Lo scandalo En.Cor continua ad agitare Correggio: è finita che la montagna di debiti con le banche l’ha pagata Pantalone, cioè i cittadini, ma i responsabili politici del disastro, maturato in un giro affaristico targato Pd, ne sono usciti indenni e senza dover dare alcuna spiegazione.
Da qui il nuovo attacco del segretario della Lega di Correggio Riccardo Rovesti: “Siamo esterrefatti per le affermazioni del sindaco Ilenia Malavasi – dichiara Rovesti – Ci si compiace per aver restituito la quasi totalità del debito e si giudica positivo il lavoro fatto dall’Amministrazione in questi anni – scrive la Lega – Queste dichiarazioni sono sconcertanti e dense di ipocrisia.
“Innanzitutto si afferma di non aver aumentato le tasse. E’ falso. Nel 2014, infatti, per la prima volta è stata introdotta l’addizionale Imu a favore del Comune, proprio per prepararsi ai futuri effetti del disastro Encor.” Inoltre “il sindaco non cita gli incassi milionari dagli autovelox di Budrio e Rio Saliceto, che sarebbero dovuti servire a migliorare il manto stradale e a rendere efficiente l’illuminazione su tutta la rete viaria. Basta percorrere molte arterie cittadine, in particolare quelle delle frazioni, per rendersi conto che nessun investimento è stato fatto, che ci sono buche e strade dissestate e spesso non illuminate. Come sono stati spesi questi soldi? Per Encor?”
E ancora: “Sono stati venduti terreni ed immobili tra cui la caserma dei carabinieri e quella della guardia di finanza. Terreni e immobili sono stati ceduti con elevati ribassi, generando una perdita di valore del patrimonio dei cittadini.
I Correggesi non sono mai stati interpellati in merito alla gestione del debito e l’Amministrazione non ha mai voluto fare chiarezza su Encor. Sulla vicenda sono stati presentati due esposti ma, ad oggi i cittadini Correggesi nulla sanno di come procede l’inchiesta e quali risposte hanno avuto i due esposti”.
“Abbiamo più volte suggerito al Sindaco di indire un’assemblea pubblica alla presenza di coloro che dirigevano la società. Occorre chiarire come si è potuto creare questo buco, e se è vero che la giustizia accerterà le eventuali responsabilità penali, quelle politiche sono ascrivibili in toto al PD. Nulla è stato fatto in questo senso dall’Amministrazione Comunale che, addirittura, si è opposta alle richieste delle opposizioni di istituire una commissione di indagine su Encor”.
Perchè “Chi amministra Correggio avrebbe dovuto istituire una COMMISSIONE DI INDAGINE SU ENCOR convocando tutti gli attori della vicenda e chiarendo davanti ai cittadini quello che è successo. Occorre adoperarsi con tutti i mezzi possibili per rendere noti i risultati prodotti dagli esposti sulla vicenda e capire chi sono i reali colpevoli del disastro Encor. Questa Amministrazione, partita nel 2014, con l’obbiettivo di essere trasparente, nei fatti ha disatteso questo proposito. Non si è mai adoperata per chiarire i tanti dubbi su Encor, dagli investimenti in paesi esteri, agli acquisti di macchinari obsoleti, per non parlare della cessione ad Amtrade. I nostri amministratori si sono comportati come se i soldi persi fossero di altri, preoccupandosi di rimborsare il debito ma non facendo nulla per capire chi l’ha generato e per inchiodare i responsabili alle proprie colpe. L’Amministrazione Correggese potrebbe parlare di successo se a pagare il debito fossero stati i responsabili del crac Encor. Ritenersi soddisfatti dopo che ha pagare il debito sono stati gli incolpevoli cittadini di Correggio è un atteggiamento ingiustificabile”