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Ex sala slot di via Cassoli: il Consiglio di Stato dà ragione al Comune.
“Provvedimenti legittimi”, respinta richiesta di mega-risarcimento

5/2/2019 – Si è chiuso in questi giorni, con sentenza definitiva del Consiglio di Stato, il processo promosso davanti al giudice amministrativo  dalla società All Star srl (già Adria Gaming srl), giudizio che aveva già visto più volte vittorioso il Comune nei diversi gradi di giudizio dal 2013 ad oggi.

Il Consiglio di Stato,  confermando l’orientamento già espresso dal Tar di Parma con la sentenza appellata, ha stabilito una volta per tutte la legittimità dei provvedimenti adottati dal Comune di Reggio Emilia, che era rappresentato nei diversi gradi di giudizio dall’avvocato Santo Gnoni, dirigente dell’Avvocatura comunale.

I locali di via Cassoli quand’erano una sala slot

Il massimo organo della giustizia amministrativa italiana ha riconosciuto al Comune di “aver agito correttamente agito non solo nell’inquadrare le attività dedicate al gioco tra le “attività ricreative di impatto” ovvero con problematiche di impatto urbanistico e sociale, ma anche nell’esercitare il suo potere di dettare previsioni urbanistico-territoriali in ordine alla localizzazione delle sale da gioco e delle sale scommesse”.

L’immobile di via Cassoli 1, situato a porta Castello, a ridosso del centro storico di Reggio Emilia  potrà quindi rimanere dedicato a spazio per attività sociali e culturali giovanili, a cui era stato destinato dopo l’acquisizione da parte del Comune.

Infatti la sentenza ha definitivamente riconosciuto che “l’immobile è legittimamente divenuto di proprietà del Comune” ed ha rigettato in via definitiva la richiesta risarcitoria avanzata dalla società, per l’astronomica somma di 50 milioni di euro “dichiarando che il Comune ha sempre agito nella massima correttezza e legalità”.

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