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Partorisce in ambulanza fra Toano e Castellarano: mamma e bambino stanno bene
Ecco com’è andata (secondo l’Ausl)

19/12/2018 – Una mamma residente nel comune di Toano ha partorito in ambulanza, questa mattina a Castellarano, mentre veniva trasportata in ospedale. sul caso, che rilancia la polemica sulla chiusura dei punti nascite negli ospedali di montagna, ha diffuso alcune informazioni la direzione Ausl di Reggio Emilia.

“L’evento ha interessato una donna già nota la  Consultorio di Castelnovo Monti  e censita tra le gravidanze residenti nel distretto montano – scrive l’Ausl –  La donna, a 39 settimane di età gestazionale, era stata presa in carico dall’ambulatorio della gravidanza a rischio dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia per l’espletamento del parto ed aveva già effettuato due accessi nella sede di Reggio Emilia”

“La scorsa notte intorno alle ore 3, al manifestarsi delle contrazioni, la donna ha cercato, invano, di mettersi in contatto col marito, che era al lavoro. Intorno alle 6.00, a travaglio già ampiamente avanzato,  la signora ha chiamato il 112 ed allertato i sanitari. L’automedica è quindi partita immediatamente, e all’arrivo dell’ambulanza la signora è stata presa in carico dal medico e dai sanitari e l’ambulanza, vista l’imminenza del parto, si è diretta verso l’ospedale di Sassuolo, il più vicino e quindi quello raggiungibile più velocemente”.

Alle ore 7.15 a Castellarano però “il parto è avvenuto all’interno dell’ambulanza con piena assistenza medica ed infermieristica, senza problemi di rilievo ed è nato un bambino di peso appropriato con buon adattamento neonatale. Successivamente l’ambulanza ha proseguito alla volta dell’Ospedale di Sassuolo dove la madre ed il neonato, entrambi in ottima salute, sono stati presi in carico dall’équipe ostetrica e pediatrica”.

Si è trattato “di un parto avvenuto in sede extraospedaliera senza rischi particolari e senza complicazioni. Non si è trattato di un parto precipitoso e anche in quel caso non sarebbe mutato il comportamento dei sanitari e l’organizzazione dell’emergenza-urgenza”.

In provincia di Reggio emilia – conclude l’Ausl –  ” i parti avvenuti in sede extraospedaliera non programmati sono stati 7 nel 2015, 7 nel 2016, 6 nel 2017 e 4 nel primo semestre nel 2018″.

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