11/3/2019 – La Direzione dell’Azienda USL di Reggio Emilia informa che nelle prime ore di questa mattina è deceduta una paziente ricoverata per sepsi da meningococco nel Reparto di Rianimazione dell’Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. La paziente, una ragazza di 19 anni, ricoverata da sabato in condizioni gravissime, “nonostante le cure e tutti gli interventi messi in atto dai sanitari, è morta per le conseguenze di questa grave patologia”. La vittima, Francisca Joy, è una ragazza di origine nigeriana, senza genitori,. viveva alla Caritas di via Adua: era attiva in un servizio di aiuto alle donne in difficoltà.
Sembra che non avesse accusato alcun sintomo prima del ricovero di sabato all’Arcispedale, dove è arrivata già in condizioni critiche. Solo qualche malore di testa, tant’è vero che venerdì sera poche ore prima del ricovero, era uscita normalmente per un aperitivo insieme alle amiche.
Per prevenire la diffusione della malattia il Servizio di Igiene Pubblica e la Direzione Sanitaria AUSL sono intervenuti tempestivamente e già da ieri hanno predisposto le misure di profilassi ai contatti stretti del caso e ai contatti stretti ospedalieri.
La Direzione aziendale esprime le più sentite condoglianze ai familiari e agli amici della ragazza così prematuramente scomparsa.
«Francisca era diventata come nostra figlia. Quanto accaduto, per noi e le ragazze che stavano vivendo con lei, in comunità in via Adua, è uno choc atroce». Sono le parole di Isacco Rinaldi, direttore della Caritas, raccolte dal Carlino Reggio. Alla Caritas, neanche a dirlo è un giorno di dolore e di lacrime. “Era arrivata in Italia molto giovane, ed era senza genitori- racconta Rinaldi – Svolgeva il servizio civile da noi e stava vivendo anche un’esperienza di vita comunitaria qui alla Caritas, con altre ragazze».
“Era una bella persona, con tanta voglia di vivere – ricorda Rinaldi – Francisca aveva aveva sofferto molto , ma che stava facendo anche tanto del bene per gli altri».
Che cosa è la sepsi da meningococco
La malattia invasiva causata da Neisseria meningitidis (meningococco) si manifesta come infiammazione delle meningi, membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale, o come sepsi (infezione del sangue). I tipi di meningococco che danno più frequentemente malattia nell’uomo sono B e C, più frequenti in Italia, A, W135, Y.
Il meningococco può essere presente nel naso e nella gola di molte persone in buona salute, i “portatori sani” (il 10% della popolazione, il 25% dei giovani); tali soggetti possono trasmettere il germe ad altri.
La trasmissione della malattia avviene con l’emissione di goccioline di saliva che si emettono parlando, starnutendo, tossendo e pertanto sono a rischio di contagio le persone che hanno avuto contatto stretto (a distanza inferiore a 1 metro) e prolungato con l’ammalato nei 7 giorni precedenti la malattia. Il periodo di incubazione varia da 2 a 10 giorni, di solito 3-4 giorni.
Il meningococco non vive più di pochi minuti al di fuori dell’organismo, per questo la malattia non si diffonde così facilmente come il comune raffreddore o l’influenza e non è necessario effettuare disinfezioni straordinarie nei luoghi di vita e di lavoro. Solo una piccolissima percentuale delle persone che ospitano il meningococco sviluppa la meningite o la sepsi.