Favore-scandalo al Grana Padano
I 5 Stelle: “Sindaci difendete il Reggiano”
Ma il Pd blocca la discussione in Sala Tricolore
17/12/2018 – Caso Lisozima: lo scandaloso favore concesso al Grana Padano col decreto Lorenzin di maggio si è trasformato in una bufera politica. I 5 Stelle, dopo l’annuncio dell’interrogazione al governo dei deputati Davide Zanichelli e Paolo Parentela, chiedono ai sindaci del reggiano di schierarsi in difesa del Parmigiano Reggiano (danneggiato numero 1 dal decreto Lorenzin) e dei consumatori. Un appello in questo senso era stato lanciato domenica, sulle Gazzetta di Parma, dal sindaco di Berceto Luigi Lucchi, che ha incaricato un legale di affiancare il consorzio del Parmigiano Reggiano nel ricorso al Tar del Lazio contro il ministero e il Grana Padano.
Oggi il Movimento 5 stelle chiede ai Comuni reggiani “di schierarsi con una serie di ordini del giorno e mozioni per impegnare i sindaci, documenti che verranno presentati a Reggio Emilia, Cavriago, Montecchio, Albinea, Castelnuovo nè Monti e in tutti gli altri Comuni della provincia”. Lo hanno annunciato la capogruppo in Sala del Tricolore Alessandra Guatteri con Massimiliano Genitoni, Natascia Cersosimo, Gabriella Blancato consiglieri di Castelnovo Monti , Cavriago e Vezzano sul Crostolo.

La consigliera 5 Stelle Alessandra Guatteri al bosco-parco Dario Fo
Ma giù una prima risposta (negativa) è arrivata subito dal Pd, che in consiglio comunale a Reggio ha negato l’ammissibilità di un ordine del giorno urgente dei 5 Stelle. “Lo presenteremo come mozione che sarà discussa quanto prima – ha dichiarato Guatteri – Evidentemente tutelare il ‘Re dei Formaggi’ rispetto a logiche commerciali che non tutelano il prodotto reggiano per eccellenza non è urgente”.
Del resto l’atteggiamento del Pd reggiano va di pari passo con quello delle associazioni professionali, comprese le centrali cooperative che costituiscono oltre il 50% della platea del parmigiano reggiano, che continuano incredibilmente a tacere nonostante mesi di denunce da parte di Reggio Report e del settimanale La Voce di Reggio, a dimostrazione che i conflitti d’interesse – anche in piena zona di produzione del Re dei formaggi – si sprecano.

Una confezione di Lisozima, conservante battericida essenziale per la stagionatura del Grana Padano
Veniamo dunque ai consiglieri pentastellati: il decreto Lorenzin – ricordano – “fa sparire dall’etichetta del Grana Padano l’utilizzo di un conservante quale il “lisozima”, non più considerato conservante ma semplicemente coadiuvante tecnologico”.
Ma “una delle principali differenze tra il Parmigiano Reggiano ed il Grana Padano riguarda l’alimentazione delle bovine da latte: infatti per il Grana Padano DOP, oltre a foraggi freschi o affienati, è possibile l’impiego di foraggi insilati (principalmente insilato di mais, anche OGM).
L’utilizzo di insilati rende necessario l’impiego in lavorazione del lisozima (ammesso per un massimo di 2,5 grammi per 100 chili di latte), mentre per il Parmigiano Reggiano DOP l’utilizzo di insilati è espressamente vietato ed è dunque escluso l’utilizzo del lisozima nella sua lavorazione”, spiegano i consiglieri comunali pentastellati.
“Per questo motivo desta grande preoccupazione tra gli operatori del settore questo cambio normativo, che potrebbe svantaggiare il nostro prodotto per eccellenza al cospetto di un prodotto con costi di produzione inferiori, senza che i consumatori comprendano a pieno le differenze del processo produttivo così come delle conseguenti differenze di costi”.

Produzione del Grana Padano
“Il nostro intento è quello di portare la discussione nelle sedi istituzionali che amministrano il nostro territorio – aggiungono – schierando i sindaci ed i Comuni che hanno l’obbligo di tutelarlo in ogni modo possibile intraprendendo qualsivoglia iniziativa per opporsi alla decisione di declassare il lisozima a coadiuvante tecnologico nella produzione del Grana Padano DOP. Una operazione che danneggia un prodotto di qualità come il Parmigiano Reggiano: i sindaci reggiani si schierino come ha fatto il primo cittadino di Berceto” concludono i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle.
Evidentemente tutelare il ‘Re dei Formaggi’ rispetto a logiche commerciali che non tutelano il prodotto reggiano per eccellenza non è urgente”.
Guido
18/12/2018 alle 10:15
Penso che ogni sindaco debba fare la sua parte, a tutela del parmigiano reggiano un prodotto unico al mondo, questo nel’ interesse di tutta la filiera produttiva, e anche nella tutela della salute, ma come al solito vedremo una cieca obbedienza agli ordini di scuderia! Che peccato!!!!!
janvier
18/12/2018 alle 11:58
Almeno su un tema di così grande interesse per il territorio reggiano non si può trovare un accordo per una giusta battaglia comune ? O invece si attende l’ok dall’alto ? E’ una vergogna e dimostra quanto i nostri amministratori siano legati agli ordini di scuderia più che agli interessi dei propri cittadini ed anche elettori.