO, RISCHI DERIVANTI DAL CONSUMO DI STUPEFACENTI, STIMOLANDO IL DIALOGO E LA RACCOLTA DELLE LORO SOLLECITAZIONI ED ESPERIENZE. E INCONTRI CON GLI ANZIANI, PRESSO PARROCCHIE E CIRCOLI, PER AIUTARLI AD ACCRESCERE LA PERCEZIONE DEL RISCHIO, QUEL SUBDOLO PERICOLO CHE PUO’ CELARSI DIETRO AD “UNA TELEFONATA FATTA DA UN PRESUNTO AVVOCATO PER RICHIEDERE UN RISARCIMENTO IN CONTANTI, A CAUSA DI UN INCIDENTE STRADALE NEL QUALE E’ RIMASTO CON COLPA COINVOLTO UN NIPOTE”.
CONSENTITEMI DI RIVOLGERE UNA PAROLA AI MIEI CARABINIERI, RAPPRESENTATI IN PERFETTO ASSETTO MILITARE DAL REPARTO DI FORMAZIONE SCHIERATO DI FRONTE A NOI: SONO ORGOGLIOSO DI ESSERE IL VOSTRO COMANDANTE! INNANZI ALLE AUTORITA’ E AI GENTILI OSPITI PRESENTI, GRAZIE DI CUORE PER TUTTI I SACRIFICI ED I RISCHI CHE – IN SILENZIO – QUOTIDIANAMENTE CORRETE. ISTITUZIONI E SOCIETA’ CAMBIANO, MA IL COMPITO DEL CARABINIERE DEVE RIMANERE LO STESSO.
ALLE NOSTRE FAMIGLIE ED AI NOSTRI CARI, GRAZIE PER IL VOSTRO AMORE, PER LA PAZIENZA E LE CURE CHE CI RISERVATE, COSI’ DA CONSENTIRCI DI SVOLGERE APPIENO I NOSTRI DOVERI, PER LA SALVAGUARDIA DEL BENE COMUNE E PER IL FUTURO DEI NOSTRI FIGLI, ALCUNI DEI QUALI FRA POCO RICEVERANNO, COME DA TRADIZIONE, UNA BORSA DI STUDIO, PER I LORO MERITI SCOLASTICI, POSSIBILE SOLO GRAZIE ALLA GENEROSITA’ DELLA FONDAZIONE MANODORI, AL CUI PRESIDENTE, GIANNI BORGHI, RINNOVO LA MIA RICONOSCENZA”.
LE PRINCIPALI OPERAZIONI DEL 2018
Il 16 giugno 2018, i militari del nucleo investigativo del Comando Provinciale Carabinieri Forestale di Reggio Emilia, all’esito di una serie di perquisizioni eseguite nei confronti di soggetti calabresi residenti nel reggiano con l’accusa di illecita detenzione di armi, anche clandestine e da guerra, e del relativo munizionamento, hanno arrestato tre crotonesi ai quali i militari hanno sequestrato numerose pistole e revolver, fucili a pompa e semiautomatici, carabine modificate e potenziate, diversi silenziatori, polvere da sparo, inneschi e ordigni esplosivi già confezionati. Tutte armi o congegni esplosivi di straordinaria offensività e pericolosità, soprattutto con riferimento, tra gli altri, ad un ordigno artigianale contenente sfere d’acciaio attivabile con un meccanismo a strappo ed ai diversi componenti rinvenuti per fabbricarne altri ancora. In sequestro anche diversi fucili rubati tra le Province di Verona e di Reggio Emilia, un micidiale fucile a canne mozze e pistole con matricola abrasa. Oltre ai tre arrestati, nei guai è finito anche altro calabrese abitante a Reggio Emilia, trovato in possesso di circa mezzo etto di marjuana. Si è trattato del più importante e consistente sequestro di armi illegali operato nella provincia di Reggio.
Il 20 ed il 22 giugno 2018 i militari della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Reggio Emilia, nell’ambito delle indagini finalizzate a identificare gli autori del violento pestaggio, avvenuto alle dismesse officine reggiane, ai danni di un 20enne nigeriano (ricoverato nel reparto rianimazione in prognosi riservata per un trauma cranico con fratture multiple del massiccio facciale e frattura complessa osso frontale, emorragia celebrale sottostante, frattura sternale e contusione polmonare) hanno sottoposto a fermo di P.G. 3 cittadini gambiani con età compresa tra i 20e 24 anni per i reati di tentato omicidio e rapina aggravata;
Il 16 luglio 2018, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Castelnovo Monti, al culmine di una mirata attività d’indagine davano esecuzione a due misure cautelari nei confronti del vice comandante e di un ispettore capo della polizia municipale Unione Comuni della Val d’Enza. L’indagine, avviata sin da novembre 2017 a seguito di un esposto anonimo giunto alla Procura e ad altri enti istituzionali della provincia, ha portato alla luce un vero e proprio “sistema di potere” messo in piedi dai due – grazie alla connivenza di parte dei colleghi – indagati ora per concussione, abuso d’ufficio, peculato, omessa denuncia, truffa aggravata ai danni dello Stato e mobbing.
