23/11/2018 – Passati due mesi dalle elezioni il nuovo consiglio di amministrazione della Bonifica Emilia Centrale non si è ancora riunito, ma è già scoppiata la guerra tra le varie componenti che si contendono il controllo dell’ente. Coldiretti puntava al controllo del cda, grazie anche a un sistema elettorale – voluto dalla Regione – basato sul censo e che fa tanto ancien regime. Ma l’obiettivo è fallito, perché la maggioranza è composta da consiglieri iscritti ad altre associazioni o indipendenti.
Negli accordi pre elettorali, benedetti dall’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli, il presidente designato era Matteo Catellani, esponente di Coldiretti.
Ma con una mossa non tanto a sorpresa (qualche sentore si era avuto già prima del voto), l’allevatore Catellani è improvvisamente caduto in disgrazia: è tornata in auge la candidatura di Ugo Franceschini, nome storico di Coldiretti e presidente dell’Istituto Parma Qualità, che certifica il prosciutto di Parma e altri prodotti Dop, commissariato dal Mipaf a causa del coinvolgimento nell’inchiesta Prosciuttopoli.
Un gioco di rimpalli al quale hanno reagito le associazioni riunite in Agrinsieme (Cia, Alleanza cooperative, Confcooperative, Legacoop, Acgi, Confagricoltura, Ugc) e Unindustria Reggio.
In una lettera indirizzata il 22 novembre a Matteo Catellani, Agrinsieme e Unindustria “sono a confermare la loro intenzione a tener fede all’accordo sottoscritto dalle professionali agricole e condiviso dalla maggior parte delle associazioni extra-agricole”. E aggiungono: “Riconfermiamo pertanto il nostro appoggio alla sua candidatura come Presidente della Bonifica dell’Emilia centrale in rappresentanza della sua associazione”.
Un gesto chiaramente polemico nei confronti di Coldiretti, che infatti ha chiesto il rinvio a lunedì del vertice informale programmato per oggi, in vista della convocazione del nuovo cda. finalmente fissata per venerdì 30 novembre.
C’è una settimana dunque per scongiurare una prova di forza tra Coldiretti da una parte e tutte le altre associazioni dall’altra. Le quali non la intendono di stracciare gli accordi pre elettorali (anche se in merito c’è uno scontro anche nella Cia) e neppure digerirebbero un diktat su Franceschini, vincitore delle precedenti elezioni della Bonifica poi annullate per irregolarità e brogli, e oggi esposto, come presidente dell’Ipq commissariato, alla bufera di Prosciuttopoli.
Mario Guidetti - tavolo Hemingway
23/11/2018 alle 16:06
…mentre una risata li seppellirà, noi (che abbiamo solo un appartamento) continuiamo (ingiustamente) a pagare