20/2/2019 – Nuovi pilomat: è scontro aperto tra amministrazione comunale e cittadini . Palazzo Civico ha scelto la linea dura nei confronti della protesta, ormai dilagante, per gli otto costosi dissuasori mobili che da dieci giorni blindano per molte ore al giorno l’accesso al centro storico di Reggio Emilia. Ieri pomeriggio la Giunta ha minacciato di querele e cause risarcitorie, neppure troppo velatamente, chi denuncia “malfunzionamenti che non esistono”. Il caus belli è fornito da quattro video postati nella pagina facebook “Difendi il centro storico” (e diventati virali in poche ore)) sui disservizi e le difficoltà create dai pilomat ad automobilisti e mezzi di soccorso: uno riguarda un’ambulanza ferma davanti al pilomat, un altro il traffico bloccato davanti a un pilomat guasto, un terzo con traffico bloccato con pilomat funzionante, e il qua. A far imbestialire i piani alti del comune, soprattutto un video (oltre 15 mila visualizzazioni sino a questa mattina) dove un vigile urbano abbassa con il piede un pilomat che continua a voler salire.
Il Comune, con una nota dell’ufficio stampa, ma evidentemente vistata o dal sindaco Vecchi o dall’assessore Tutino, non contesta la veridicità dei video (infatt, si guarda bene dal parlare di fake news) bensì la loro interpretazione, e per ciascuno dei disservizi segnalati fornisce una spiegazione più o meno esauriente: ad esempio, l’ambulanza ferma, che proveniva da Cavriago, non aveva il telecomando e neppure aveva innestato la sirena per attivare il pilomat. Invece la scena pilomat-vigile (che ricorda la celebre gag di Govi bottone-pecetta) sarebbe stato un test per valutare l’efficienza del pilomat, costruito per abbassarsi subito se per caso un ostacolo ne blocca la risalita.
Al di là delle spiegazioni, è evidente che i problemi non mancano e che i video hanno documentato situazioni reali. Ma il comune non si è fermato alle spiegazioni: come dicevamo, è passato senza tanti complimenti alle minacce in burocratese.
“Si segnala che denunciare un malfunzionamento che non esiste può compromettere il nome dell’azienda produttrice degli impianti, la quale potrebbe chiedere ai responsabili di affermazioni arbitrarie e distorsive della realtà, di rispondere delle loro azioni”: queste le parole testuali contenute nel comunicato di palazzo Civico. Parole che hanno fatto scatenare i cittadini su facebook, e anche i politici dell’opposizione.
Severo il commento del deputato leghista e consigliere comunale Gianluca Vinci, segretario del Carroccio emiliano e avvocato di professione: ” Tutto questo è vergognoso, il Pd faccia chiarezza – scrive Vinci su facebook – Il Comune evidentemente ora dichiara che chi pubblica video contro i pilomat, e nel farlo non specifica che i disguidi sono dovuti a specifiche tecniche o errori delle autoambulanze o a incidenti stradali che li stanno rompendo, potranno essere denunciati o oggetto di richiesta di risarcimento danni. Quindi il Comune Pd dichiara che li minaccia di denuncia??? No, a leggere con molta attenzione fa di meglio, dice che l’azienda produttrice potrebbe poi denunciare chi pubblica questi video! Ma se minaccia di denuncia, che almeno la minaccia sia chiara, il Comune dica se è intenzione sua denunciare, perché gli attacchi dei cittadini sono contro il Sindaco Vecchi e l’Assessore Tutino. Il Sindaco Pd Vecchi dica qual’è il senso di questa infelice dichiarazione, lo chiarisca subito perché suona molto molto male, a Reggio si deve parlare in modo semplice e chiaro e la gente giudicherà da chi è amministrata oggi!” .
Duro anche il commento di Roberto Salati, candidato sindaco del centro destra a Reggio Emilia: “Commercianti e residenti hanno pubblicato video dei pilomat, il Comune reagisce dichiarando che la ditta costruttrice potrebbe denunciare tutti quelli che li hanno pubblicati! Questa è la loro idea di democrazia e libertà di parola, l’allineamento totale o si denuncia, la dichiarazione era così forte che l’hanno messa in bocca alla ditta costruttrice invece che a loro, loro rimangono buoni”. Cittadini “disgustati” hanno replicato, poi hanno cancellato i post per paura di ritorsioni ma, “niente paura – aggiunge Salati – il cambiamento è alle porte”.
