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“Basta falsità sull’inchiesta Catasto”
Scarpino replica all’on. Spadoni

DI SALVATORE SCARPINO*

14/6/2019 – “Gentile Direttore,

in merito all’intervento dell’on. Spadoni alla Camera dei Deputati, pubblicato da Reggio Report, desidero replicare come segue.

L’on. Spadoni non perde occasione per richiamare, ancora una volta e inopportunamente, il mio nome, cercando di collegare, senza alcuna minima attinenza, un’indagine del 2002 (!!) a quelle attuali che riguardano il Comune di Reggio Emilia.

Salvatore Scarpino

L’on. Spadoni, comunque, dovrebbe sempre dire la verità e non dichiarare il falso come ha fatto ieri in un’autorevole sede istituzionale, qual è la Camera dei Deputati, nella quale ricopre, tra l’altro, la carica di vicepresidente.

Dichiarare testualmente che “un fascicolo è rimasto inspiegabilmente in un cassetto dal 2002 al 2014” non butta ombre su Salvatore Scarpino, ma sulla Procura della Repubblica di Reggio Emilia e sulla Guardia di Finanza di Reggio Emilia, incaricata anche allora delle indagini.

Si tratta di accuse gravi che sono palesemente smentite dai fatti e da tutta una serie di documentazione reperibile presso la Procura di Reggio Emilia. Prima di fare affermazioni prive di fondamento, l’on. Spadoni, proprio in virtù del ruolo che ricopre, avrebbe fatto bene a richiedere alla Procura quella documentazione. Si sarebbe convinta che le indagini sono state svolte fin da subito e per molti anni dopo, anche oltre il tempo previsto dal Codice di Procedura Penale: la procura chiese due proroghe alle quali nessun indagato si oppose e, anche dopo il tempo fissato per norma, la Guardia di Finanza continuò nelle indagini.

Invito l’on. Spadoni ad andare a leggere il Decreto di archiviazione, nel quale è scritto che, oltre all’inevitabile prescrizione (2014!!), nei confronti di Salvatore Scarpino e di altri, non vi erano elementi per sostenere l’accusa in giudizio.

Il PM che ha chiesto l’archiviazione ed il GIP che l’ha accolta avranno fondato le loro determinazioni su elementi oggettivi ed inconfutabili; dichiarare il contrario rappresenta un’offesa della verità.

Da cittadino vorrei chiedere all’on. Spadoni, quanto tempo deve durare una gogna mediatica, costantemente perpetuata e basata su un’indagine che, nei confronti del sottoscritto, non ha evidenziato alcun profilo di rilevanza penale. Comunque, se l’on. Spadoni lo gradisce, sono disponibile a farmi processare anche dal tribunale del popolo e che, comunque, nella mia vita, dopo 44 anni di onorato lavoro e dopo aver svolto, con disciplina ed onore, per 15 anni la carica di consigliere comunale, sono stato solo indagato per quella vicenda, quando ancora non ricoprivo alcun incarico politico, non sono stato mai imputato e con il casellario giudiziale vergine e immacolato.

Infine, voglio ricordare all’on. Spadoni che il sottoscritto ha presentato nei confronti di Potito Scalzulli, dal quale la stessa ha mutuato le accuse che mi riguardano, tre denunce alla Procura di Reggio Emilia. La prima di tali denunce è stata trasmessa, per competenza, alla Procura di Bologna ed in quella sede la diffamazione nei miei confronti è stata già accertata e dichiarata da un PM ed a breve un GIP della stessa Procura deciderà sull’eventuale rinvio a giudizio di Potito Scalzulli.

Come pure consulterò quanto prima il mio avvocato, per decidere un’eventuale denuncia penale nei confronti dell’on. Spadoni. dell’attenzione”.

*Salvatore Scarpino, già consigliere comunale di Reggio Emilia

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