19/10/2018 – Nel 2017 i reggiani si sono giocati quasi un miliardo di euro alle slot, in scommesse e lotterie varie. Una cifra da lasciare allibiti, eppure è questo il saldo del gioco d’azzardo nei 42 Comuni della provincia di Reggio Emilia: numeri certificati dai Monopoli di Stato e diffusi oggi da Matteo Iori, presidente della cooperativa Papa Giovanni XXIII (quella fondata da don Ercole Artoni) all’avanguardia a livello nazionale nella lotta alle ludopatie.
Dunque, l’anno scorso nella provincia reggiana sono stati giocati in totale 930 milioni e 252.000 euro. Di questi quasi 751 milioni sono rientrati con le “vincite” (o meglio la riduzione delle perdite) mentre la cifra di quanto definitivamente bruciato e’ di 179,3 milioni. Suddivisa per i 533 mila residenti nel territorio provinciale la perdita media procapite risulta di 337 euro o di 792 euro a famiglia. Ma è come i polli di Trilussa: per uno che non gioca, un altro perde il doppio.
Nella “classifica” dei Comuni giocatori, quello piu’ virtuoso e’ Canossa, dove ogni abitante ha perso definitivamente solo 89 euro e ogni famiglia 201.
La maglia nera del Comune in cui si gioca di piu’ in proporzione al numero degli abitanti va invece a Reggiolo, dove ogni cittadino ha giocato 5.902 euro nel solo 2017. Rispetto ai soldi persi definitivamente, quindi senza contare quelli che in qualche modo tornano indietro in vincite, ogni abitante di Reggiolo ha perso oltre mille euro (esattamente 1.053 euro). Considerando il numero delle famiglie reggiolesi la cifra persa nell’anno e’ stata di 2.842 euro per ogni nucleo familiare.
Il capoluogo: nel 2017 nel Comune di Reggio Emilia sono stati spesi 383,5 milioni di euro al gioco d’azzardo, di cui 314,5 milioni sono tornati indietro in “vincite” e i restanti 69 milioni sono sfumati.
Le perdite del gioco d’azzardo quindi, equivalgono per fare un paragone a quasi alla metà del bilancio comunale del 2017 (pari a 165,5 milioni). Ogni abitante di Reggio nel 2017 ha giocato 2.237 euro e alla fine del gioco si e’ impoverito di 403 euro. Per quanto riguarda le famiglie reggiane si sono impoverite di 885 euro l’una.
Al primo posto nel podio dell’azzurro ci sono le slot machine (78,3 milioni persi) seguiti dalla Videolottery- macchinette piu’ “aggressive” che consentono puntate maggiori- (36,9 milioni). Al terzo posto i Gratta e Vinci (lotterie istantanee) e le lotterie tradizionali, dove i reggiani hanno perso oltre 20 milioni. Altri 17,5 milioni di euro li hanno persi al Lotto (e alla forma telematica del “10 e lotto” che prevede un’estrazione ogni 5 minuti) e quasi altri 10 milioni di euro (9,8) sono stati persi alle scommesse sportive. Insomma, dice Matteo Iori, “Si continua a giocare sempre di piu’ nella nostra provincia, con cifre altissime che dovrebbero aiutarci a riflettere sulla criticita’ di questa situazione”.
Normalmente, aggiunge il presidente della Papa Giovanni, “le persone giocano senza avere problemi, per svago e divertimento, saltuariamente e per pochi soldi. Pero’ alcune vedono nel gioco una scorciatoia per riuscire a risolvere i loro problemi economici, o per alienarsi da una vita complessa e faticosa.
Quindi il gioco d’azzardo diventa uno strumento utilizzato nella speranza di risolvere problemi, che in realta’ aggrava solamente”.
Anche per questo la cooperativa lancia il progetto di una sorta di “comunita’ serale”, o notturna, per i pazienti affetti da ludopatia. Giocatori non del tutto incalliti e che mantengono un certo equilibrio, potranno passare la notte nella struttura per poi recarsi al lavoro il giorno dopo scansando le “sirene” del gioco d’azzardo. E’ quanto ha in mente di realizzare la Papa Giovanni nella frazione di Puianello.
Il direttore Iori inoltre critica il comune di Reggio che, recependo la normativa regionale, ha mappato tutti i luoghi “irregolari” perche’ ubicati a meno di 500 metri da luoghi “sensibili”, come scuole, oratori, chiese e ospedali, Manon ha ancora fatto partire le ordinanze per imporre ai gestori di chiudere entro un anno gli esercizi o delocalizzarli. “C’e’ un ritardo”, sottolinea Iori. In sala del Tricolore, invece è ferma da quasi due anni la discussione della proposta del nuovo regolamento del gioco d’azzardo, avanzata dal Movimento 5 stelle.
Pigs
20/10/2018 alle 13:18
La cosa non mi stupidce affatto.
Materialisti all’ennesima potenza.
Ignoranti come pochi.
Poli
20/10/2018 alle 14:14
Ostia che intervento. Filosofo ?
Pigs
20/10/2018 alle 15:05
Faccia lei.