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Canile-lager di Castelnovo Sotto: ordinanza del sindaco e denuncia alla Procura di Stella Borghi
Il testo completo dell’esposto

Un cane in brutte condizioni nella struttura di Castelnovo Sotto

– La vicenda del canile lager di via San Martino a Castelnovo Sotto gestito dalla srl  agricola “Madonna della Guadalupe” è arrivata sul tavolo della Procura della Repubblica di Reggio Emilia con un esposto-denuncia presentato dall’avvocato Stefano Giovannini per conto dell’associazione Amici della Terra e firmato dalla presidente Stella
Borghi, storica esponente del movimento animalista.

L’esposto, depositato ieri 3 dicembre, segue di poche ore l’ordinanza emessa dal sindaco di Castelnovo Sotto Francesco Monica, che ordina  ai gestori del canile di  mettersi in regola entro 30 giorni e nel frattempo fra divieto di portare altri cani nella struttura “sino a a quando non siano state osservate tutte le prescrizioni citate”.

Le fotografie e la denuncia di Stella Borghi documentano una situazione drammatica dal punto di vista igienico e anche sanitario (a quanto pare il canile è infestato dai topi, come documenta la foto di un grosso ratto morto in un contenitore per l’acqua) e non fa meraviglia che molto cani siano morti durante la detenzione della struttura abilitata ad ospitare sino a 396 animali, più eventuali cuccioli.

“alcuni cani, come si evince dalle foto e dai video – si legge nell’esposto sono stati palesemente non curati”: le immagini raccapriccianti documentano fra l’altro un pastore maremmano “lasciato morire per incuria”, “un pastore tedesco in box” e il lavaggio di un cane “pesantemente infestato da pulci con emorragie cutanee”.

Inoltre “I volontari del comune di Palagano hanno ritirato il 28 ottobre gli ultimi due cani, dei 32 ospitati presso la Madonna della Guadalupe: “considerato che altri due cani del comune di Palagano erano stati adottati in precedenza, gli altri 28 risulterebbero deceduti per circostanze, allo stato, sconosciute”.

Secondo l’esposto, nella struttura lavora un solo addetto che deve provvedere alla pulizia dei box, all’alimentazione e al cambio acqua, alla cura e allo sgambamento dei 227 cani presenti; inoltre nella check list del novembre 2017, il veterinario pubblico aveva lamentato numerose carenze sanitarie e strutturali, compreso mancate cure, e mancato prelievo per la leishmaniosi.

E veniamo all’ordinanza del sindaco di Castelnovo Sotto, secondo il quale l’ispezione del servizio sanitario compiuta il 5 novembre “non ha dato esiti del tutto soddisfacenti”.

In quindici punti, l’ordinanza impone fra l’altro,  entro 30 giorni, di predisporre dodici gabbie di degenza anche per cani di media e grandi taglia, sistemare la pavimentazione del canile sanitario, ripristinare la pareti divisorie e le canalette di scolo senza griglie di sicurezza e smaltire le deiezioni di ratti, di “applicare correttamente il piano di derattizzazione”, sistemare la pavimentazione usurata dei box, “effettuare la registrazione corretta delle schede sanitarie attraverso l’indicazione delle date relative alle vaccinazioni”,  e inoltre mettere a disposizione del comune di Castelnovo Sotto le convenzioni in essere con i Comuni di provenienza dei cani.

Perchè , questo il punto, la società agricola Madonna della Guadalupe “parrebbe avere convenzioni con moltissimi comuni italiani sparsi su tutto il territorio nazionale”, in particolare Monterotondo, Varazze, roccapriora, volterra, Collesalvetti, Imperia, Martellago, Ispica, Ragusa, Castellaneta, Formigine, Palagano di Modena, Prignano sul Secchia,Frassinoro, Pontinvrea, sette comuni dell’Unione appennino reggiano, Ferrara e persino Sicuracusa e Palermo.

Insomma, un canile in un grosso giro grazie alla fama di “struttura all’avanguardia” che si era fatta un paio di anni fa, ospitando 120 cuccioli di un maxisequestro operato in provincia di venezia.

