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Il ministero spulcia le carte, salta la Campogalliano-Sassuolo?
Dall’Orco accusa Delrio: “Fu un suo colpo di mano a governo uscente”
E per la tangenziale di Rubiera rispunta l’ipotesi nord

28/12/2018 – Proprio mentre il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, confida di aprire presto i cantieri della bretella Campogalliano-Sassuolo, la doccia gelata arriva dal sottosegretario ai Trasporti Michele Dell’Orco.

“Riteniamo giusto valutare anche l’ipotesi zero e abbiamo chiesto ai tecnici e giuristi di calcolare le previste penali in caso di recesso o se sia possibile ridiscuterle”, scrive il sottosegretario M5s in una nota firmata insieme al senatore dei 5 stelle Gabriele Lanzi. “Vogliamo essere onesti intellettualmente con i cittadini- afferma Dell’Orco- sia quelli favorevoli all’opera che quelli contrari. Analizzando le carte, sollecitati dal senatore Gabriele Lanzi, abbiamo trovato una situazione già definita all’ultimo minuto utile dal precedente Governo con il colpo di mano finale del ministro uscente Graziano Delrio, ma sono ancora allo studio ipotesi di revisione progettuale e un’analisi del caso di recesso”. “Per quanto riguarda infine ipotesi di revisione progettuale- informa ancora Dell’Orco- si sta tra le altre cose valutando la possibilita’ di spostare il tracciato della tangenziale di Rubiera a nord della via Emilia e mettere a confronto due ipotesi. Su questo vogliamo aprire un tavolo di confronto con il sindaco di Rubiera e con il Comune di Reggio Emilia con un incontro che vogliamo fissare quanto prima presso il Comune di Rubiera”.

Graziano Delrio,  quand’era ministro,  e Matteo Renzi

Immediata la replica di Graziano Delrio, ex ministro ai Trasporti oggi capogruppo Pd alla Camera. “Apprendo con piacere che il sottosegretario Dell’Orco dopo sei mesi di permanenza al ministero delle Infrastrutture si e’ finalmente accorto che esistono gli atti gia’ registrati alla Corte dei conti che permettono l’avvio della Campogalliano Sassuolo. Questa e’ una notizia visto che lo stesso sottosegretario fino a poche settimane fa diceva che non vi erano atti completi e che tutto era per aria”. Pare di capire poi, prosegue Delrio, “che il sottosegretario sia convinto che sia stato fatto un colpo di mano all’ultimo momento, quasi in segreto. Devo rivelare al sottosegretario che atti di questo tipo richiedono mesi e mesi di lavoro e che vengono completati di solito con la ‘complicità’ della Corte dei Conti oltre che di Cipe, ministero dell’Economia e altri soggetti pubblici. Se al ministero producessero una sola decisione sulle infrastrutture almeno nei prossimi mesi, visto che per ora hanno bloccato tutto, se ne renderebbe conto”. Quanto al progetto a nord per la tangenziale di Rubiera, e’ ” l’idea e’ gia’ stata studiata dagli enti locali negli anni passati diverse volte e con esito negativo dallo smog”.

Critico anche il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi. “Se un Governo convoca un tavolo e’ chiaro che ci si siede. Ma sommessamente sottolineo un fatto: dalle parole della maggioranza e del Governo sembra emergere che la tangenziale di Rubiera si ridiscute. Se questo e’ il punto allora bisogna dire con chiarezza che fermando l’iter si lascia l’abitato di Rubiera in preda al traffico per tanti, tanti anni ancora”, scrive Vecchi in una nota. “Cio’ che ci interessa sono prioritariamente alcune cose. Ci interessa risolvere il problema del traffico sulla via Emilia, liberando i centri abitati di Rubiera, Bagno e Masone. In particolare, da sempre, nel confronto con tutti gli attori competenti, abbiamo posto il tema dell’abitato di Bagno e la necessita’ di evitare scelte che pregiudichino l’unitarieta’ della frazione. Ci interessa il tracciato piu’ sostenibile e di minore impatto”. “Ma ci interessa sopratutto- sottolinea il sindaco Pd- non fermare iter amministrativi lunghi e complessi, rendendoci responsabili di una azione meramente dilatoria e dunque incapace di risolvere i problemi”. La Sassuolo-Campogalliano, afferma Vecchi, “e’ una infrastruttura strategica e naturalmente ci aspettiamo che l’opera risolva i problemi del traffico delle frazioni reggiane. Non si affrontano e non si risolvono problemi complessi e la prima cosa e’ mettere in discussione quanto fatto dal governo precedente. Non vorremmo succedesse una cosa simile al piano periferie. La continuita’ in questi casi e’ un atto di responsabilita’ per chiudere opere e non fermare il paese. Con la cultura del no a tutto non si va lontano”.

Sulla Campogalliano-Sassuolo,  insistono con le accuse all’ex ministro Graziano Delrio anche la vicepresidente della Camera Maria Edera Spadoni e la capogruppo M5S aReggio emilia Alessandra Guatteri.

“Delrio ammette il vergognoso colpo di mano effettuato in data 24 maggio 2018 quando lui oramai era fuori dalla porta come ministro e Conte iniziava le consultazioni per il nuovo governo che si sarebbe insediato la settimana seguente”, affermano in una nota congiunta Spadoni e Guatteri . “Se era cosi’ sicuro della sostenibilita’ economica del progetto della Campogalliano-Sassuolo poteva lasciare al nuovo governo ogni valutazione conclusiva?  Quanto al sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, lo rassicuriamo. Siamo persone di buonsenso e vogliamo approvare il miglior progetto che liberi Rubiera e l’intera via Emilia dal traffico pesante.
Perche’ ci dovremmo fidare a scatola chiusa di chi si dice ‘competente’ ed ha avallato in passato progetti fallimentari come il Park Vittoria, le convenzioni pluriennali al principe Lodetti Alliata o altri project financing affidati a cooperative oggi in fortissima crisi se non già in procedura concorsuale?”.
“Ricordiamo a Delrio e Vecchi- proseguono Spadoni e Guatteri- che mentono quando dicono che siamo il governo del ‘No’ che ministro del Movimento 5 Stelle Danilo Toninelli ha confermato finanziamenti per tangenziale nord di Reggio, aumentato stanziamenti portati a 250 milioni di euro per la manutenzione ed il mantenimento dei ponti sul Po, confermato investimenti per milioni di euro per trasporti ferroviari anche in Emilia Romagna, e su Reggio Emilia ha gia’ stanziato la scorsa settimana oltre 780.000 euro per i prossimi tre anni per messa la sicurezza edifici pubblici in primis gli edifici scolastici”.

(FONTE: AGENZIA DIRE)

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