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In Compagno Mitra nomi e foto di cento killer partigiani di Reggio
“Trent’anni dopo il Chi Sa Parli finalmente si compie”

5/11/2018 – Difficilmente la presentazione di un libro è stata più attesa e al tempo stesso osteggiata come Compagno Mitra-Saggio storico sulle atrocità partigiane di Gianfranco Stella, che viene presentato sabato 10 novembre alle ore 18, all’Albergo delle Notarie (via Palazzolo, da piazza Prampolini)   a Reggio Emilia. Il neo Pci e sinistra Italiana hanno reagito rabbiosamente annunciando un presidio “caldo” e soprattutto, con un notevole senso della democrazia,  la marchiatura degli spazi privati che danno spazio alla destra (per definizione “fascista”), al revisionismo storico e a incontri che naturalmente non piacciono alla sinistra.

Con Gianfranco Stella, alle Notarie,  interverrano Luca Tadolini, avvocato e storico,  del Centro Studi Italia, la giornalista Federica Prati, il cavalier Ivaldo Casali ed il collaboratore di Stella, Stefano Pierucci.

Perchè Compagno Mitra suscita questa reazione virulenta, paragonabile all’infame assalto a Pansa, nel 2006, nella sala dell’hotel Astoria dove veniva presentata “La grande bugia” ?

La locandina di presentazione di Compagno Mitra

Questo  saggio dedica alla provincia di Reggio Emilia un corposo approfondimento: per la prima volta dal “Chi sa parli” dell’onorevole Otello Montanari, scomparso di recente,  vengono indicati con nome e cognome i protagonisti delle stragi che insanguinarono il Triangolo della Morte.

“Un passaggio – sottolinea il centro Studi Italia in una nota – che definisce quasi trent’anni di ricerche sulla Guerra 1943-1945, su uno  scontro che lasciò sul terreno ben oltre duemila morti, prevalentemente uccisi non in battaglia, ma in rappresaglie ed esecuzioni compiute da tutte le parti in lotta. Con la vittoria angloamericana la fazione stalinista mise in atto una serie di eccidi che continuarono per oltre un anno dalla conclusione delle ostilità, sottolinea il centro Studi Italia, che aggiunge:  “Dal dopoguerra ad oggi il Partito Comunista ed i suoi eredi hanno sempre cercato di impedire la memoria e la storia delle violenze dei partigiani stalinisti, nonostante la grande importanza che invece veniva e viene posta nella celebrazione dei crimini nazifascisti.

Il potere comunista non riuscì mai, però, a tacitare quello che divenne un vero e proprio dissenso al tentativo di nascondere i crimini stalinisti nel reggiano.

Il primo a denunciarli fu un partigiano cattolico, Giorgio Morelli, al quale i sicari comunisti spararono. Ma altri seguirono, anche se spesso isolati, come Don Pignagnoli, a tanti altri Reggiani, parenti delle vittime, esponenti della destra reggiana anticomunista certamente, ma anche cattolici liberali e socialisti, che impedirono che vincesse l’ordine del silenzio.

Con il libro di Gianfranco Stella cade l’ultimo tabù:  i nomi e cognomi dei partigiani comunisti e stalinisti che avevano compiuto le stragi – aggiunge il Centro Studi Italia di Tadolini –  Il potere comunista aveva difeso questo anonimato in ogni modo e con ogni scusa: la più nota giustificazione era che si trattasse di “schegge impazzite”, combattenti sfuggiti al controllo dei comandi della guerriglia comunista. Non era vero, ma viene ripetuto anche in questi giorni da chi ancora difende acriticamente queste formazioni staliniste.

Gianfranco Stella e Luca Tadolini di fronte al circolo La Terra dei Padri dato alle fiamme

Lo storico Gianfranco Stella definitivamente chiude con Compagno Mitra un lungo percorso di ricostruzione del conflitto civile. In Compagno Mitra sono stampati oltre 100 nomi di partigiani reggiani autori delle violenze del Triangolo della Morte, un elenco corredato da molte foto.

“Chi sa parli!” aveva gridato nel 1990 il comunista Otello Montanari, sfidando ira dell’Anpi e del suo partito. E’ stato necessario un grande sforzo ed il superamento di tanti ostacoli, ma nel 2018 possiamo dire che chi sapeva finalmente ha parlato”.

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16 risposte a In Compagno Mitra nomi e foto di cento killer partigiani di Reggio
“Trent’anni dopo il Chi Sa Parli finalmente si compie”

  1. LiberaMente Rispondi

    06/11/2018 alle 09:32

    Imperdibile questo testo. Come del resto molti di quelli di Pansa.
    I comunistardi arrichiti e coi capitali all’estero.. conoscono bene soltanto la differenza tra PANZA e Pansa..
    La ‘l’oro’ panza sta sempre al calduccio, tra copertine di cachemire e scritti ipocriti che inneggiano alla distruzione della borgesia, mentre ‘l’oro’ si sa ..preferiscono ancora lordarsi del nulla e ingrassarsi nel poco che rappresentano. Fanno pena ma anche orrore.
    Bravo Stella e bravo Tado.
    ..

  2. Moreno Gianciotta Rispondi

    13/11/2018 alle 14:34

    a distanza di 70 anni ancora tremano come foglie ad ascoltare i racconti altrui, i komunisti sono peggio dei nazisti perchè quantomeno costoro quanto meno hanno pagato ed espiato per i loro errori, i compagni girano allegri per il pianeta (vedi il turista brasiliano Cesare Battisti). Si rileggessero titoli e articoli dell’unità dell’immediato dopoguerra.