L’ESPOSTO ALLA PROCURA DEGLI AMICI DELLA TERRA

ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI REGGIO EMILIA

L’Associazione Amici della Terra, Club di Reggio Emilia, con sede in Via Beviera n. 28, Bagnolo in Piano (RE), Tel.0522-953163, Fax 0522-953163 in persona della Presidente Sig.ra Stella Borghi, nata a Firenze il 9 settembre 1942,C.F. BRGSLL42R49D612D, con residenza in Via Beviera n. 28/A in Bagnolo in Piano (RE), associazione affiliata all’associazione Amici della Terra Onlus, con sede in via Ippolito Nievo n.62, Roma,C.F.80425370584, associazione riconosciuta ex art. 13 L. 389/86 quale associazione ambientalista con Decreto Ministero dell’Ambiente in data 20 febbraio 1987, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 48 del 27 febbraio 1987

ESPONE QUANTO SEGUE

Negli ultimi mesi diversi animalisti e due associazioni di volontariato animalista hanno invitato l’esponente ad occuparsi del Canile Madonna della Guadalupe sito in Castelnovo di Sotto (RE) via S. Martino, che parrebbe avere convenzioni con moltissimi comuni italiani, sparsi su tutto il territorio nazionale, e che parrebbe non rispettare le normative nazionali e regionali in materia di tutela degli animali d’affezione.

Questi comuni, nel dettaglio sarebbero: Monterotondo, Varazze, Roccapriora, Volterrra, Collesalvetti, Imperia, Martellago, Ispica, Ragusa, Castellaneta, Formigine, Palagano, Prignano sulla Secchia, Frassinoro, Pontinvrea, Siracusa, Palermo, Ferrara e sette comuni dell’Unione dell’Appennino Reggiano.

Secondo le informazioni, pervenute, sarebbero ricoverati, nella struttura di cui sopra, di centinaia di cani, alcuni provenienti da sequestri (Martellago, Imperia), tenuti in condizioni non compatibili con le normative vigenti.

Alcuni cani come si evince dalle foto e video allegati sono stati palesemente non curati né accuditi (n. 3 cane con dermatite causata da pulci; n. 4-9 Maremmano lasciato morire per incuria, pastore tedesco morto in box foto 10; lavaggio cane pesantemente infestato da pulci con emorragie cutanee foto n. 11 e 12). (allegato 1)

In primo luogo, occorre rappresentare come la Circolare regionale e la Deliberazione della giunta regionale, relative ai requisiti funzionali e strutturali dei canili (circolare 7 del 20 aprile 1999 e Deliberazione della giunta regionale 2 aprile 2013, n. 353), pongono a duecento il numero massimo di animali ricoverabili nella struttura (Allegati 2 e 3 art 3).

Nonostante ciò, il Servizio Veterinario dell’ASL, competente per territorio, ha richiesto e ottenuto dal Comune di Castenovo di Sotto (RE) l’autorizzazione per alloggiare un massimo di 396 cani più eventuali cuccioli. (Allegato n. 4).

Il numero dei cani presenti, superiore a quanto indicato nei due atti della Regione Emilia-Romagna, viene documentato anche nella checklist del Servizio Veterinario del 23 novembre 2017.

ove si evidenzia, altresì, che vi è un solo addetto per la pulizia dei box, per l’alimentazione e cambio acqua giornaliera, cura e sgambamento dei 227 cani presenti nella struttura. (Allegato n. 5)

(A titolo esemplificativo, si fa presente che nel Canile Comunale di Novellara (RE), lavorano tre dipendenti a tempo pieno, uno con contratto part-time, tutti coadiuvati da una ventina di volontari muniti di assicurazione, per un totale di 180 cani).

Il 26 ottobre 2018 sono stati ritirati dai volontari Giorgia e Angelo del Comune di Palagano (MO) gli ultimi due cani (Fresia e Alfredo) dei trentadue cani ospitati presso la Madonna della Guadalupe.

Considerato che due cani del Comune di Palagano (MO) erano stati adottati precedentemente, gli altri 28 risulterebbero deceduti per circostanze, allo stato, sconosciute.