Il 3 agosto 2018 i Carabinieri della Stazione Carabinieri Forestale di Reggio Emilia con il supporto dei militari in forza alla stazione di Cavriago, nell’ambito di autonome indagini coordinate dalla Procura reggiana, sequestravano a carico di un’azienda agricola 4 kg circa di cannabis sfusa. Il titolare dell’azienda unitamente ai genitori sono stati denunciati alla Procura reggiana per i reati di produzione e detenzione di sostanze stupefacenti.
Il 31 agosto 2018 i carabinieri della stazione di Reggio Emilia Santa Croce unitamente ai colleghi in forza alla Sezione Operazioni della Compagnia di Reggio Emilia, nell’ambito di autonome indagini coordinate dalla Procura reggiana, hanno dato esecuzione alla misura cautelare della sospensione dell’esercizio di un pubblico ufficio o servizio per 6 mesi con il divieto per altrettanti mesi di svolgere l’attività di insegnante presso qualsiasi scuola nei confronti di una maestra reggiana indagata per il reato di maltrattamenti verso i bambini. Le indagini dei carabinieri reggiani, supportate anche da intercettazioni ambientali audio-visive, hanno infatti rivelato che in una scuola d’infanzia di Reggio Emilia, alcuni bambini venivano maltrattati, con continue vessazioni fisiche e psicologiche da parte della loro maestra.
Il 24 settembre 2018, i militari del nucleo investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Emilia hanno arrestato un imprenditore e un sacerdote per il reato di violenza o minaccia aggravata continuata in concorso ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario, commesso ai danni di un giudice del Tribunale di Reggio Emilia. L’attività investigativa, supportata da attività tecniche e servizi di osservazione e pedinamento, ha permesso di acquisire circostanziati elementi di prova in relazione al reato contestato ed in particolare che il sacerdote, motivato da datata conoscenza, ha agito su mandato dell’imprenditore, al fine di assoggettare ed indurre il magistrato a rimodulare, a vantaggio dell’imprenditore, un provvedimento di sequestro di beni – pari a 20 mln. euro circa – precedentemente irrogatogli dallo steso magistrato per evasione fiscale ed altro.
Il 10 ottobre 2018, i Carabinieri della Stazione di Correggio hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna, 8 minorenni reggiani aventi un’età compresa tra i 14 ed i 16 anni, chiamati a rispondere del reato di concorso in danneggiamento e imbrattamento di edifici pubblici. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Correggio, gli otto minori finiti nei guai, nel periodo compreso tra il mese di luglio e quello di settembre si recavano in più riprese all’interno del plesso scolastico lasciandosi andare a gratuiti vandalismi seguiti anche da danneggiamenti che hanno arrecato danni all’istituto scolastico quantificati in circa7.000 euro. Tegole rotte e pareti imbrattate queste le conseguenze dei plurimi raid vandalici compiuti dagli 8 minori che entravano abusivamente nell’edificio scavalcando la rete di recinzione per poi divertirsi a salire sul tetto dove oltre a mettere a rischio la loro stessa incolumità danneggiavano le tegole. In altre circostanze imbrattavano le pareti esterne ed interne del plesso scolastico vergandole con scritte e disegni multicolori.
Il 5 novembre 2018, i militari del nucleo investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Emilia hanno arrestato per sequestro di persona un pregiudicato calabrese che asserragliatosi all’interno di un ufficio postale di Reggio Emilia ha tenuto in ostaggio per otto ore 5 dipendenti. Al 55enne, originario di Rosarno, è stata anche notificata l’esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dopo la condanna a 19 anni e un mese per associazione mafiosa nel processo Aemilia, a cui si era sottratto rendendosi irreperibile dopo la condanna.
Il 25 gennaio 2019 i Carabinieri della Stazione di Novellara hanno localizzato è sottoposto a localizzato un cascinale adibito a vera e propria fabbrica di marijuana suddivisa in reparti produttivi (coltivazione, irradiazione ed essiccazione) al cui interno i militari hanno rinvenuto circa 20 chili di marijuana, un centinaio di piante e un avveniristico impianto di areazione, irradiamento e irrigazione grazie al quale i gli ignoti imprenditori, erano riusciti a riprodurre la corretta adattabilità per l’habitat di produzione dello stupefacente. L’impianto irradiamento, areazione e irrigazione funzionava grazie alla fornitura di energia elettrica ottenuta attraverso un allaccio abusivo che da un palo dell’illuminazione pubblica giungeva ad un contatore posto a ridosso dello stabile adibito a fabbrica di marjuana. L’intero cascinale, dopo essere stato “svuotato” dell’ingente quantitativo di stupefacenti e dell’avveniristico impianto installato per la produzione di marjuana, è stato sottoposto a sequestro.
