2/6/2019 – Arnaldo, il fondatore della mitica Clinica gastronomica di Rubiera, suonava volentieri il violino (ma anche la chitarra e il mandolino, esposti come reliquie nel locale stellato e tempo alfiere del nome di Reggio Emilia nel mondo, chef Roberto Bottero) per i suoi clienti, passando da un tavolo all’altro. Anche per questa passione, e non solo per la sua cucina, che ha conquistato palati di rango internazionale, Arnaldo diventò una celebrità.
Oggi quella tradizione viene ricordata e rinnovata attraverso una cena come poche, la sera di giovedì 6 giugno: il violino tornerà a suonare tra i tavoli, ma sarà un violino molto speciale. Un vino-violino, ideato da Tullio Masoni – titolare del vigneto più piccolo del mondo, al quinto piano di via Mari 10 nel centro storico di Reggio Emilia – e anche lui ormai una celebrità – produttore di una trentina di bottiglie di Sangiovese classico all’anno, invecchiate in botticelle di rovere, ricercatissime, non in vendita ed esposte nelle gallerie d’arte.
La serata, progettata dal sociologo del gusto Diletto Sapori – inventore fra l’altro della rubrica Gastronomia Trascendentale – si dipanerà in modo non convenzionale tra gli antipasti del grande carrello della Clinica Gastronomica rubierese, i cappelletti e i tortelli, i bolliti e gli arrosti, il trionfo dei dolci.
Tullio Masoni mette a disposizione delle bottiglie per una degustazione irripetibile del suo Via Mari 10 e nel contempo il vino, al fine di affinarne i profumi, verrà «suonato» come uno speciale violino: operazione compiuta davanti ai commensali a cura della violinista e soubrette Angela Amato, che intercalerà la procedura di di affinamento del vino tramite le vibrazioni del violino con l’esecuzione di alcuni brani tra i prediletti del grande Arnaldo.
La serata sarà incorniciata dalla lettura di brani sulla storia del locale, ricreando l’atmosfera del fondatore, a cura dell’attrice Maria Antonietta Centoducati, presentatrice della serata,