23/1/2019 – E’ andata deserta anche la seconda asta per la vendita dei padiglioni di Fiere di Reggio in fallimento. Dopo la prima seduta dell’asta pubblica senza esito il 18 dicembre scorso, alla nuova convocazione dei potenziali acquirenti disposta dal commissario giudiziale Tiziana Volta, questa mattina in Tribunale non si è presentato nessuno. Sono in tutto quattro le sedute dell’asta che possono essere indette e l’impressione è che gli interessati si faranno avanti solo all’ultimo momento per spuntare il prezzo più basso possibile.
La base d’asta era già stata ribassata a dicembre del 20%, scendendo da 13,2 a 10,5 milioni. Oggi un ulteriore calo del 13%, che porta il valore degli immobili a circa 9,1 milioni, cifra molto lontana dalla perizia che stimava in 22 milioni i cespiti del complesso di via Filangieri. C’è chi si interroga sull’assenza di Terminal One, la cordata imprenditoriale che gestisce le Fiere e che aveva sollecitato più volte l’indizione dell’asta. Ma l’assenza si spiega col fatto che Terminal One aveva giudicato improponibile, sin dal primo momento, una base d’asta superiore agli otto-dieci milioni. E il fondo italo vietnamita che si era fatto avanti un anno fa, aveva offerto solo sei milioni di euro: proposta allora respinta dal comitato dei creditori. Nondimeno, è chiaro che più si abbassa il prezzo più aumenta la platea dei possibili investitori, interessati soprattutto a contendersi le cubature edificabili.