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Rivoluzione tecnologica, allargamento della clientela con nuovi servizi, maggiore redditività, robusta riduzione del personale, con la chiusura di 230 sportelli e l’uscita di 1.700 dipendenti. Questi alcuni punti-chiave del piano strategico 2019-20121 di Bper, approvato mercoledi a tarda sera dal consiglio di amministrazione e presentato dall’a.d. Maurizio Vandelli. Un piano che ha già suscitato non poche preoccupazioni per l’impatto occupazionale, tanto da mettere in allerta i sindaci di diversi comuni e a essere oggetto di un’interrogazione alla Giunta regionale.
Il piano, ha sottolineato Vandelli, viene varato in un momento di importanti progressi dell’istituto medenese-reggiano, col risultato netto di 402 milioni nel 2018 (il più alto nella storia della banca) le intese per l’acquisizione di Unipol Banca, delle quote di minoranza del Banco di Sardegna e per il controllo di Arca Holding, la cessione di un miliardo di sofferenze.
L’obiettivo da centrare è un utile netto di 450 milioni nel 2021 «che sarà raggiunto grazie ad importanti trasformazioni del modello di business e da un forte azione di incremento dell’efficienza operativa e di semplificazione».
E’ prevista una riduzione del personale di circa 1.300 unità full time, con 1.700 uscite complessive entro il 2021 attraverso “la riduzione del numero dei collaboratori (circa 1.500 dipendenti in meno) per i quali sarà istituito un Fondo di solidarietà, e la riduzione del ricorso “al lavoro interinale per circa 230 unità.
Il peso del socio forte Unipol (che ha quasi il 20«% della banca) si fa sentire con il progettato rafforzamento sul fronte bancassurance, con l’estensione dell’attività a tutti i canali e con la «massima integrazione della bancassurance con l’offerta di carattere bancario». Sul fronte organizzativo prevista la diffusioni di filiali cashless e cashlight (oltre 500 a fine piano) e l’installazione di sistemi machine-self evolute.
Nel frattempo sarà semplificata la struttura societaria attraverso l’incorporazione in Bper di Unipol Banca, Cassa di Risparmio di Bra e Cassa di Saluzzo.
BPER: TAGLI AL PERSONALE, INTERROGAZIONE LEGA IN REGIONE. “Subito un tavolo istituzionale”
Il nuovo Piano industriale di BPER Banca, che ha annunciato la chiusura di 230 filiali e la riduzione di personale, con 1.700 dipendenti in uscita entro il 2021, finisce nel mirino di Marco Pettazzoni della Lega nord, che ha presentato un’interrogazione in Regione.
“BPER rappresenta storicamente uno degli istituti di credito maggiormente rappresentativi del nostro territorio- afferma il consigliere- e in seguito all’annuncio del nuovo Piano industriale e dei tagli del personale, alcuni sindaci emiliano romagnoli avrebbero chiesto un incontro ai vertici dell’Istituto bancario.”
Pettazzoni, quindi, interroga la giunta per sapere “se, alla luce dei possibili esuberi di numerosi dipendenti, intenda attivare un tavolo istituzionale con BPER per tutelare i lavoratori dell’istituto bancario”.