Il 28 gennaio 2019 i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia hanno condotto l’operazione “Security Danger” culminata con l’esecuzione di 4 ordinanze cautelari emesse dal Tribunale di Reggio Emilia in ordine ai reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro e false attestazione a pubblico ufficiale. I provvedimenti cautelari, sono stati emessi nei confronti di 2 titolari di altrettante importanti società di sicurezza operanti sul territorio nazionale, a cui è stato interdetto l’esercizio di attività imprenditoriali, nonché di due pregiudicati campani con base nel reggiano finiti in carcere. I carabinieri reggiani hanno accertato che i due campani, attraverso una ditta falsamente operante nel settore di “portierato”, con la complicità delle due società di sicurezza – formalmente titolari dei contratti di appalto o subappalto stipulati con gli organizzatori degli eventi -, hanno reclutato un centinaio di persone, tra le quali profughi richiedenti asilo, sbarcati in Italia dalla Libia da pochi mesi dopo essere stati salvati in mare, nonché nomadi e pregiudicati, privi di alcun titolo autorizzatorio, dotandoli a poche ore dai singoli eventi di tesserini di riconoscimento riportanti iscrizioni prefettizie della Prefettura di Napoli falsamente attestanti la pubblica certificazione di addetti alla sicurezza di cui alla L. 94/2009, su cui, solo al momento dell’inizio dell’evento musicale, incollavano le fototessere degli interessati.
Il 4 febbraio 2019 i carabinieri delle Stazioni di Correggio e Bagnolo in Piano nell’ambito di autonome indagini coordinate dalla Procura reggiana, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 2 campani ritenuti responsabili della rapina a mano armata compiuta il 18 aprile 2018 ai danni filiale di Bagnolo in Piano del Credit Agricole.
Il 10 febbraio 2019 i Carabinieri della Stazione di Cadelbosco Sopra e del Nucleo Operativo di Guastalla hanno arrestato per il reato di tentata estorsione 3 fratelli calabresi. I tre fratelli hanno tenuto sotto tensione per due settimane ristoratori e pizzaioli di Reggio Emilia e provincia con richieste estorsive precedute da biglietti minacciosi dattiloscritti e seguite da esplosioni di pistola all’indirizzo delle attività commerciali. Sei colpi contro la porta a vetri della Pizzeria La Perla a Cadelbosco Sopra la notte tra il 31gennaio e il primo febbraio, cinque colpi contro l’ampia vetrata della Pizzeria Piedigrotta 3 in via Emilia Ospizio a Reggio Emilia, la notte tra il 6 e il 7 febbraio, poi gli avvertimenti con tanto di pizzino attaccati alla porta (in analogia a quanto avvenuto per la Perla e il Piedigrotta 3) ad altre due pizzerie di Reggio Emilia: Piedigrotta 2 e Paprika.
Il 30 marzo 2019 i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia nell’ambito di autonome indagini coordinate dalla Procura reggiana, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 2 foggiani ritenuti responsabili della rapina a mano armata compiuta il 24 agosto 2018 ai danni filiale di Bibbiano del Credito Emiliano.
Il 18 aprile 2019 i Carabinieri della Stazione di Novellara hanno localizzato è sottoposto a localizzato un cascinale adibito a vera e propria fabbrica di marijuana suddivisa in reparti produttivi (coltivazione, irradiazione ed essiccazione) al cui interno i militari hanno rinvenuto un migliaio di piante di marijuana e un avveniristico impianto di areazione, irradiamento e irrigazione grazie al quale un cittadino cinese, arrestato con l’accusa di coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti, era riuscito a riprodurre la corretta adattabilità per l’habitat di produzione dello stupefacente. L’intero cascinale, dopo essere stato “svuotato” dell’ingente quantitativo di stupefacenti e dell’avveniristico impianto installato per la produzione di marjuana, è stato sottoposto a sequestro.
Il 20 aprile 2019 i militari della Stazione di Poviglio hanno dato esecuzione ad un ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari a carico di un 19enne abitante a Castelnovo Sopra identificato dai Carabinieri di Poviglio quale responsabile del reato di tentato omicidio commesso all’interno del circolo Kaleidos di Poviglio ai danni di un 23enne del paese.
Eyael
06/06/2019 alle 08:21
Gli ‘insospettabili truffatori’ (..dietro diversi professionisti-imprenditori insospettabili) spesso sono ampliamente difesi e coperti da tutta l’Armata brancaleone giudiziaria collusa (diversamente da quella che si spera pulita e corretta).
E’ lì che bisogna cercare e lavorare. Sempre e solo lì.
…
Se no le denunce contro queste ‘brave personcine’ diventano un boomerang e a finire ancor peggio (oltre al danno la beffa) è l’utente, il consumatore, colui che idealmente ancora crede in una giustizia, che a volte invece è totalmente artefatta e ti uccide.
Buon lavoro agli investigatori e alle Forze dell’Ordine