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Allarme clima: in Emilia 5,1 gradi in più della media storica

17/3/2019 – E’ l’Emilia-Romagna con temperature massime superiori alla media di 5,1 gradi la regione che ha registrato lo sbalzo climatico più consistente nella prima decade di marzo in cui, in Italia, si è registrato un aumento di 3 gradi rispetto alla media. Con la conseguenza, fra le tante di una “insolita contemporanea fioritura delle diverse specie di piante”. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti su dati Ucea relativi alla prima decade del mese, pubblicato sul sito dell’associazione presieduta in Emilia dal n. 1 del consorzio Reggiano Parmigiano, Nicola Bertinelli.


   Le anomalie, viene spiegato, “hanno riguardato tutte le regioni con temperature massime superiori alla media addirittura di 5,1 gradi in Emilia-Romagna, di 3,8 gradi in Trentino, di 3,7 gradi in Veneto, di 3,6 gradi in Friuli come in Toscana, di 3,4 gradi in Sardegna, di 3,3 gradi nelle Marche e di 3 gradi in Sicilia”. Preoccupa soprattutto al Nord “anche una storica siccità un inverno asciutto segnato da precipitazioni dimezzate che hanno lasciato a secco fiumi, laghi, invasi, terreni e senza neve le montagne”.

Già il Club di Roma, nei primi anni Settanta, avvertiva che un aumento di 5 gradi della temperatura globale avrebbe portato l’umanità al disastro.

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