21/11/2018 – Confcommercio Reggio Emilia prende posizione contro l’impianto di produzione cdi metano da biomasse (di fatto un inceneritore per la conversione dei rifiuti organici in fonte di energia) e chiede impegni per scongiurare il possibile collasso della circolazione (a causa dei camion carichi di rifiuti diretti all’impianto) e soprattutto per eliminare i pericoli per la salute dei cittadini.
Con una lettera firmata dalla presidente provinciale Donatella Prampolini Manzini, e indirizzata ai sindaci di Reggio Emilia, di Correggio, San Martino in Rio e al presidente della Provincia, Confcommercio – si legge – “intende rappresentare la preoccupazione di numerose aziende associate operanti nei comuni e nelle zone di gravitazione del futuro impianto”. In particolare “si esortano gli Enti Territoriali ad adoperarsi concretamente, affinché, a garanzia del perseguimento di un interesse realmente pubblico, venga scongiurato qualsiasi rischio di irrisolvibili aggravi al sistema infrastrutturale e viario, e ogni pericolo per la salute dell’intera collettività”.
Col suo ultimo piano industriale, il gruppo Iren ha confermato l’investimento da 55 milioni per realizzare a Gavassa un mega impianto da 167 mila tonnellate/anno, su un’area di dodici ettari, per “il trattamento del materiale derivante dalla raccolta differenziata dell’organico”. Per questo a Gavassa sarà trasferito anche il centro di compostaggio degli sfalci oggi situato nell’area del depuratore di Mancasale. Secondo Iren l’impianto a biomasse dovrebbe entrare in esercizio entro il 2021.