23/5/2019 – Chi voleva farsi un’idea dell’aria che tira fra commercianti ed esercenti del centro storico di Reggio Emilia poteva intervenire all’incontro sul futuro, appunto, del esagono convocato alle Notarie da Luca Tamagnini, noto commerciante e candidato al consiglio comunale con Forza Italia, con l’intervento di Roberto Salati, candidato sindaco del centro-destra.
Un incontro, moderato dal giornalista Pierluigi Ghiggini, all’insegna della di rabbia e della preoccupazione per un declino diventato allarmante, di cui i sintomi più evidenti sono le chiusure a raffica, la sequela di cartelli «vendesi» e «affittasi» e quale simbolo beffardo i nuovi pilomat che hanno ulteriormente blindato l’esagono con un effetto non solo pratico, ma psicologico, devastante, Rabbia sì, ma anche voglia di riscatto e consapevolezza delle potenzialità del centro, tanto che un esercente ha fatto appello a non fermarsi a questo incontro: «Dobbiamo continuare a vederci».
Tamagnini ha sostenuto che ancora prima dei grandi progetti, sono necessarie misure immediate, che sono già un impegno per la futura amministrazione: in primo luogo «parcheggi gratuiti», alla ex Caam come alla ex Zucchi, anche se necessario con la revoca della concessione a Reggio Emilia parcheggi «del resto già morosa col comune per 200 miloa euro». La ragione è semplice: «Chiediamo di essere messi sullo stesso piano dei centri commerciali dove si parcheggia gratuitamente»
Ma è necessario rimettere mano ai mercoledì rosa, da trasformare in giornate intere di eventi e attrazioni in centro. E soprattutto lanciare rapidamente un importante programma di eventi gratuiti da promuovere in provinciale e nell’area milanese..
Salati ha attaccato la politica dei pilomat («Avevo detto due anni fa all’assessore Tutino che quel piano era una porcheria») , ha parlato dei portici «sporchi e bui», dell’illuminazione sbagliata ma ha insistito sul tema dei grandi progetti volti a riaprire il centro per renderlo accessibile e attrattativo: parcheggi, anche interrati alla ex Caam e all’ex Opg, attivando convenzioni con artigiani e commericanti in modo che «chi spende e consuma risparmia il costo della sosta». Il centro non deve farsi trovare impreparato dal nuovo polo universitario che sorgerà all’ex seminario: «Venire incontro ai giovani per far rinascere la città». Il candidato del centro destra ha lanciato un affondo anche sulla Mediopadana, dove si parcheggiano le auto nel fango, per collegamenti di qualità col centro storico: «Non un nuovo ipercoop alla mediopadana, di cui si parla con insistenza, ma navette continue e in prospettiva una metropolitana di superficie per collegare la stazione al cuore della città». Anche su questo si gioca l’appuntamento col futuro di Reggio.