26/3/2019 – Reggio Emilia Parcheggi, la società della final di Lodetti Alliata
che ha costruito e gestisce il parcheggio sotterraneo di piazza della Vittoria, è moroa col comune di Reggio Emilia per diversi importi non pagati di Imu e tari. Lo rivela il consigliere comunale di alleanza Civica Cesare Bellentani, secondo cui “i rapporti fra il Comune di Reggio Emilia e la società Reggio Emilia Parcheggi (quella di Park Vittoria, per capirci) non finiscono mai di stupire”.
“Dopo una convenzione del 2011 con cui il Comune ha lasciato a REP il 92% degli introiti della Zucchi fino al 2039 per finanziare i suoi box privati (e non parcheggi a rotazione) su suolo pubblico; dopo aver appreso che di fatto nemmeno l’8% viene pagato al comune,; dopo aver appreso che REP ha fatturato al Comune 216.000 Euro per presunte manutenzioni della Zucchi (ma non dovrebbero essere a carico di chi incassa il 92%?)” Bellentani ha effettuato un accesso agli atti per conoscere la situazione dei pagamenti delle imposte locali.
Questa è la situazione emersa dal documento del Comune
“IMU: Reggio Emilia Parcheggi ha versato nel 2016 4.180 euro, somma che copre l’imposizione di un solo mese. Nel 2017 sono stati regolarmente versati 38.011,81 euro mentre relativamente al 2018 non hanno versato nulla. Per le annualità 2014 e 2015 non è stato versato nulla. Il Comune ha provveduto a fare avvisi di accertamento che sono stati impugnati”.
TARI:Per il parcheggio ex Zucchi gli avvisi di accertamento sono stati notificati in data 4/2/2019 per i seguenti importi complessivi da versare:
Anno 2013 – € 22.057,00; 2014 – € 20.479,00; 2015 – € 22.780,00; 2016 – € 23.103,00; 2017 – € 23.504,00.
REP ha sostenuto che gli avvisi presentano alcuni presupposti che appaiono errati e che presentano profili di illegittimità: pertanto ha impugnato anche questi”.
Per Park Vittoria, la Reggio Emilia Parcheggi REP, da verifiche effettuate presso il gestore Iren Ambiente Spa, non ha mai presentato alcuna denuncia e non ha mai pagato nulla – continua Bellentani – Gli uffici del Servizio Entrate in collaborazione con la società Municipia Spa che svolge il Servizio di supporto nell’ attività di accertamento stanno preparando gli avvisi di accertamento e recupero evasione TARI da notificare relativamente al periodo successivo alla fine lavori nel cantiere (novembre 2016)”.
“Un giorno scopriremo perché il Comune abbia scelto un tale partner per la società di progetto, firmando una convenzione che lo tutela in tutto e dicendo di sì a una serie di morosità inaccettabili – conclude il consigliere civico – O forse, andando a leggere bene le carte, possiamo scoprirlo sin da ora. D’altronde è sotto gli occhi di tutti come la situazione di questo Comune non sia particolarmente felice come trasparenza, anche se qualcuno sostiene (forse ha la sfera di cristallo) che finirà tutto in una bolla di sapone”.
In proposito, interviene anche il candidato sindaco di Forza Italia Roberto Salati, secondo cui questa situazione “è di una gravità assoluta” e chiede al comune di acquisire il piano invenduto per trasformarlo in parcheggio pubblico. Una eventualità del resto già prevista dalla convenzione, che in un certo senso obbligherebbe il comune ad intervenire in caso di dissesto di Reggio Em ilia Parcheggi.
Sostiene Salati: “siamo di fronte a un buco di oltre 200 mila euro nei confronti del Comune di Reggio, e quindi di noi reggiani – chiosa Salati – Ora: tutti noi, cittadini di Reggio che paghiamo le tasse, dobbiamo pretendere che la società in questione onori il suo debito.
Questa situazione incresciosa deve essere riparata prima possibile, ma il problema è soprattutto un altro, i reggiani aspettavano da oltre trent’anni un parcheggio sotterraneo pubblico a turnazione e così era inizialmente da progetto, poi si sono ritrovati con dei box venduti a privati.
Considerato il risultato disastroso, un intero piano invenduto e il mancato pagamento delle tasse, è chiaro che la nuova amministrazione dovrà attivarsi per acquisire il piano invenduto e trasformarlo in un parcheggio a turnazione aperta a tutti i reggiani come originariamente pensato”.