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Iren: la busta paga dell’a.d. Bianco (726 mila euro) scalda l’assemblea del 22

Mercoledì 22 maggio Reggio Emilia ospita l’assemblea dei soci del gruppo Iren che, oltre ad approvare il bilancio 2018, eleggerà anche il nuovo consiglio di amministrazione, con 13 posti alla lista di maggioranza (i comuni che controllano la multiutility) e due agli investitori istituzionali.
New entry l’imprenditrice di Albinea Francesca Grasselli, al posto dell’avvocato Ettore Rocchi, fuori dal cda dopo quattro mandati. Conferma per il manager cooperativo Moris Ferretti destinato – come deciso dai sindaci di Genova, Torino e Reggio Emilia – ad assumere la carica di vicepresidente del gruppo, a fianco del neopresidente designato Boero.


Non è escluso che in assemblea venga sollevato il caso dei compensi dell’amministratore delegato Massimiliano Bianco per la busta paga molto pesante del 2018: ben 726 mila euro, largamente superiore ai massimi (350 mila euro più 100 mila di benefit) stabiliti in Iren dopo la liquidazione d’oro a De Sanctis. La somma, va detto, comprende anche i premi di risultato di quattro anni.
Intanto, Iren ha diffuso le cifre della prima trimestrale 2019. con ricavi consolidati per 1.278 milioni di euro (+19,9% grazie prevalentemente ai maggiori volumi e all’aumento di prezzo dell’energia elettrica). Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) è pari a 274 milioni di euro, +1,9%
L’utile netto di gruppo cala del 3,2% a 100 milioni, rispetto a 103 milioni di euro registrati al 31 marzo 2018. L’indebitamento netto al 31 marzo è pari a 2.525 milioni di euro, in crescita di 72 milioni rispetto al 31 dicembre 2018 «per effetto di maggiori investimenti e dell’applicazione dei nuovi criteri contabili Ifrs16».

Massimiliano Bianco
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