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Auto stipata di droga: 130 chili di marijuana sequestrati dalla polizia
Trafficante albanese arrestato al parcheggio ex Zucchi

18/6/2019 – Nella giornata di ieri, lunedì 17 giugno, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Reggio Emilia, con l’ausilio dei colleghi dell’UPGSP (Ufficio prevenzione generale soccorso pubblico) hanno bloccato un’auto, condotta da un cittadino albanese, all’altezza dei parcheggi della ex Caserma Zucchi.

La macchina era letteralmente stipata di sostanza stupefacente, in particolare marijuana, per un peso complessivo di 130 chili e mezzo: il valore di mercato al minuto è di 650 mila euro.

iL CARICO DI DEROGA SUL TAVOLO DELLA SALA CONFERENZE DELLA QUESTURA

Si tratta dell’ennesimo maxi sequestro messo a segno dagli uomini della Squadra Mobile della Questura reggiana. Il presunto trafficante è stato arrestato: è Xhulio Yeizi, 27 anni, albanese di Valona, domiciliato a Reggio Emilia in via Curtatone, dove risulta vivere da solo, con precedenti specifici per traffico di droga.

Il comandante della Mobile Battisti e il vicequestore vicario di Reggio emilia, andrea Salmeri, illustrano l’operazione tra i pacchi di marijuana

L’operazione, che ha impegnato agenti della Mobile, della Volante e dell’Ufficio Prevenzione generale della Questura di Reggio Emilia, su ordine del sostituto procuratore Maria Rita Pantani, è avvenuta ieri alle 14 nella zona del parcheggio ex Zucchi. L’auto, una station wagon appena arrivata dalla Puglia , era stipata di marijuana sino all’inverosibile: in totale ben 130 chili e mezzo suddivisi in pacchi di varie dimensioni. Droga destinata alle reti di spaccio della zona stazione.

Appena visti i poliziotti, l’albanese è sceso dalla macchina e ha cercato di allontanarsi, ma è stato subito bloccato, condotto prima in Questura e poi in carcere.

I dettagli sono stati forniti nel corso di una conferenza stampa tenuta dal vicequestore vicario di Reggio Emilia, Andrea Salmeri, e dal comandante della Mobile Guglielmo Battisti, che ha materialmente coordinato l’operazione.

Il dirigente ha spiegato che Yeizi era controllato a seguito dalle segnalazioni raccolte tra i pusher della bassa manovalanza dello spaccio. “Così gli abbiamo messo un Gps mobile nella macchina, autorizzato dal giudice Berardi, e abbiamo potuto seguire le sue mosse, sino a quando non è partito per la Puglia dove ha raggiunto la costa brindisina, si è fermato solo dieci minuti con soste in tre punti diversi,ed è subito tornato a Reggio, senza mai fermarsi all’andata e al ritorno, conm lo spazio appena per guidare e aprire il finestrino”. Un trasporto fulmineo, e questo spiega anche perchè l’auto, pur capiente e con i sedili posteriori abbassati, era stata caricata in fretta e furia con i pacchi di droga genttati alla rinfusa in ogni angolo, anche nel sedile anteriore.

“Ma noi lo aspettavamo a braccia aperte a Reggio – sottolinea Battisti – La macchina aveva tracce di sabbia un po’ dappertutto, segno che il carico era avvenuto su qualche spiaggia”. L’approdo, quasi certamente, di un trasporto notturno via barca, dall’Albania. “La droga era destinata al rifornimento del mercato cittadino, e l’albanese si apprestava a depositarla in casa sua dove vive solo”. Non prima però di qualche consegna urgente ai phuser del centro, anche perchè altrimenti non si spiegarebbe la sosta alla Zucchi. Un errore fatale. Anche se col Gps magnetico sotto l’auto, non poteva comunque sfuggire alla polizia.

“Ciò che colpisce è la spregiudicatezza, il senso di impunità di un trafficante che riempie la macchina di droga coprendola a malapena solo con un telo, senza paura di controlli o incidenti di percorso. Ma a Reggio – conclude Battisti – se c’è un’emergenza droga, è per i trafficanti. Perchè la droga c’è e ci sarà anche in futuro, però mai come oggi il traffico ha subito colpi così duri”.

Solo in questo scorcio del 2019, la polizia ha sequestrato oltre 400 chilogrammi di stupefacente, ha sequestato 136 mila euro in contanti e ha arrestato 38 persone collegate a vario titolo al traffico.

Gli albanesi dominano il traffico di marijuana, e riforniscono i pusher nordafricani. Ma a Reggio sono molto forti anche nella cocaina, dove però sono insidiati dalla mafia nigeriane che si fa largo con propri canali di rifornimento. Il cartello marocchino invece controlla l’hascisc, mentre l’eroina è appannaggio dei trafficanti pakistani.

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Una risposta a 1

  1. Senso Rispondi

    18/06/2019 alle 19:31

    ..senso di spregiudicatezza e impunità…..

    ecco appunto.
    Fateci sapere la sua condanna e quanto tempo passerà nelle patrie galere.

    Se no ecco spiegato ‘il senso’ del NON SENSO.

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