5/10/2018 – Con l’intervento dei giornalisti Rinaldo Gianola e Armando Torno e la classica “gnoccata sociale dei 200” con salumi, grana e lambrusco rosso vivo, si è aperto ieri sera in via Beethoven a Massenzatico (Reggio Emilia) il convegno internazionale delle Cucine del Popolo, dedicato alle cucine senza confini. Sempre ieri sera è avvenuta la presentazione del fondo editoriale composto da 650 volumi periodici dal 900 ad oggie numerosi documenti inerenti l’enogastronomia, fondo che lo Cucine del Popolo hanno donato alla Biblioteca Panizzi.
Il sodalizio, collegato al movimento anarchico, è stato fondato alla fine degli Novanta sotto la spinta del grande Luigi Veronelli.
Sabato 6, dalla mattina, laboratori di Liquori Proletari, il Pranzo dell’Operaio e una performarnce del poeta Stefano Raspini. dalle 15,30 convegno internazionale con 15.30 Convegno di Studi “Cucine senza Confini”: Alberto Capatti “Il Linguaggio delle Cucine del Popolo: Memoria e Immaginazione”; Pietro D’Alessio “Mangiare Etnico”; Federico Ferretti “Il Pasto degli Esploratori”; Edy Zarro “La Cucina che non c’è”;Il Pianeta Mangiato”; Enrico Voccia “Saperi e Sapori nell’Ellenismo”; Elisabetta Salvini e Lorena Carrara “Partigiani a Tavola”; Eliana Bartoli “La Nostra Tovaglia Rossonera”
LE LETTERA DELLE CUCINE DEL POPOLO
“Se la nostra Patria è il mondo intero, la nostra cucina, di conseguenza, non può che essere senza frontiere, aperta, solidale ed inclusiva. Le Cucine del Popolo da oltre 20 anni propongono una gastronomia sociale abbinata ad una felicità aggregativa mediante una prassi libertaria tesa a costruire un progetto culturale resistente. Con i fermenti razzisti che in particolar modo oggi attraversano il nostro Paese, è necessario trovare dei percorsi dal basso in grado di fronteggiare questa deriva autoritaria ribadendo i valori del Socialismo Umanitario in una prospettiva internazionalista.
Con questo nuovo Convegno dedicato alle Cucine Senza i Confini, pensiamo di essere sul “filo del tempo” con una riflessione approfondita per le scadenze del futuro più prossimo, a partire da alcuni appuntamenti nelle città europee dove porteremo con le nostre esperienze gastronomiche, mutualistiche e associative.
Il Convegno di Studi vedrà una significativa presenza di Professori, studiosi e esperti di altissimo livello provenienti da ogni parte d’Europa. Sarà pure interessante la comunicazione del Professore Alberto Capatti, grande conoscitore della Storia della Gastronomia, contro le “proibizioni dell’Onu” in merito all’olio d’oliva, al prosciutto crudo e al Parmigiano Reggiano.
Per i laboratori avremo da un parte una proposta inerente ai liquori proletari (Pelinkovac, Grappa alla Macchia e Amaro del Partigiano) e dall’altra assaggeremo ghiaccioli, sottaceti e frattaglie.
Un altro momento molto sentito del Convegno sarà il Veglione Rosso con la partecipazione di almeno 300 persone, dove verrà riproposto un menu Socialista del 1910 a base di cappelletti e bolliti, antipasti e salse di campagna, dolce e lambrusco rosso vivo con prenotazione obbligatoria e, come per tutti i pasti, sarà presente l’alternativa vegana e vegetariana.
Il pranzo della domenica, dedicato alle Cucine dei Popoli, sarà realizzato direttamente dai Rifugiati e dai Sinti che cucineranno i loro piatti tipici creando un grande momento di condivisione.
Parteciperanno al Convegno artisti, poeti, scrittori, giornalisti e musicisti che conferiranno all’evento un ulteriore prestigio attraverso le loro riflessioni e le loro performance.
