11/2/209 – Ennesima disfatta casalinga per la Grissin Bon, alla quale non giova l’arrivo in panchina del nuovo coach, Stefano Pillastrini dal quale, peraltro, in pochi giorni non ci si potevano attendere miracoli. Reggio non ha mai davvero dato l’impressione di poter superare Cantù, nonostante una monumentale partita del probabile partente K.C. Rivers che però ha predicato nel proverbiale deserto. Col solo Mussini, che almeno ci ha messo voglia e grinta, a dargli una mano.
L’inizio biancorosso è da brivido ed evoca foschi fantasmi: 0-6 e due palloni gettati banalmente al vento. A svegliare Reggio è K.C. Rivers che ne mette cinque in fila. All’8’ la Grissin Bon passa pure a condurre, 16-14, grazie a una “bomba” di Aguilar, chiudendo però il parziale a -2.
di Paolo Comastri
Ancora una sconfitta per la Grissin Bon che tra le mura amiche ( !!?? ) del Pala Bigi rimedia l’ennesima figuraccia, questa volta contro Cantù, peraltro attanagliata da seri problemi societari e finanziari, ma con i giocatori che stanno dimostrando un orgoglio e una dedizione davvero stupefacenti.
89 / 99 il risultato finale a favore dei canturini; mai in partita ma soprattutto molle e senza grinta la compagine reggiana non ha mai dimostrato voglia, “fame” di vittoria.
Il pubblico fin dall’inizio del 3.o quarto di gioco, quando oramai era chiara ed evidente la disfatta, e soprattutto il modo con cui si stava delineando, si è, giustamente, indispettito; alla fine della partita gli “ Arzan”, storicamente il tifo caldo reggiano, che per tutta la seconda metà della partita hanno sonoramente e continuamente invitato la squadra a “ tirare fuori le…..gli attributi “, hanno rifiutato il saluto dei giocatori bianco rossi invitandoli a guadagnare senza indugi la via degli spogliatoi; un inqualificabile gesto del n.5 bianco rosso Bryon Allen che mandava a quel paese, eufemisticamente parlando…..gli Arzan sputando per giunta sul parquet, ha reso infuocato il dopo partita.
Un degno finale ad una prestazione di squadra indecente, fatta eccezione per K.C Rivers autore di una partita sontuosa proprio nell’ultimo atto della sua avventura con la maglia della Pallacanestro Reggiana; quando la classe davvero non è acqua.
L’unico giocatore reggiano da salvare in questo ennesimo naufragio Federico Mussini; ci ha provato, fors’anche creduto, ma lui e Rivers apparivano solo due voci nel deserto…..
Esordio amaro quindi per il nuovo coach Stefano Pillastrini dal quale peraltro non ci si potevano certo attendere miracoli; ora tre settimane di sosta, causa Final Eight dal 15 al 18 febbraio 2018 al Nelson Mandela Forum di Firenze e raduno della nazionale la settimana seguente.
Giorni fondamentali per permettere a coach Pillastrini di dare finalmente un volto, una personalità, un carattere ad una squadra che si accinge a “varare” la versione 3.0 di questo tribolatissimo campionato; in arrivo a Reggio proprio in queste ore il play Michael Dixon e il sostituto di K,C. Rivers, intanto accasatosi alla Stella Roosa di Belgrado, Patrick Richard, talentuoso giocatore ex Juventud Badalona in uscita dai New Zeland Breakers australiani.
Seguiti pure con molta attenzione dal club di via Martiri della Bettola anche Carlos Delfino, pallino del D.S.Frosini e Chriss Babb ex Kuban ora in forza ai turchi del Balceshir Kloeij.
Il campionato per la Grissin Bon riprende domenica 3 marzo con la trasferta a Varese, a seguire il 10 la gara casalinga contro l’invincibile corazzata dell’Armani Milano.
Paolo Comastri