Il fatto è che quella frase contenuta nel comunicato rivela una propensione non nuova per le Giunte della Città delle persone: l’atteggiamento repressivo verso chi contesta l’operato della l’amministrazione. Un noto commerciante del centro storico, Luca Tamagnini, autore di due video nel mirino dell’amministrazione Vecchi, si dichiara “rammaricato e spaventato per il clima che si sta creando”.
“Con questo comunicato stampa del comune di Reggio Emilia, mi sento chiamato in causa in prima persona – scrive Tamagnini su Facebook – perché si parla chiaramente dei due video trasmessi in diretta Facebook dal mio profilo. Tengo a precisare che i video, proprio perchè in diretta, non sono stati minimamente modificati e trasmettevano la realtà dei fatti! Non ho mai insinuato che i pilomat fossero difettosi, ma è chiaro nei video che qualcosa non andasse nel modo giusto. Sono molto sorpreso che un’Amministrazione comunale o chi per essa incominciasse a querelare cittadini che si sono semplicemente messi a trasmettere cosa stava accadendo in quel momento è chiaro che sta violando il principio di libertà di espressione! Sono davvero rammaricato e sopratutto spaventato per il clima che si sta creando. Spero che i reggiani – conclude Tamagnini – si accorgano in che situazione stiamo costretti a lavorare e a vivere, nel terrore di ricevere una denuncia! Sappiate che il sottoscritto non si fa intimidire…”.
Lapidaria Cinzia Rubertelli, candidata sindaco dei civici: “Spiace vedere che il comune pensi di risolvere il malcontento ventilando possibili denunce da parte di terzi per chi pubblica video su facebook, invece di mettersi davanti ad uno specchio e chiedersi come mai c’è tanta repulsione per questi sistemi. Spero solo che la delegittimazione dei gruppi facebook di opposizione non diventi strumentale alle elezioni di Maggio, perchè sarebbe un pessimo modo di cercare consenso”.
Va aggiunto che mentre tenta di mettere la mordacchia alla contestazione, il Comune di Reggio continua a pagare alcuni media per la campagna “Reggio si sa fare”: di fatto propaganda con soldi pubblici – circa 140 mila euro – a favore del sindaco Vecchi ricandidato.
Mala fede
21/02/2019 alle 16:23
Basta guardare la didascalia che reggio report ha messo alla prima foto per capire come ogni immagine o video possa essere strumentalizzata. Quell’ambulanza è ancora a decine di metri dal pullman (che peraltro non è un degli ultimi installati ma c’ Da quando è stata inaugurata piazza Vittoria diversi anni fa) per vedere che chi vuole fare polemica la fa in mala fede anche senza le minacce di querela del comune per conto terzi.. ma l’azienda che li produce se si sente offesa non può difendersi da sola? Ha bisogno di mamma comune che la difenda??
Piccola postilla elettorale: questa polemica sposterà 5 voti in tutto, oltre che a fare pubblicità gratuita al commerciante evasore di turno che si lamenta del brodo grasso
paolo
21/02/2019 alle 17:09
Ringraziamo l’house organ delle opposizioni per la consueta rassegna stampa.. preme però rilevare che il titolo di questa testata (che ancora si ritrova on line) di mercoledì scorso era “Pilomat già guasto”. Invito poi ad una lettura di commenti vari che sono comparsi su FB.. è evidente che chi scrive accusa la tecnologia di non essere in grado di rispondere ad una situazione di emergenza o di essere facile alle rotture. Forse è davvero ora che chi scrive certe cose, se ne assuma la responsabilità.
Pierluigi
21/02/2019 alle 17:29
Reggio Report, vadassè, non è l’house organ di nessuno e non è foraggiato da nessuno. A differenza di altri, foraggiati lautamente dall’amministrazione comunale per propaganda politica con soldi pubblici.