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Quella festa di matrimonio del ’57 a Novellara
Omaggio dell’Accademia della Cucina a Mario Soldati

17/3/2019 – L’Accademia Italiana della Cucina, con le delegazioni di Reggio Emilia, guidata da Anna Marmiroli, e di Mantova, guidata da Omero Araldi, ha reso omaggio allo scrittore, regista e giornalista Mario Soldati. Soldati – uno dei più grandi autori del ‘900, trapassato nell’estate del 1999 nella sua casa nella pineta sul mare a Tellaro, dove era arrivato quarant’anni sulle tracce di D.H Lawrence – è anche considerato il padre del turismo enogastronomico italiano.

Accanto alla passione per la regia – suoi alcuni indimenticabili film, come “Piccolo mondo antico” del 1941 con la giovanissima Alida Valli, o “La donna del fiume” interpretato da Sophia Loren al suo esordio – Soldati esprimeva una scrittura con vette rimaste insuperate di capacità descrittiva, e con una visione letteraria straordinariamente moderna, in cui la narrazione dei luoghi avviene attraverso l’esperienza e la memoria degli uomini e delle donne interpreti di un territorio, della sua storia e del suo paesaggio.

E’ durante le riprese de “La donna del fiume” che il piemontese Soldati resta affascinato dalle terre del Po e così , nel 1956, la Rai gli affida il compito di raccontare i paesi e il popolo del Grande Fiume. Nasce così il “reportage enogastronomico” in cui il cibo e il vino rappresentano solo una chiave di lettura per comprendere il territorio e i suoi abitanti, mettendone in luce tradizioni e quotidianità, per trasmettere al grande pubblico la vera identità degli italiani. La sua inchiesta televisiva “Viaggio lungo la Valle del Po”, di cui fu ideatore, regista e conduttore, ancora oggi è considerata uno dei gioielli della televisione italiana ed è diventata un documento di eccezionale rilevanza antropologica.

Mario Soldati con la lavallière e l’inseparabile sigaro

A bordo di un piccolo furgone vergato con il vecchio logo Rai, accompagnato solo da un cineoperatore (allora si chiamavano così), Soldati percorre chilometri e chilometri di strade nella bassa padana, attraversa i piccoli comuni rurali, incontra i contadini, i braccianti, i pescatori, entra nelle loro case e prende parte ai riti della loro vita quotidiane.

In questo lungo viaggio, nel 1957 arriva anche a Novellara, dove si imbatte casualmente in un matrimonio, quando ancora si festeggiavano in casa, con i piatti per le grandi occasioni preparati dalle rezdore della famiglia. Tuttavia Soldati, da regista di alta scuola, non lasciava nulla al caso: niente era improvvisato. Per questo il filmato del matrimonio di Novellara è da antologia.

Mario soldati al lavoro nel suo studio di Tellaro

Proprio quelle splendide immagini in bianco e nero recuperate dagli archivi storici della Rai, sono “andate in onda” nei giorni scorsi durante un conviviale, a cui hanno partecipato oltre ottanta accademici, tra cui alcuni parenti di quella giovane coppia di sposi del 1957, resi immortali dalle immagini di Soldati mentre festeggiavano nella loro casa il giorno più bello della loro giovinezza.

La stessa casa in cui nacque anche l’imprenditore Aimone Storchi, simposiarca accademico del conviviale culturale celebrato al ristorante La Pinta di San Bernardino di Novellara, a cui hanno partecipato Auretta Moresi, accademica di Mantova e giornalista di Bell’Italia, e la signora Cristina Marenghi, moglie di Franco Marenghi, storico presidente dell’Accademia a cui è intitolato l’importante Centro Studi dell’istituzione, straordinario osservatorio su tutto ciò che il panorama della cultura italiana, non solo gastronomica, presenta.

Anna Marmiroli e Omero Araldi, delegati Aic
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