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Petizione popolare contro il biogas-inceneritore di Gavassa. La Lega di Correggio: “Iren lo faccia a Mancasale”

23/11/2018 – Una petizione popolare contro il mega impianto Iren per la produzione di biogas da rifiuti, nell’area di Gavassa tra Reggio Emilia, Correggio e San Martino in Rio. L’iniziativa del comitato Ambiente-Salute di Reggio Emilia -che l’ha annunciata mercoledi’ scorso durante una “pizzata solidale” per dire no al progetto della multiutility-  è stata subito  accolta con favore dalla Lega.

“Sosteniamo con decisione l’iniziativa e ci attiveremo per la raccolta delle firme contro la realizzazione di questo impianto. I cittadini di Correggio potranno ricevere informazioni e firmare la petizione anche presso i banchetti che faremo a dicembre”, dice Riccardo Rovesti, segretario correggese del Carroccio. Che torna a ribadire tutte le perplessita’ sull’impianto (espresse di recente anche da Confcommercio) a partire dal fatto che, per il conferimento dei rifiuti, “è previsto un afflusso di oltre 200 mezzi di trasporto al giorno. E’ logico pensare ad un sensibile aumento del traffico ed ad un conseguente incremento vertiginoso dell’inquinamento ad esso collegato”. Inoltre, “l’impianto, è vero, sarà a carico di Iren ma non si garantisce che la multiutility non si rivalga sui cittadini attraverso l’aumento delle bollette”.

Per la Lega, poi, “la struttura è troppo grande, perchè il suo dimensionamento e’ tarato per accogliere rifiuti da tre province, Reggio, Parma e Piacenza” e “si parla di un costo attorno ai 54 milioni, esageratamente sproporzionato rispetto alle medie di costo di impianti simili presenti sul nostro territorio”.

Anche per la Lega, dunque, “come proposto dai comitati l’alternativa migliore è la realizzazione di un impianto più piccolo di sola digestione aerobica da situare nell’area produttiva ecologicamente attrezzata (Apea) di Mancasale, che possiede già la predisposizione ambientale e territoriale per un simile impianto”. Chiedendo quindi ai Comuni interessati di bloccare l’iter di realizzazione dell’opera, Rovesti conclude: “Le alternative al mega impianto di Gavassa ci sono. Da parte nostra vigileremo e ,come sempre, siamo pronti a dare battaglia nell’interesse dei cittadini”.

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Una risposta a 1

  1. Mauro Pernarella Rispondi

    25/11/2018 alle 11:34

    La raccolta firme non è opera o creazione della Lega ma del Comitato di cittadini. Se la Lega può aiutare le firme ben venga. Ma nel titolo passa un concetto sbagliato.

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