30/1/2019 – Se l’è meritato davvero l’applauso caldo e prolungato di Sala del Tricolore l’imprenditore reggiano Achille Corradini – uno dei protagonisti del boom industriale e commerciale di quella Reggio che cresceva, funzionava e andava bene – che dall’alto dei suoi 80 anni e col piglio di un quarantenne ha ideato, realizzato e portato al traguardo organizzato l’operazione “L’arte per l’eccellenza della cura“: una raccolta di opere donate da 47 artisti reggiani a sostegno del progetto di Apro onlus per la lotta al pancreas.
Corradini (già fondatore di Sonavox e consigliere comunale a Reggio, attivo da sempre in innumerevoli attività sociali e culturali) si è messo in moto dopo aver ricevuto, un giorno, la telefonata dell’amico Adler Landini, consigliere di Apro: «Servono sedicimila euro per un apparecchio da destinare a Urologia». E lui: «Ag peins me, Adler». E così è stato.
Dopo aver strappato al sindaco Vecchi il patrocinio del Comune, è andato a trovare gli artisti uno per uno. E li ha convinti tutti, ma senza grandi sforzi perché tutti «hanno compreso subito la portata, e hanno donato – afferma – le loro opere più belle con una generosità e una spontaneità incredibili».
E’ così nata in poco tempo una collezione come di rado se ne vedono degli artisti reggiani di tre generazioni, destinata ad essere venduta per contribuire, appunto, al progetto pancreas di Apro.
Le opere saranno in mostra dal 5 febbraio al 31 marzo nella sala mostre di vicolo Trivelli 4 nel centro storico di Reggio Emilia. Inaugurazione sabato 2 febbraio alle 17, con l’intervento degli artisti, dei promotori, dei volontari di Apro onlus, del critico Massimo Mussini che ha firmato il bel catalogo “47 artisti reggiani per Apro” , realizzato da Corsiero Editore con le fotografie di Francesco Promezio. Fra gli artisti donatori figurano Omar Galliani, Nino Squarza, Vasco Montecchi, Alfonso Borghi, Davide Benati, Marino Iotti, Wal (Walter Guidobaldi), Pietro Mussini, giannino Tamagnini, Gianni Ruspaggiari, Bruno Olici, Giovanni Menada, Sandra Moss, Ermanno Foroni. C’è anche un “Autunno” di Nani Tedeschi, donato da Libero Galaverni in memoria del padre Alfredo. Trovate qui sotto l’elenco completo degli artisti con i titoli delle loro opere. Poter ammirare questa spettacolare raccolta è di per sè un regalo alla città: ma da essa dovrà scaturire una gara di solidarietà per le cure di eccellenza e per la salute di tutti.
L’iniziativa è stata presentata martedì scorso in una Sala del Tricolore gremita di artisti e con tanti ospiti come Gianni Borghi presidente della Manodori, i rappresentanti di Credit Agricole (main sponsor insieme alla Fondazione) e degli altri sponsor Clean Service, Ognibene Group, Smeg e William Neri), Cinzia Iotti direttore di Radioterapia oncologica, Giuliano Bedogni fondatore e presidente di Apro, Stefano Landi.
Dicevamo dell’applauso riservato a Corradini, intervenuto per ultimo dopo il sindaco Luca Vecchi, il presidente Apro Giovanni Fornaciari, e Romano Sassatelli, direttore di Gastroenterologia e consigliere Manodori.
L’artefice della raccolta ha raccontato del rapporto magico instaurato con gli artisti, rivolgendosi direttamente a loro: «Vi ho incontrato negli atelier e nei solai tra le vostre opere meravigliose. Mi avete insegnato tanto, e ho trovato in voi cultura, sensibilità, generosità – ha detto Corradini – E cura, stima generosità, amore, amicizia, sono le parole che avete scritto nei vostri cataloghi. E’ stato detto che la bellezza salverà il mondo, io oggi mi sento di aggiungere che a salvare il mondo potranno essere tutta l’arte e la solidarietà , il pensare agli altri e prendersene cura con i mezzi che abbiamo. Sono certo che il vostro gesto e le vostre opere potranno generare altro bene».
Di «iniziativa veramente speciale, in cui l’altre incontra la sanità e quindi la salute di tutti noi, attraverso il protagonismo civico e il volontariato» ha parlato il sindaco Luca Vecchi. <In una realtà che quotidianamente rivela i suoi tratti disumani, emerge con forza il contrasto positivo della solidarietà del prendersi cura e del donare». «Poi succede che un giorno – ha aggiunto guardando Corradini – qualcuno arriva nel tuo ufficio e dice: ho un’idea… E in tutto questo c’è qualcosa di molto autentico reggiano: il saper immaginare cose non scontate e realizzarle con pazienza e testardaggine, sino al successo. Un grazie di di cuore profondo e davvero sentito agli artisti che hanno reso possibile tutto questo».ù
Lo spazio mostre di vicolo trivelli, dove saranno esposte sino a fine marzo le opere dei 47 artisti reggiani per Apro
Sassatelli ha spiegato la rilevanza del progetto pancreas, finalizzato alla prevenzione, al miglioramento delle diagnosi e dell’efficacia delle cure di un tumore «che ogni anno colpisce 350 reggiani, con una sopravvivenza a cinque anni inferiore al 10%». Il presidente di Apro Fornaciari ha ringraziato gli artisti, i sostenitori e i volontari «che sono tanti, rappresentano una specificità della nostra città e del nostro ospedale, e che dovranno esser sempre di più per realizzare progetti importanti per tutti». Appuntamento ora allo spazio mostre di vicolo Trivelli 4, con questi orari di apertura: martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 10 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19.