Nella checklist di novembre 2017, l’unica pervenuta all’ente esponente, il veterinario pubblico lamentava anche tutta una serie di carenze sanitarie e strutturali:

  • Mancato rispetto Piano Regionale di Controllo della Leishmaniosi Canina DGRER 240/2015 (Allegato n. 6);

  • Mancata documentazione trattamento ambientale (disinfestazione); (allegato 7)

  • Mancato aggiornamento registro carico scarico; (allegato 5 e 7)

  • Mancato prelievo per la leishmaniosi; (allegato 5 e 7 )

  • Mancate cure; (allegato 7 )

  • Non conformità della struttura ai parametri previsti dalle circolari vigenti in materia di

canili (Allegato n. 5);

  • Mancata cura nella conservazione dei pallets con il mangime; (allegato 5)

  • Raccolta, conservazione e smaltimento animali morti non conforme alla normativa vigente;

(allegato 5)

  • Mancata formazione degli operatori che operano all’interno del canile; (allegato 5)

  • Mancata comunicazione dell’elenco addetti e volontari con rispettivi orari e mansioni.

(allegato 8)

Nella relazione rilasciata dalla veterinaria pubblica in data 26 giugno 2018 si prescrive di “dotare i cani di misure antivettoriali specifiche per la protezione dei flebotomi portatori della Leishmania nel periodo dal 15 maggio 2018 al 15 ottobre 2018”. Si sottolinea che a fine giugno le misure antivettoriale non erano state ancora effettuate. (allegato 9)

È importante appurare quanti siano i volontari, le mansioni e di quale tipo di assicurazione fruiscono.

Come si evince dalla documentazione fotografica allegata (Allegato n.10) le feci delle canalette vengono raccolte in carriola e successivamente in sacchi, ma non si conosce la procedura utilizzata per lo smaltimento delle stesse visto che la struttura non dispone di impianto di depurazione.

I Comuni e le Procure che hanno provveduto al ricovero dei cani al canile Madonna della Guadalupe sito in Castelnovo di Sotto via San Martino, qualificato “canile sanitario” e controllato dal Servizio Veterinario dell’ASL, si attendevano e si attendono legittimamente cure e accudimenti, a norma di legge, allo stato del tutto disattesi.

Tutto ciò premesso, l’esponente

CHIEDE

Che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia Voglia effettuare le verifiche previste per legge circa la corretta vaccinazione, la corretta effettuazione dei trattamenti sanitari, il corretto mantenimento e ricovero negli animali presso il Canile Madonna della Guadalupe sito in Castelnovo di Sotto (RE) procedendo, in caso di violazione delle normative comunali, amministrative, nonché per la violazione dell’art. 544 bis e 544 ter c.p., e di qualsiasi altra fattispecie penale ravvisabile, nei confronti dei soggetti responsabili.

CHIEDE

Che la Signoria Vostra Illustrissima Voglia disporre, in quanto utile e necessaria al fine degli accertamenti di cui sopra:

  1. L’acquisizione di tutti i verbali dei dodici controlli mensili e degli audit annuali effettuati dal Servizio Veterinario dell’ASL come da compito istituzionale a partire dall’anno 2013 (Legge Regionale n. 27 del 7 aprile 2000);

  2. L’acquisizione di convenzione/contratto con veterinario/direttore sanitario;

  3. L’acquisizione delle schede sanitarie cartacee o informatizzate dei cani che sono entrati in canile dal 2013;

  4. L’acquisizione del protocollo sanitario concordato con il Servizio Veterinario dell’ASL dal 2013;

  5. L’acquisizione dei piani di lavoro programmi motivati di sterilizzazioni dei cani presenti nella struttura;

  6. L’acquisizione di copia delle fatture di acquisto di farmaci, sverminanti, antiparassitari per i cani e per gli ambienti e collari “Scalibor” specifici per la prevenzione del contagio della Leishmania in base al Piano Regionale di Controllo della Leishmaniosi Canina DGRER 240/2015;

  7. L’acquisizione di copia della documentazione e delle fatture relative allo smaltimento delle feci degli animali, considerato il cospicuo numero di cani presenti nella struttura.

Con riserva, altresì, d’indicare ulteriori documenti e mezzi istruttori che si renderanno utili per l’accertamento dei fatti esposti.

Chiede di essere informata, ex art. 406 III° comma c.p.p., di ogni eventuale richiesta di proroga delle indagini.

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Una risposta a 1

  1. SUSANNE SEITZ Rispondi

    02/10/2019 alle 13:32

    m’inchino davanti a questo sindaco.
    Susanne Seitz

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