  3. Gianni Paderni Rispondi

    15/11/2018 alle 22:36

    Il lavoro dello storico si basa su un metodo scientifico, per quanto ne so i celebratissimi lavori di Pansa non hanno neppure un grammo di patente storica. Questo ennesimo e già celebrato “capolavoro” mi sa che segua a ruota i suoi predecessori,fuori dal metodo storico ci ritroveremo con i soliti pettegolezzi presi qua e là, un bel cocktail con un decimo di verità e nove decimi di fumo spacciati per assiomi. Se piace…..

  4. Felice Abbondante Rispondi

    17/11/2018 alle 12:23

    Non si trova in libreria vorrei comprarlo

    • Danilo Rispondi

      21/02/2019 alle 16:01

      Libreria reggio Emilia vicino piazza pendolino
      Sono qui ma e chiusa ..e non c’e orario fuori

  5. romano domenico Rispondi

    25/11/2018 alle 22:31

    gli italiani per indole sono un popolo di individualisti un popolo di ingrati irresponsabili che scaricano sempre le colpe ad’altri non mi sorprendo se anno fatto di garibaldi un eroe mentre era un pericoloso mercenario che a distrutto il sud italia i partigiani i nazisti i comunisti si battevano per le stesse ideologie el fine di trarne interessi di tipo istituzionale economico mussolini un altruista che amava gli italiani e stato bolalto come uno dei peggiori nemici del popolo e della nazione

  6. Evaristo Rispondi

    03/12/2018 alle 08:01

    Trovare il libro è praticamente impossibile,eccola la democrazia stalicomunista. Mi rivolgo ai giovani fate attenzione,fate attenzione! Il diavolo per fregarvi meglio,per indirizzare le vostre menti ai traveste,a voi non rimarrà nulla di piacevole e se un giorno ve ne renderete conto nasconderete a chiunque,anche a voi stessi,di avere aiutato il demonio che non voleva il bene del popolo ma la loro distruzione.

  7. Evaristo Rispondi

    03/12/2018 alle 08:03

    Provato ovunque,Trovare il libro è praticamente impossibile,eccola la democrazia stalicomunista. Mi rivolgo ai giovani fate attenzione,fate attenzione! Il diavolo per fregarvi meglio,per indirizzare le vostre menti ai traveste,a voi non rimarrà nulla di piacevole e se un giorno ve ne renderete conto nasconderete a chiunque,anche a voi stessi,di avere aiutato il demonio che non voleva il bene del popolo ma la loro distruzione.

  8. Alice Rispondi

    20/12/2018 alle 15:54

    Quanto fango su alcuni nomi che non hanno nulla a che fare con i fatti narrati. Persone già assolte.
    Un tentativo di vendere e guadagnare basato su pettegolezzi. Se lo scrittore si fosse preso la briga di documentarsi prima di scrivere alcuni nomi di persone estranee ai fatti. Prima di descriverlo come killer, forse meriterebbe il nome di storico.
    I fatti vanno documentati.
    In un anno verrà tutto a galla. Il bluff.
    Quindi farà una riedizione con i nomi giusti?
    Prego studiare bene e documentarsi prima di scrivere.
    I colpevoli meritano di essere citati
    I non colpevoli le scuse
    W la verità.

    • Doriano Doriano Rispondi

      08/05/2019 alle 06:37

      Alice svegliati! Di processi pilotati ne sono zeppi gli archivi dei tribunali italiani!

  9. Giuseppe Rispondi

    09/01/2019 alle 20:35

    Narratori in cerca di gloria fascista,hanno volutamente aspettato che i volontari per la libertà, causa l’età fossero estinti,non calcolando che proprio al loro sacrificio ,liberando la patria dal giogo fascista permettono a voi falsoni di dire quello che volete.n.b. a quando il nome degli efferati assassini fascisti?

  10. Giuseppe Rispondi

    09/01/2019 alle 21:38

    Siamo di fronte all’ennesimo rigurgito fascista atto a delegittimare chi ha combattuto per la nostra libertà e di tutto il paese,coloro che erano stati condannati dal cln andavano giustiziati erano assassini torturatori ,non certo brave persone quali vengono presentati nel libro,ora grazie anche alla libertà che ci hanno regalato i nostri eroi c’è
    La vostra di scrivere :oppure riscrivere la storia che più vi piace e che vi fa guadagnare.
    Saluti.

    • Massimiliano Rispondi

      12/01/2019 alle 18:04

      ahahahahaha ti brucia il culito, vero? ahahahahah

  11. navajo Rispondi

    17/01/2019 alle 13:08

    Anche la vicenda Moranino è un falso? Anche la strage di Porzus e l’assassinio del seminarista Rolando Rivi?

  12. RUGGERO GIGLIOTTI Rispondi

    15/06/2019 alle 14:55

    Finalmente alcuni ed eroici storici sentono il dovere ed il coraggio di scrivere la vera storia,non quella falsa, vigliacca che ci hanno da sempre fatto intendere,compreso nelle scuole.Sarebbe l’ora di farla studiare nelle scuole.Complimenti.

  13. ex Rispondi

    09/09/2019 alle 18:24

    oggi abbiamo la libertà che non era sicuramente fascista e per la quale molti giovani hanno dato la vita.delle atrocità umane “sono piene le fosse”.grazie a questa libertà ognuno può dire ciò che vuole ,risponderà alla legge dieventuali falsità e denigrazioni.

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