9/2/2019 – Erano davvero in tanti questa mattina in Piazza Prampolini a Reggio Emilia alla manifestazione del Giorno del Ricordo (con 24 ore di anticipo sulla data del10 febbraio) per commemorare le vittime dell’esercito titino morte nelle foibe istriane e per ricordare l’esodo degli italiani da Istria e Dalmazia, una pulizia etnica che alla fine della guerra portò alla cacciata di 250 mila persone, costrette a lasciare la loro terra e spogliate di tutto.
I presenti erano molti di più rispetto alle precedenti edizioni, segno che la manifestazione , con i suoi striscioni e il comizio intorno a un lungo tricolore disteso in piazza, davanti al quale hanno parlato Luca Tadolini e l’ex consigliere comunale Marco Eboli, incontra sempre maggiori consensi, nonostante l’ostentata assenza delle istituzioni e in particolare del Comune, che ha autorizzato l’allacciamento elettrico ma ancora una volta ha disertato l’appuntamento.
Del resto non si ha notizia di iniziative promosse o patrocinate da palazzo Civico per il giorno del Ricordo (il concerto lirico di domenica mattina all’istituto Masini è organizzato dall’istituto Peri nell’ambito dell’Ora della Musica) mentre ha suscitato scalpore, in senso negativo, la convocazione pe domencica alla Rosta Nuova della festa del tesseramento dell’Anpi, con pranzo a base di “cappelletti antifascisti” ma in salsa titina, che suonano nettamente come una contrapposizione alle motivazioni del Giorno del Ricordo e come silenzio-assenso verso gli eccidi compiuti dai comunisti in Istria e in Friuli Venezia Giulia.
Nutrita questa mattina in piazza Prampolini, la presenza dei politici: sono intervenuti fra gli altri i consiglieri comunali Claudio Bassi di Forza Italia, Roberta Rigon di Fratelli d’Italia, la candidata sindaco Cinzia Rubertelli e Cesare Bellentani di Alleanza Civica. Nessuna traccia di esponenti della sinistra e neppure del Movimento 5 Stelle.
In compenso si è fatto sentire, ancora una volta, il consigliere comunale Pd Dario De Lucia, che su Facebook ha definito “merda” (ma con i puntini perchè un po’ di ipocrisia non guasta) la manifestazione in piazza Prampolini. Un altro problema per la dignità di Sala del Tricolore, ma anche della Cgil e soprattutto di Istoreco, di cui De Lucia è un collaboratore amministrativo.
CesareA. Bellentani - Consigliere Alleanza Civica Comune Reggio Emilia
09/02/2019 alle 23:58
Dario De Lucia, io ero in piazza questa mattina, per celebrare quelle vittime innocenti che avevano come unica colpa l’essere ITALIANE e ITALIANI (vittime di quel dittatore comunista sanguinario che era Tito, al quale continuate a dedicare una strada: io avevo fatto una mozione per cambiarne il nome e VOI l’avete bocciata).
La giornata del ricordo è LEGGE DELLO STATO: solo il Comune di Reggio, sempre pronto a ricordare le vittime della guerra, si ostina a passarla in sordina: forse è ancora imbarazzante parlare dei massacri comunisti per chi si impegna a fondo (giustamente) per ricordare le nefandezze nazifasciste.
Tu scrivi che “le fogne erano esplose e c’era la m***a in piazza”.
Se quella m***a che usciva dalle fogne era MERDA, ebbene, anche io sono stato definito MERDA da te.
Per favore, chiedi scusa ancora prima che alle persone che le ricordavano a tutte quelle vittime innocenti, e SCIACQUATI LA BOCCA!
Forse farai audience, perché il tuo scopo è quello: ma non ne esci molto bene. Guardati allo specchio (con attenzione e onestà intellettuale) e sono sicuro che ne converrai.
Pensaci prima di offendere!
janvier
10/02/2019 alle 19:04
De Lucia è ormai una “bocia persa”. Non capisco come il PD non voglia liberarsene!