Saranno presenti uno spazio bimbi, un servizio libreria, biliardino e ping pong, servizio bar e punti di ristoro.
Il Convegno, come consuetudine, sarà totalmente autogestito e privo di finanziamenti pubblici con l’impegno di una sessantina di militanti suddivisi fra Reggio Emilia e Massenzatico.
Questo appuntamento servirà anche a consolidare nuove relazioni per allargare la “rete” delle Cucine del Popolo; una rete tenuta insieme da un modello associativo autogestito unito ad una gastronomia solidale destinata a superare qualsiasi frontiera.
IL PROGRAMMA
VENERDI’ 5 OTTOBRE 2018
12.00 Inaugurazione dell’Archivio delle Cucine del Popolo
14.00 Aperitivo con le Delegazioni Internazionali
16.00 Allenamenti Orizzontali con Ciccioli e Lambrusco, Ostriche e Bollicine
19.00 Apertura del Convegno con i Giornalisti Armando Torno e Rinaldo Giarola
20.00 Gnoccata Sociale dei 200
22.00 Suonatori Libertari Calabresi
24.00 Rinfresco Propiziatorio
SABATO 6 OTTOBRE 2018
10.00 Vaccinazione Antiautoritaria con gli Spavaldi
11.00 Laboratori con Liquori Proletari: Pelinkovac con Giacomo Della Chiesa, Grappa alla Macchia con
Stefano Bet e Amaro del Partigiano con Luca Federici
13.00 Pranzo dell’Operaio a cura del Barone Rosso della Lunigiana
14.30 Incursione Spericolata di Enea Virgilio Stefano Raspini
15.30 Convegno di Studi “Cucine senza Confini”:
– Alberto Capatti “Il Linguaggio delle Cucine del Popolo: Memoria e Immaginazione”
– Pietro D’Alessio “Mangiare Etnico”
– Federico Ferretti “Il Pasto degli Esploratori”
– Edy Zarro “La Cucina che non c’è”
– Mauro Balboni “Il Pianeta Mangiato”
– Enrico Voccia “Saperi e Sapori nell’Ellenismo”
– Elisabetta Salvini e Lorena Carrara “Partigiani a Tavola”
– Eliana Bartoli “La Nostra Tovaglia Rossonera”
18.00 Tavola Rotonda dei Relatori
19.00 Le Cucine del Popolo viste dalla Spagna con Alfredo Gonzales
20.00 Veglione Rosso con Menu Socialista del 1910: antipasti, cappelletti in brodo, bolliti, salse di campagna
e dolce con Lambrusco Rosso Vivo con alternativa vegana e vegetariana. Costo 21€, prenotazione
obbligatoria al 3473729676
22.00 Avvisi e Ricordi
23.00 Coro sociale Violenti Piovaschi
24.00 Fumi Popolari e Happening Collettivo con i Guseder
DOMENICA 7 OTTOBRE 2018
9.00 Distribuzione dello Zabaione della Mamma
10.00 Laboratori con Ghiaccioli con Stefano Braidi, Frattaglie con Luigi Rigazzi e Sottaceti con Arturo
Bertoldi
12.00 Cucine del Popolo Contro Onu: “Non Perdiamo la Lingua ed il Gusto, o Non Usciremo” di Alberto
Capatti
13.00 Pranzo con le Cucine dei Popoli: Rifugiati, Nomadi e Mapuche
14.00 Poesie Oltre le Frontiere di Giovanni Canzoneri
15.00 Il Biliardino della Rivoluzione con Enrico Riot
16.00 Torneo di Calcetto senza il Balilla
19.00 La Macchina Infernale – Happening di Ermanno Bartoli
20.00 Tigelle e Gnocco Fritto
21.00 Performance con ospiti a sorpresa
23.00 Chiusura del Convegno al Canto dell’Internazionale
Per tutti i pasti è prevista l’alternativa vegetariana e vegana.
per info e prenotazioni 347-3729676 – [email protected]