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Unicredit, licenziamenti e sanzioni per 10 impiegati di via Gattalupa
L’ex direttrice è il capro espiatorio: il pm chiede 3 anni e 4 mesi

13/10/2018 – Il processo per i  cosiddetti ammanchi alla filiale Unicredit di via Gattalupa si avvia verso la conclusione, però il mistero si fa se possibile ancora più fitto.

Nell’udienza di ieri di fronte al giudice monocratico Luca Ramponi, il vice procuratore onorario Laura Zennaro –  che rappresenta l’accusa – ha chiesto 3 anni e 4 mesi per l’unica imputata, l’ex direttrice della filiale Unicredit di via Gattalupa Maria Maniscalco, accusata del  furto di ben 89 milioni di euro: l’unica ipotesi di reato sopravvissuta della miriade di accuse caricate sulla schiena dell’ex funzionaria, che già nell’udienza di marzo aveva spiegato come i soldi persi dai clienti non erano ammanchi dolosi, bensì il saldo negativo delle gestioni dei fondi di investimento, a quanto pare riempiti di titoli spazzatura dai signori dell’algoritmo e del gioco finanziario che  costruiscono in gran segreto il  bouquet dei fondi poi venduti allo sportello.

Una manifestazione di anni fa dei correntisti davanti alla sede Unicredit di via Gattalupa

E’ noto che degli 89 milioni non un centesimo è stato  trovato nei conti, in casa e nelle tasche di Maniscalco. Nondimeno Unicredit ha incoraggiato i clienti danneggiati a denunciare l’ex direttrice perchè in quel modo sarebbe intervenuta l’assicurazione per i risarcimenti (com’è avvenuto) e dall’altro l’istituto – il più importante del reggiano  come erede per fusioni successive di Cassa di Risparmio, Bipop-Carire e Capitalia –  avrebbe potuto allontanare da sè l’ombra incombente del cattivo andamento dei fondi.

Ma nell’udienza di ieri è accaduto qualcosa di inaspettato: rivelazioni inedite su quello che è effettivamente accaduto in via Gattalupa, ormai quasi dieci anni fa, e che potrebbero pesare non poco sull’esito del processo.

Qualcosa che ha a che fare con la vicenda dell’affidamento da 5 milioni concesso motu proprio dalla Maniscalco all’imprenditore reggiano Erminio Spallanzani, all’epoca editore della rete èTv, dopo giorni di pressioni e in attesa del placet della direzione di area, operazione da cui partirono l’inchiesta interna e quella giudiziaria.

Maria Maniscalco

Ieri dunque, la testimone Graziella Bacchilega – responsabile delle risorse umane e ufficio controlli e verifiche di Unicredit – ha dichiarato che per l’affaire Spallanzani sono stati messi sotto procedimento disciplinare ben dieci addetti della filiale di via Gattalupa: di questi, tre sono stati licenziati e sette sanzionati in modo più leggero. Una decimazione con pochi precedenti, di cui Unicredit non ha fatto trapelare nulla all’opinione pubblica.

Una domanda,a questo punto, sorge spontanea: se via Gattalupa era un covo di dipendenti infedeli, perché sotto processo c’è solo Maria Maniscalco? La quale, peraltro, ha chiesto di fare dichiarazioni spontanee anche per difendere gli ex colleghi, sostenendo che erano tutte brave persone. E come credere davvero che Maniscalco – considerata una funzionaria sempre in linea con le direttive superiori e che godeva la fiducia di centinaia di clienti – avesse voluto derubare anche i propri parenti e gli amici di famiglia?

L’avvocato Giovanni Tarquini

Sempre più in questo processo, essa appare come un capro espiatorio delle gestioni fondi di Unicredit e dei problemi di una clientela importante. Ma come sia possibile, dopo dieci anni di  massacro personale e  di manipolazioni, rimettere ordine nei fatti e ristabilire un barlume di verità quando c’è di mezzo la solita ragion di Stato, è tutto da vedere e da dimostrare.

Dovrà provarci nella prossima udienza l’avvocato Giovanni Tarquini, che pronuncerà l’arringa in difesa dell’ex-direttrice.

 

 

 

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Una risposta a 1

  1. Giovanni Maria Rispondi

    13/10/2018 alle 19:06

    Complimenti a REGGIO REPORT.
    Solo grazie a Voi sta emergendo un poco di verità su questa brutta
    vicenda.
    Siete gli unici che avete scritto sempre in modo serio e corretto,
    con grande serietà professionale.

    Grazie di cuore-

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