Il reggiano Maurizio Landini come Lama e Trentin: eletto segretario generale della Cgil col 92,7%

24/1/2019 – Maurizio Landini è il nuovo segretario generale della Cgil. Lo ha eletto questa sera l’assemblea generale con il 92,7% di sì

“Se attraverso il voto segreto mi darete la vostra fiducia, questo significa un vincolo e un mandato preciso: guidare una Cgil unitaria e dare continuità a quello che abbiamo fatto in questi anni”:  ha detto in 40 minuti  di intervento programmatico all’assemblea generale di Bari, prima del voto per la sua elezione a segretario generale della Cgil. “La Cgil o è una o non è, o è plurale o non è”,  ha sottolineato, aggiungendo che proporrà una delibera per nominare due vicesegretari, Vincenzo Colla e Gianna Fracassi.

“Dobbiamo cambiare le scelte sbagliate che sta facendo questo governo”. Landini ricorda il prossimo appuntamento, già fissato da Cgil, Cisl e Uil con la manifestazione nazionale del 9 febbraio a Roma: “Dobbiamo riempire la piazza, dobbiamo dare voce e parola al lavoro”. La manovra, sottolinea, “è miope e recessiva, e non assume la stabilità e la qualità del lavoro quale bussola del cambiamento economico e sociale”.

“Se qui qualcuno si sente landiniano, colliano, camussiano sappia che sono sintomi di una malattia che va curata subito”: così il segretario generale in pectore della Cgil in un passaggio del suo discorso programmatico all’assemblea generale, prima del voto, fa una battuta per rimarcare l’unità della Cgil. Il congresso, sottolinea, “si è chiuso in modo unitario, non solo qui, ma in tutte le camere del lavoro, le categorie e le regioni”.

“Tutti quelli che lavorano abbiano gli stessi diritti”. Il leader della Cgil indica “la lotta” per i diritti che, rimarca, “ha bisogno di un’organizzazione unita”. “Questa è una società che mercifica e sfrutta le persone, dobbiamo combatterla qui e ora. È un impegno che val bene una vita”, ha aggiunto.

FONTE: ANSA.IT