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Operazione Spac: fusione fatta, entro l’anno la ceramica Abk sarà quotata in Borsa

3/10/2018 – Le assemblee straordinarie della Ceramica ABK Group e della Spac CFP2 hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione di ABK Group Industrie Ceramiche S.p.A. in Capital For Progress 2, che assumerà la denominazione di Abk.

A conclusione dell’operazione, prevedibilmente entro l’anno, c, ABK Group sarà quotata in Borsa sul mercato AIM Italia.

Con tale operazione la SPAC CFP2 – che annovera fra i propri promotori nomi importanti come Massimo Capuano ex a.d. di Borsa Italiana, e  Marco Fumagalli – mira a valorizzare ABK, una eccellenza italiana del settore ceramico che nel 2017 ha registrato ricavi per circa 115 milioni di euro, un ebitda margin di oltre 16 milioni di euro (pari al 16,2%) e un utile netto di 12,6 milioni di euro. L’azienda annovera  nella propria compagine sociale la famiglia reggiana Fortuna e le famiglie modenesi Fabbri e Guidorzi, che manterranno la maggioranza del capitale sociale anche post quotazione.

Interno arredato con ceramiche Abk

“Si tratta di una operazione finanziaria particolarmente innovativa – sottolineano i promotori – che dovrebbe consentire alla società ABK di quotarsi sul Mercato AIM di Borsa Italiana senza sostenere l’iter “classico” di quotazione. La Business Combination con una SPAC è sicuramente uno strumento eccezionale per sviluppare le migliori imprese del territorio ed evitare che “cadano” in mani straniere”.

Baldi Finance nelle persone nelle Guido Prati, Antonio Boccia e Luca Carra, ha svolto l’attività di advisor finanziario e negoziale per ABK, mentre lo studio Baldi & Partners con gli avvocati avvocati Francesca Baldi ed Ilaria Ballabeni ha svolto l’attività di advisor legale e contrattuale, sempre per  ABK.

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