16/10/2018 – Il 24 ottobre, tra pochi giorni, approderà in Cassazione la tranche del processo Aemilia svolta col rito abbreviato a Bologna.
L’udienza davanti ai giudici della Suprema Corte è in programma mercoledì prossimo, anche se, visto il gran numero di imputati, difficilmente basterà una sola udienza per chiudere la discussione.
In ballo ci sono 60 posizioni, tra cui spicca quella dell’ex consigliere comunale di Reggio Emilia, Giuseppe Pagliani, esponente di Forza Italia, assolto con formula piena in primo grado, poi condannato a 4 anni in appello per concorso esterno. La difesa di Pagliani, sin dalla prima sentenza del Riesame che nel 2015 ne annullò l’arresto, ha sempre dimostrato l’estraneità del noto avvocato di Arceto alla consorteria dei cutresi.
Oltre a lui, nel processo con rito abbreviato sono imputati, tra gli altri, il collaboratore di giustizia Giuseppe Giglio, condannato in appello a sei anni, Nicolino Sarcone, considerato uno dei boss della cosca che per l’accusa ha come punto di riferimento la ‘ndrina Grande Aracri (per lui la pena stabilita in primo grado e confermata in appello e’ di 15 anni), Alfonso Diletto, che in appello si e’ visto confermare la condanna a 14 anni e due mesi per associazione mafiosa, e Nicolino Grande Aracri, condannato a sei anni e otto mesi, che tuttavia in questa tranche del processo non e’ accusato di associazione mafiosa.
Sempre in abbreviato, sono stati condannati a otto anni e sei mesi in primo grado e in appello anche i poliziotti Domenico Mesiano, ex autista del questore di Reggio Emilia (accusato, oltre che di concorso esterno, anche di violenza privata per le minacce alla giornalista Sabrina Pignedoli), e Antonio Cianflone.
Infine, tra le posizioni che saranno vagliate dai giudici della Cassazione ci sono quelle del giornalista reggiano Marco Gibertini, condannato a nove anni e quattro mesi per concorso esterno, e della commercialista bolognese Roberta Tattini, per cui la pena è di otto anni e otto mesi.
(fonte: agenzia Dire)