25/5/2019 – La società Shernon Holding che gestisce Mercatone Uno, è stata dichiarata fallita il giorno 23 maggio. Lo ha comunicato ai media la Filcams-Cgil di Reggio Emilia con una nota. Davanti a 55 negozi chiusi in tutta Italia sono in corso presidi e sit-in dei 1.800 dipendenti licenziati senza preavviso con messaggini su Wahtsapp. Così anche davanti al Mercatone Uno di Rubiera dove questa mattina le lavoratrici e i lavoratori licenziati – in tutto 46 – hanno dato vita a un presidio davanti all’ingresso sbarrato. I dipendenti sono stati messi alla porta nel modo più brutale, nonostante la convocazione di un incontro ministero dello Sviluppo economico.
Il ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio ha annunciato di aver anticipato a lunedì il tavolo sulla vertenza al ministero.
I lavoratori di Mercatone Uno, storico marchio imolese dell’arredamento che come sponsors accompagnò i trionfi ciclistici di Marco Pantani, sono venuti a conoscenza del fallimento via Facebook nella notte: “Non c’è stata nessuna comunicazione ufficiale da parte dell’azienda”, ha spiegato Luca Chierici, segretario della Filcams di Reggio Emilia.
Shernon Holding aveva acquisito i 55 punti vendita meno di un anno fa e circa un mese fa aveva presentato domanda di ammissione al concordato preventivo. Per il 30 maggio, appunto, era stato convocato al Mise un tavolo di crisi.
OLTRE CINQUECENTO AZIENDE FORNITRICI NEI GUAI
Sono oltre 500 le aziende fornitrici coinvolte dalla vicenda della Mercatone Uno, che vantano crediti non riscossi per circa 250 milioni di euro. Di fronte alla sentenza di fallimento, l’Associazione Fornitori Mercatone Uno rende noto di seguire attentamente “il percorso giuridico che si evolverà, soprattutto per capire le conseguenze tra questo fallimento e il procedimento di amministrazione straordinaria del Gruppo Mercatone, al fine di tutelare i crediti dei propri associati e i livelli occupazionali”.
I fornitori, ha dichiarato William Beozzo, direttore dell’Associazione, “hanno sempre manifestato a tutti gli organi competenti le proprie perplessità sull’operazione con Shernon Holding. Sono stati persi altri 8 mesi e ulteriori risorse finanziarie. Ricordiamo che in gioco non ci sono solo i 1.860 dipendenti del Gruppo, a cui mandiamo tutta la nostra solidarietà, ma anche tutti i dipendenti delle nostre aziende, un indotto che coinvolge in Italia quasi 10.000 persone”.
Fausto Poli
28/05/2019 alle 14:32
Ecco. Alla luce di quanto accaduto vedremo cosa proporra’ Di Maio. Di li’ si comprende la bonta’ o meno dell’ establishment politico.