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Crossroads jazz: il via da Casalgrande con la norvegese Kristin Asbjørnsen
E il 2 marzo Paolo Fresu

25/2/2019 – Sarà la cantante norvegese Kristin Asbjørnsen a inaugurare col suo trio dall’insolita strumentazione (Olav Torget alle chitarre e Suntou Susso a kora e voce) la ventesima edizione del festival itinerante Crossroads. E come da ormai lunga tradizione sarà il Teatro Fabrizio De André di Casalgrande a ospitare, giovedì 28 febbraio alle ore 21:15, la serata d’apertura della kermesse organizzata da Jazz Network e dall’assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna. Il concerto è realizzato in collaborazione con l’Assessorato Tempo Libero del Comune di Casalgrande. Biglietti: intero euro 15, ridotto 12.

Il 2 marzo Crossroads farà il bis al teatro De Andrè di Casalgrande con la tromba di Paolo Fresu, stella di prima grandezza del jazz europeo, in un collaudato duo col pianista serbo Bojan Z. Per Fresu, che è artista residente di Crossroads, si tratta della prima di numerose presenze nel cartellone del festival. Il concerto è realizzato in collaborazione col comune di Casalgrande. Biglietti: intero euro 18, ridotto 15.

Kristin Asbjørnsen

La norvegese Kristin Asbjørnsen (classe 1971), pur non tradendo quello che ci si aspetterebbe da una cantautrice scandinava in termini di senso melodico e sonorità, arricchisce la sua palette espressiva con una solida formazione jazzistica e prestiti dalla world music, il gospel, le sonorità africane. Non a caso ha partecipato a un tour in Sud Africa come ospite dei Ladysmith Black Mambazo.

Dopo i primi passi sulla scena musicale negli anni Novanta con varie formazioni, tra le quali i Dadafon, pubblica il primo album come solista nel 2005 (Factotum). Ma è coi successivi titoli pubblicati dalla Universal, Wayfaring Stranger (2006), The Night Shines Like the Day (2009) e I’ll Meet You in the Morning (2013), che inizia a farsi conoscere sulla scena internazionale, oltre a raccogliere numerosi premi e riconoscimenti in patria.

Nel 2018 la Asbjørnsen ha pubblicato un nuovo album da solista, Traces of You, col quale si avventura in nuovi territori sonori grazie al vibrante e meditativo intreccio di voci, chitarra e kora. L’africa occidentale si sposa con il jazz contemporaneo nordico, le ninne nanne con le poesie in lingua mandinka.

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