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Radiato dall’Ordine dei medici l’assessore regionale Venturi
Aveva chiuso il punto nascite del S. Anna di Castelnovo Monti

1/12/2018 – L’Ordine dei medici di Bologna ha radiato l’assessore alla Sanità della Regione Emilia-Romagna Sergio Venturi. La decisione è stata presa nella tarda serata di ieri.  L’assessore era entrato nel mirino dell’Ordine professionale a seguito di una Delibera del 2016 che aveva introdotto una forte riorganizzazione del personale sanitario sulle ambulanze, che consentiva fra l’altro la presenza a bordo delle ambulanze dei soli infermieri specializzati, senza i medici.

La radiazione dunque non riguarda motivi strettamente professionali, ma l’attività legittimamente svolta da Venturi in qualità di amministratore politico, che , comunque discutibile,  non può essere sindacata da alcun ordine professionale. L’assessore dunque è stato punito per motivi, per così dire, di opinione, e avrà gioco facile nel chiedere in appello l’annullamento del provvedimento disciplinare.

Sergio Venturi

“È una decisione inconcepibile – ha commentato Venturi, presente davanti alla commissione – non tanto per me, ma perché manca di rispetto alla Giunta dell’Emilia-Romagna, istituzione che rappresento e di cui, di fatto, viene bocciata in maniera politica una delibera”. Venturi ha ricevuto la solidarietà del presidente della Regione Bonaccini, che in una lunga dichiarazione parla di “decisione molto grave e inaudita”.

Era stato lo stesso Venturi, a metà ottobre, ad annunciare di essere oggetto di un procedimento disciplinare per la delibera di due anni fa sulle competenze di infermieri e medici sulle ambulanze che consentiva la presenza a bordo dei soli infermieri specializzati, senza i medici.

Fu comunque una decisione contestata per molteplici ragioni, una delle tante che hanno portato a definire Venturi come il peggior assessore della giunta regionale Bonaccini (che nel complesso brilla comunque per una mediocrità da antologia).

Venturi è responsabile della chiusura dei punti nascite degli ospedali della montagna, primo fra tutti quello dell’ospedale Sant’Anna di Castelnovo Monti: una decisione che costringe le partorienti sotto doglie a trasferimenti anche di un’ora verso gli ospedali della pianura, e costituisce un danno di enormi proporzioni, ad esempio, per il sistema dei servizi territoriali del reggiano. E ora  è nella bufera per il ritardo con cui è stata affrontata la crisi delle infezioni ospedaliere da batterio Chimera, con due morti accertate a seguito di  interventi cardiochirurgici al Salus Hospital di Reggio Emilia.

A questo punto, per  il consigliere regionale della Lega Nord Gabriele Del Monte, a Venturi non restano che le dimissioni da assessore.

“Più di una volta abbiamo messo in guardia la Giunta regionale circa l’inopportunità di uno scontro tra Istituzioni e medici – dichiara Delmonte – così come è da sempre risultato inopportuno creare una contrapposizione così dura tra medici e infermieri, che per il bene del Servizio sanitario regionale avrebbero dovuto, invece, lavorare serenamente in sinergia.

Gabriele Delmonte

Gli esempi, anche sul nostro territorio si sprecano: dall’affaire della chiusura del punto nascite a Castelnovo Monti alla malagestione delle morti connesse al batterio Killeri (Mycobacterium chimaera ndr)avvenute la scorsa estate presso un nosocomio reggiano. In altre parole: l’incapacità di dialogare della Giunta Regionale invece non ha fatto altro che esasperare il dibattito ed oggi ne raccogliamo i frutti con questo epilogo paradossale, vale a dire la radiazione dall’Ordine dei Medici”.

“Quello della gestione delle emergenze è un tema particolarmente delicato che rischiava di esplodere già da tempo, ma che tutti hanno ignorato fino ad oggi. Basti pensare alle tante lacune nel settore che spesso hanno portato allo scontro tra medici e infermieri, vittime di un sistema confusionario, dove i mezzi e gli operatori sanitari scarseggiano non garantendo in molti casi gli standard dettati dalle normative” sottolinea ancora  il consigliere del Carroccio.

“E’ proprio cercando di mettere delle pezze tramite protocolli non sempre condivisi dalle categorie professionali coinvolte, che si creano queste lotte intestine, che non fanno bene al Servizio Sanitario Regionale e di conseguenza a tutti i cittadini. Per di più, la radiazione di Venturi assume anche un secondo significato: rappresenta infatti l’ennesimo fallimento di questa Giunta Regionale, incapace di confrontarsi con chiunque, in primis con il mondo della sanità. Vien da sé che, sotto il profilo dell’opportunità politica e per il buon nome della Regione Emilia-Romagna, ora l’assessore Venturi deve fare un passo indietro e dimettersi” .

“Ma attenzione – conclude Delmonte – le ragioni che hanno portato alla radiazione di Venturi sono soltanto la punta di un iceberg e, come Lega, siamo intenzionati a portare in superficie tutte le problematiche che affliggono questo settore, perché in ballo c’è la salute dei cittadini”.

