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Smog: nel 2018 a Reggio un giorno fuorilegge su tre
L’Emilia in una morsa drammatica, il rapporto Legambiente

22/1/2019 – Tra polveri e ozono, gli emiliani respirano aria ‘fuorilegge’ un giorno ogni tre. Lo ha calcolato Legambiente, che presentando il dossier Mal’aria 2018, ha messo insieme le infrazioni alle norme che riguardano i diversi inquinanti. “Sommando i giorni di mal’aria respirata dai cittadini dell’Emilia-Romagna nel corso del 2018, tra superamenti delle Pm10 e dell’ozono- si legge in una nota- la speciale classifica che ne esce vede le citta’ di Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia, prime in questa drammatica lista con ben rispettivamente 117, 112, 112 e 111 giornate di inquinamento”. Bologna, il capoluogo, si ferma invece a 56 giornate. Ma il 2019 e’ cominciato malissimo anche sotto le Due Torri.

Nei primi 22 giorni del nuovo anno la “situazione e’ andata peggiorando: Ferrara, Ravenna, Modena, Reggio, Rimini, Piacenza e Bologna hanno già accumulato oltre otto giorni di superamento dei limiti delle Pm10; un giorno ogni tre in cui i cittadini hanno respirato aria inquinata”.
Per migliorare la situazione l’associazione propone tra le altre cose di eliminare la deroga che permette ai genitori di portare i figli a scuola anche con l’auto inquinante. “Come ribadiamo da anni- sottolinea Legambiente- non servono misure sporadiche, ma e’ urgente mettere in atto interventi strutturali e azioni ad hoc di livello nazionale, locale oltre che di bacino padano. Occorre una revisione totale della mobilita’ all’interno delle nostre citta’, dando priorita’ al trasporto pubblico ed alla mobilita’ condivisa e collettiva. Un primo passo per una riduzione del tasso di motorizzazione, verso un obiettivo di decarbonizzazione dei trasporti, sia di persone che di merci”.

La cappa di smog sulla Pianura Padana. Foto da satellite

“Serve anche- prosegue Legambiente- una strategia ad hoc per ripensare la mobilita’ casa-scuola degli studenti, togliendo fin da subito la deroga per l’accompagnamento dei figli a scuola. Assieme a questa operazione, e’ necessario mettere in campo un intervento deciso di riqualificazione energetica dell’obsoleto patrimonio edilizio delle nostre citta’.
Due strategie che devono diventare prioritari, non solo per migliorare l’aria che respiriamo ma anche per rispettare gli accordi di Parigi sul cambiamento climatico, e contenere l’innalzamento della temperatura entro il grado e mezzo”.
Per far fronte quindi al problema della qualita’ dell’aria, informa ancora l’associazione, i “Volontari per Natura” di Legambiente Emilia Romagna si attiveranno nei prossimi giorni “per monitorare le fonti ed i livelli di inquinamento ed i flussi di traffico automobilistico nelle citta’ di Parma, Modena, Bologna e Ravenna”.

(FONTE: AGENZIA DIRE)

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