28/6/2019 – Inchiesta Angeli e Demoni sui bambini strappati alle famiglie per lucrare sulle cure di psicoterapia. Dall’indagine condotta dai carabinieri con il coordinamento del sostituto procuratore di Reggio Emilia Valentina Salvi emerge uno spaccato spaventoso dei servizi connessi all’affidamento dei minori e gestiti dai comuni della Val d’Enza e dall’Ausl di Reggio Emilia. Secondo l’indagine la volontà dei minori sarebbe stata manipolata, travisata a forza (anche con l’uso del neuro tek, una macchina a impulsi elettronici per “scavare” nel cervello dei bambini) attraverso l’impiego illegale di terapie psicologiche metacognitive, non per curare, ma per estrarre informazioni dai bambini, e anche con l’inganno vero e proprio: lo attesta, fra l’altro, la scoperta di regali e lettere dei genitori mai consegnati ai bambini rinchiusi nelle case-famiglia.
GLI ARRESTATI AI DOMICILIARI, I SOSPESI DALLA PROFESSIONE, GLI INDAGATI
Gli indagati al momento sono 27, e di questi 6 sono agli arresti domiciliari, fra cui il sindaco di Bibbiano e consigliere provinciAle Andrea Carletti – in qualità di delegato ai servizi sociali dell’Unione Val d’Enza – e Claudio Foti (nome famoso come guru della psicoterapia), 68 anni, responsabile del centro studi Hansel e Gretel di Torino, la onlus al centro dello scandalo che le sue tecniche spregiudicate avrebbe provocato/pianificato gli affidi illegali, con l’ingiusta sottrazione dei figli ai genitori naturali.
Agli arresti domiciliari anche Federica Anghinolfi, 56 anni, di Montecchio, dirigente dei servizi sociali dell’Unione comuni Val d’Enza, la psicoterapeuta della Hansel e Gretel Nadia Bolognini, 49 anni (moglie di Foti), Francesco Monopoli di 34 anni, di Correggio, assistente sociale dell’unione comuni Val d’Enza e Marietta Maria Pia Veltri, coordinatrice dei Servizi sociali della stessa Unione.
Il Gip, su richiesta della Procura ha invece disposto il divieto di esercizio della professione per i prossimi sei mesi a carico di Imelda Bonaretti, 42 anni, di Sant’Ilario e Matteo Mossini di Parma, 32 anni (Psicoterapeuta e psicologo dell’Ausl distaccato ai servizi sociali), Nadia Campani, 46 anni, di Quattro Castella responsabile Ufficio Piano dell’Unione, Barbara Canei 43 anni, Reggio Emilia, istruttore direttivo ai servizi sociali Unione Val d’Enza, della psicoterapeuta della Hansel e Gretel Sarah Testa, 32 anni, di Torino, dell’educatrice Maria Vittoria Mesdea, 32 anni, di Parma; delle assistenti sociali – sempre dell’Unione Val d’Enza – Sara Gibertini, 38 anni, di Bibbiano, Cinzia Magnarelli, 32 anni di San Polo e Annalisa Scalabrini, 27 anni di Casalgrande. Lo stesso divieto di esercitare la professione per sei mesi è scattato a carico di due arrestati, Federica Anghinolfi e Francesco Monopoli.
Per due affidatarie, di cui omettiamo nomi e iniziali perchè non siano riconosciuti i minori, ma entrambe di Reggio Emilia, è scattato il divieto di avvicinarsi e di comunicare con una bambina di cui avevano l’affidamento.
Fra gli altri indagati, per i quali non sono state richieste o accolte misure cautelari, figurano persone molto note nel mondo della professioni: l’avvocato Marco Scarpati, da sempre attivo e apprezzato a livello nazionale per il suo impegno e la competenza nella tutela dei minori, il direttore dell’Ausl unificata di Reggio Emilia Fausto Nicolini, e i dirigenti dell’Ausl Federica Gazzotti (comunicazione) e Attilio Mattioli (struttura organizzativa), la psicologa Ausl (distaccata a Montecchio) Federica Alfieri, le neuropsichiatre Ausl Flaviana Murru e Valentina Ucchino. Indagate anche Beatrice Benati, Cinzia Prudente e l’educatrice psicoterape uta Katia Guidetti.
I REATI CONTESTATI
Le ipotesi di reato, a vario titolo, sono di frode processuale, abuso d’ufficio, maltrattamento di minori, violenza privata, depistaggio, falso in atto pubblico, tentata estorsione, peculato d’uso, sino alle lesioni gravissime a causa dei traumi subiti dai bambini durante l’affido, che hanno portato alcuni di loro ai gesti di autolesinismo o alla tossicodipendenza.
I FILONI DELL’INDAGINE
L’indagine Angeli e Demoni sul sistema di gestione dei minori in affido nella Val d’Enza e nell’Ausl reggiana, si è sviluppata essenzialmente su due filoni: da un lato i soldi pubblici spesi per incarichi di psicoterapia, convegni, corsi di formazione con affidamenti ritenuti irregolari.
Dall’altra, la sottrazione dei minori alle famiglie di origine dove di cui, secondo l’accusa, è stata falsamente attestata (o esagerata) la situazione di maltrattamenti, abusi o comunque di disagio famigliare. Sotto accusa, ed è la parte che fa accapponare la pelle, i trattamenti e le manipolazioni operate sui bambini al fine di “accertare” gli abusi e convicerli che i “cattivi” erano i loro genitori.
Giovanna
28/06/2019 alle 14:07
E talmente grossa che stento a crederci forse qualcuno avrà sbagliato ma che siano tutti coinvolti mi puzza un po.che non sia una cosa montata x coprire chissà cosa!!!
Giovanna 2
28/06/2019 alle 17:39
Invece a me e a molti come me
pare proprio che questa situazione sia stata ‘coperta’.. e che sotto ci siamo montagne e montagne di rifiuti umani tossici.
Nessuna pietà per nessuno.
Orlando
28/06/2019 alle 17:46
Di montato c’è solo la panna, che tra le altre cose in questo periodo afoso è sconsigliata nella dieta.
Puzza dice? Quella tantissima, precisamente di LATRINA (umana si intende).
Stefano Ugo
28/06/2019 alle 20:22
Come a Rignano Flaminio.
clap clap
28/06/2019 alle 21:46
Fiesoli assolto…………. e la Struttura chiusa……………………………………………………………..the show must go on…………………..
fausto Poli
30/06/2019 alle 12:17
Per aver svolto un’indagine di 3 anni, credo che se il tutto e’ stato reso pubblico, avranno pensato a lungo perche’ i sono dei bimbi di mezzo. Sara’ un processo lungo e vorticoso e credo coinvolgera’ la politica a livello nazionale.