IL GOVERNATORE BONACCINI: UNA DECISIONE GRAVE E INAUDITA 

“Una decisione molto grave e inaudita”, con la quale “un Ordine professionale giudica le scelte di un organo politico come la Giunta regionale”. Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, esprime piena solidarietà all’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, colpito ieri sera dalla massima sanzione prevista al termine di un procedimento disciplinare avviato dal presidente dell’Ordine dei medici di Bologna, Giancarlo Pizza  in merito all’atto con cui la Direzione generale dell’assessorato alla Sanità, nel 2016, definì le indicazioni rivolte alle aziende sanitarie sul personale impiegato nell’attività di pronto soccorso.

“Innanzitutto- afferma Bonaccini- voglio dire che Sergio Venturi è, oltre che una brava persona, un ottimo assessore e lo ringrazio per essersi messo al servizio di questa Regione. Per questa ragione deve proseguire nell’importante lavoro che sta facendo”.

Dopodiché, il presidente della Regione si sofferma su tre questioni: “La radiazione è avvenuta da parte dell’Ordine per una violazione al proprio codice deontologico o per comportamenti e scelte come medico di Venturi? No, lo ha fatto processando il suo operato da assessore, per essersi permesso di proporre l’adozione di una delibera amministrativa che poi la Giunta, organo politico collegiale, ha adottato. Si tratta di un provvedimento molto grave, inaudito, a quanto consta senza precedenti nel suo genere, che indirizzandosi formalmente contro una singola persona colpisce in realtà in modo strumentale l’autonomia delle scelte di un organo politico-amministrativo”.

Il governatore Bonaccini con l’assessore alla sanità Venturi

In secondo luogo, “l’operato di un assessore e di una Giunta, in democrazia, è sottoposto al giudizio dei cittadini (o eventualmente della Magistratura, se si registrano illeciti o irregolarità, ma il caso non ha nulla a che fare con questo), non di un Ordine professionale, a cui non compete certo il sindacato sulle scelte di un organo politico. Ho rispetto per tutti gli Ordini e per la loro autonomia ma ne pretendo altrettanta per l’istituzione che pro-tempore governo”.

Inoltre, “sono personalmente convinto che l’assessore Venturi vedrà riconosciute le proprie ragioni in relazione ad una decisione priva, a mio avviso, di qualsiasi basilare fondamento giuridico e potrà quindi ottenere giustizia nelle sedi proprie”. Come “presidente e come Giunta dell’Emilia-Romagna tuteleremo nel contempo, in tutte le sedi e in tutte le forme necessarie, la nostra autonomia e la nostra immagine, insieme a quella del Servizio sanitario regionale. La sanità dell’Emilia-Romagna non si lascia processare da chi, peraltro, nonostante guidi l’Ordine dei medici di Bologna, ha più volte espresso dubbi sull’obbligo vaccinale e sulla nostra legge regionale che ha aperto la strada a livello nazionale”.

“Nella giornata di oggi- conclude Bonaccini- l’assessore Venturi ha firmato a Palazzo Chigi, a nome di tutte le Regioni italiane, un accordo sulla parte sanitaria della legge di Bilancio all’esame del Parlamento. A dimostrazione della stima di cui gode presso tutti i suoi colleghi in Italia e del prestigio che la Regione Emilia-Romagna ha quando si discute di Sanità”.

5 STELLE: IL PD STA SFASCIANDO IL SISTEMA PUBBLICO IN EMILIA 

 “Sergio Venturi, assessore regionale alla Sanità della Regione Emilia Romagna, in quota PD, è stato radiato dall’Ordine dei medici di Bologna: il merito della motivazione in una delibera regionale del maggio 2016 che conteneva le indicazioni sulle competenze del personale sanitario sulle ambulanze, ovvero consentiva la presenza a bordo dei soli infermieri specializzati, senza i medici.  Venturi  ha acconsentito le ambulanze senza medici. E la risposta dei medici è arrivata. Del resto è lo stesso assessore che ha chiuso tre punti nascite fondamentali in Emilia Romagna quello di Castelnovo né Monti in provincia di Reggio Emilia, quello di Pavullo nel Modenese e quello di Borgo Taro in provincia di Parma”.  lo dichiarano i parlamentari del Movimento 5 Stelle Davide Zanichelli, Stefania Ascari, Maria Laura Mantovani, Gabriele Lanzi, Maria Edera Spadoni Vicepresidente della Camera.
.”Del resto è questa l’approsimazione illogica o che segue altre logiche con la quale il Pd sta sfasciando il servizio sanitario pubblico anche al Nord  dove governa come in Emilia Romagna, rendendolo sempre più dipendente da interessi privati. Un fenomeno che in Emilia Romagna sta dilagando con un netto peggioramento dei servizi” affermano i parlamentari pentastellati.

 

 

 

 

 

 

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