14/5/2019 – Sono tre neolaureati del Politecnico di Torino, dell’università di Ferrara, e una tesi di dottorato discussa e conseguita all’Alma Mater di Bologna i vincitori delle borse di studio del bando “No smog” indetto dalla Fondazione Studio Baldi Onlus per i migliori elaborati di tesi e progetti di ricerca sul tema che ha dato il titolo al Concorso stesso: “Risanare le città: idee e progetti per risolvere il problema dell’inquinamento, migliorare l’ambiente e produrre energia pulita”.
La premiazione è in programma nell’aula Magna dell’Università di Modena e Reggio (palazzo Dossetti, viale Allegri, Reggio Emilia) il giorno 22 maggio alle ore 10.
Il concorso si inserisce tra le iniziative per la celebrazione dei 45 anni dalla data di fondazione dello Studio professionale “Baldi & Partners” i cui soci e collaboratori hanno dato vita nel 2002 alla omonima Fondazione Onlus, con scopi non lucrativi e di utilità sociale.
Proprio in questo contesto si inserisce il Bando “No Smog”, istituito con l’ambizione di voler stimolare i giovani a contribuire attivamente al problema dell’inquinamento delle città italiane.
Al concorso hanno partecipato ventitré tra laureandi, laureati e dottorandi di ricerca provenienti da numerose Università italiane; in particolare dall’Università degli Studi di Genova, Bologna, Perugia, Pisa, Cagliari, Brescia, dal Politecnico di Torino, dal Politecnico di Milano e dal Politecnico di Bari, dall’ Università degli Studi Roma Tre, dall’Università di Padova, Napoli- Federico II, Ferrara, Catania e, non ultima, dall’università di Reggio e Modena.
La commissione giudicatrice – presieduta dal Magnifico Rettore prof. ing. Angelo Oreste Andrisano dell’Università di Modena e Reggio Emilia – ha coinvolto diversi studiosi e professori tra cui il dott. Giuseppe Bortone, direttore generale dell’ARPAR (Agenzia Regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia) dell’Emilia Romagna, il dott. Nicola Facciolongo, direttore della Struttura Complessa di Pneumologia dell’Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, il prof. ing. Gino Ferretti già rettore dell’Università di Parma ed il prof. ing. Roberto Montanari, docente ordinario all’Università di Parma.
La Commissione, sotto il coordinamento del dott. Carlo Baldi, Presidente della Fondazione e ideatore del concorso, ha valutato gli elaborati dei giovani candidati tra laureati, dottori di ricerca e ricercatori che hanno presentato il loro lavoro. La Commissione ha apprezzato tutti i contributi dei giovani laureati e studiosi che hanno voluto partecipare: “Tale apprezzamento – ha sottolineato la Commissione – è fondato sulla qualità degli elaborati e sul rigore con cui sono stati affrontati i temi di innovazione ”finalizzati” al perseguimento coerente degli obiettivi indicati nel bando di concorso”.
Dopo articolato esame si è pervenuti alla seguente classifica con definizione dei vincitori.
TESI DI LAUREA
1° classificato: Matteo Bilardo – Politecnico di Torino – Titolo tesi: “Performance Analysis and optimization of an integral collector storage (ICS) prototype with PCM”
2° classificato: Francesca Gentile – Università degli Studi di Ferrara – Titolo tesi: “Caratterizzazione Fotoelettrochimica e spettroscopica di porfine perfluorurate per water splitting”.
3° classificato: Francesca Piccolo – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia – Titolo tesi: “Biochar: valorizzazione nei geopolimeri”.
DOTTORATO DI RICERCA
1° classificato: Maria Barbara Banella – Università degli Studi di Bologna – Titolo tesi di dottorato: “Nuove strategie per la preparazione di polimeri bio-based ad alte prestazioni”.
Nel giorno della premiazione i candidati premiati presenteranno una sintesi della loro tesi e/o ricerca.
Il Rettore Angelo O. Andrisano ha voluto ringraziare la Fondazione Studio Baldi e in particolare il suo presidente, dott. Carlo Baldi, “per la brillante e generosa iniziativa rappresentata dal bando “NO SMOG”, rivolto soprattutto ai giovani studiosi di tutte le Università italiane. Il concorso mette infatti in evidenza una particolare sensibilità di coloro che l’hanno ideato nel favorire e supportare le ricerche e gli studi in generale, finalizzati a migliorare le condizioni ambientali dei luoghi in cui viviamo.
Il tema è particolarmente caro a tutti coloro che guardano con attenzione allo stato delle nostre città e del pianeta – sottolinea Andrisano – ed è molto utile che su questi argomenti vengano stimolate le menti più fertili dei nostri giovani ricercatori”