8/3/2019 – All’anagrafe disoccupato, di fatto imprenditore nel ramo, con specializzazione nella cocaina: i Carabinieri della stazione di Gattatico hanno arrestato un pusher nigeriano di 40 anni, residente a Reggio Emilia, dopo che le indagini hanno documentato almeno un migliaio di cessioni di droga nel corso di due anni. Lo spacciatoreoadottava alcune precauzioni, anche singolari:
– decideva personalmente il luogo dove incontrarsi con i “clienti” variandolo di volta in volta;
– nascondeva le “dosi” di cocaina all’interno della bocca in modo tale da poterle ingoiare in caso di controlli;
– incontrava i “clienti” quasi sempre di sera o notte ed in luoghi privi di luce per non essere visto e quindi non essere riconosciuto;
– utilizzava contemporaneamente più utenze telefoniche cambiandole per evitare di essere facilmente intercettato;
– da gennaio del 2017 utilizzava utenze telefoniche cosiddette “pulite” in quanto intestate a persone inesistenti o non riconducibili alla sua persona, ma a persone sconosciute su tutto il territorio nazionale.
Nessuno conosceva la sua vera identità: un Fantomas dello spaccio. Per molti era “pomodoro” per altri “bob” o “Carmello” e ancora altri nomidi battaglia con cui eraconosciuto dai clienti e che, a proposito di prudenza, cambiava di frequente come le utenze dei cellulari.
Il Tribunale di Reggio Emilia accogliendo le richieste avanzate sostituto procuratore Giacomo FORTE, concorde con le risultanze investigative dei carabinieri di Gattatico, ha emesso a carico dell’uomo un’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari, eseguita ieri mattina. In manette con l’accusa di spaccio di stupefacenti aggravato è finito il quarantenne nigeriano.
L’indagine ha preso il via nel mese di maggio dello scorso anno quando i carabinieri di Gattatico nel corso del monitoraggio di alcuni consumatori di droga apprendevano che un uomo di colore, a bordo di una Renault Clio o un Honda Civic, spacciava stupefacenti cambiando spesso e volenteiri identità, luoghi e cellulari.
Dagli interrogatori di decine di consumatori tra le provincie di Parma e Reggio Emilia era emerso un unico fornitore di cocaina, che però nessuno conosceva se non con i vari alias forniti dallo spacciatore fantasma. Un business, stimato nell’ordine di centinaia di migliaia di euro, che alla fine ha portato a individuarne l’artefice, nonostante la quasi totale assenza di tracce. Alla fine i carabinieri sono arrivati Renault Clio condotta da un africano, e dalla targa sono risaliti allo spacciatore. La circostanza che lo stesso in precedenza era intestatario di una Honda Civic ha indotto i carabinieri ad approfondire gli accertamenti sull’uomo, fra l’altro riconosciuto da decine di clienti in numerose sedute di individuazione fotografica. La certosina attività investigativa portava a ricostruire oltre un migliaio di cessioni di stupefacenti (prevalentemente cocaina) fatte nell’ultimo biennio.