8/10/2018 – I diesel euro 4 possono circolare: la Regione emilia-Romagna ha fatto marcia indietro rispetto allo stop decretato a partire dal primo ottobre, e al quale si sono uniformati le città superiori a 50 mila abitanti, Reggio Emilia compresa.
E’ la decisione annunciata oggi dal governatore Bonaccini alla riunione di 30 comuni del piano aria regionale, dopo le raccolte firme promosse dalla Lega anche a Parma e Reggio emilia.
Solo a Reggio Emilia questa decisione ha liberato oltre 38 mila auto, destinate a restare ferme, anche se seminuove o comunque con pochi anni di vita.
La Regione stanzierà subito 5 milioni per la rottamazione delle auto dei privati (dopo il bando ecobonus per i veicoli commercianli) e chiede al governo di metterne altrettanti. Deciso anche il rafforzamento delle domeniche ecologiche e il potenziamento delle misure emergenziali di primo e secondo livello, in caso di sforamento dei limiti di polveri sottili per quattro e sette giorni consecutivi col blocco della circolazione dei veicoli (in questi casi compresi gli euro 4). Il nuovo provvedimento sarà messo a punto nella giornata di domani.
In ogni caso viene tolto il divieto generalizzato alla circolazione per gli stessi diesel euro 4. “Abbiamo ascoltato la richiesta dei sindaci di intervenire là dove necessario rispetto a un Piano aria adottato nel 2017 con l’accordo di tutti i Comuni interessati e senza voti contrari di nessuna forza politica in Assemblea legislativa regionale- afferma il presidente Bonaccini-. Si è partiti da un dato, e cioè che le altre Regioni non ci stanno, in particolare rispetto al divieto di circolazione dei diesel euro 4, misura che comunque entrerà in vigore anche in Piemonte, Lombardia e Veneto nel 2020, quando tutti andremo nella stessa direzione con l’obiettivo di avere città dove si respira e si vive meglio”.
E mentre gli oppositori (dalla Lega a Lapam confrtigianato) gridano vittoria, Stefano Bonaccini mete le mani avanti: “Che sia chiaro: non torniamo indietro. Non c’è nessuna intenzione di allentare la presa sulla salute e l’ambiente. Anzi mettiamo sul piatto misure più robuste per incentivare le persone a cambiare l’auto che inquina troppo e per informare meglio sulla necessità di adottare comportamenti diversi per difendere la propria salute e quella delle persone più fragili, a partire dai bambini, che viene messa a rischio dalla diffusione delle polveri sottili. Ora chiediamo al Governo di darci una mano vera, concreta”.
MELATO: SMENTITI CLAMOROSAMENTE TUTINO E IL SINDACO VECCHI
“L’annuncio del ritiro del blocco dei diesel Euro4 è un clamoroso dietrofront del PD che arriva dopo le numerose proteste dei Sindaci, anche di sinistra, in tutta la Regione a parte Reggio Emilia”. Lo afferma il vice segretario provinciale della Lega Matteo Melato.
“Questo è avvenuto anche grazie alla raccolta firme della Lega che, tra i cittadini infuriati per questo provvedimento, ha raccolto numerose firme e ascoltato diverse persone esprimere tutto il proprio disappunto per il fatto di dover lasciare la propria auto in garage nonostante alcuni debbano ancora finirla di pagare. Siamo i primi a sostenere che occorra attuare un piano per ridurre le emissioni inquinanti nella pianura padana ma questo deve essere compatibile e sostenibile con i bisogni dei cittadini. A Reggio vengono smentiti clamorosamente Tutino e il Sindaco Vecchi che fino all’ultimo hanno difeso un provvedimento del tutto senza senso evitando di ascoltare le problematiche che i cittadini avanzavano non in ultimo un bollo auto pagato per intero”.
ALAN FABBRI: PASSO INDIETRO DI BUON SENSO, VITTORIA DELLA LEGA
“E’ una vittoria che la Lega porta a casa: anche se in Commissione non sono stati ammessi i nostri emendamenti, di fatto il Pd ha eseguito esattamente quello che avevamo chiesto in via istituzionale. Convincere gli amministratori non è stato facile siamo contenti che la Regione abbia deciso di fare questo passo indietro, che è un passo di buonsenso. Un successo è anche aver mosso in modo massiccio l’opinione pubblica. Abbiamo dimostrato ancora una volta che la Lega è a fianco dei cittadini e che i cittadini sono con noi”. Così il capogruppo Lega Nord, Alan Fabbri, commenta la decisione della Regione Emilia Romagna di eliminare il blocco previsto nei giorni di stop alle auto per i veicoli diesel euro 4.
GUATTERI, M5S: VECCHI DICA A BONACCINI DI RITIRARSI A VITA PRIVATA
“Il dietrofront di Bonaccini sullo stop diesel euro4 impone una presa di posizione coerente dell’assessore all’ambiente di Reggio Tutino e del sindaco di Reggio Vecchi, che in questi giorni avevano messo la faccia per difendere un provvedimento doloroso ma necessario: chiedano al collega di partito Bonaccini di ritirarsi dalla vita politica. altro che ricandidarsi alle elezioni regionali. Prima Bonaccini, non informa a dovere i cittadini sui rischi mortali dell’inquinamento, vedi l’allarme in Pianura padana con la riduzione dell’aspettativa di vita di 3 anni e la maglia nera europea per i tumori infantili in Italia, propedeudici a far capire la gravità della situazione per soluzioni difficili ma purtroppo necessarie.
oi lascia i sindaci in balia dei cittadini a difendere la scelta e poi fa dietro front di fronte alle prime proteste. Vecchi e Tutino a questo punto chiedano le dimissioni di Bonaccini e gli chiedano di ritarsi a vita privata. Sarà un bene per tutti gli emiliano romagnoli”. Lo dichiara Alessandra Guatteri, capogruppo del Movimento 5 Stelle nel consiglio comunale di Reggio Emilia.
LAPAM: UNA NOSTRA VITTORIA, SIAMO STATI I PRIMI A CHIEDERE LA REVOCA
“La revoca allo stop sui diesel euro 4 è una decisione di buon senso e rappresenta una nostra vittoria. Da settimane chiedevamo di revocare questa misura illogica, finalmente la Regione e i comuni hanno seguito il buon senso e hanno tolto questo blocco immotivato che era stato deciso soltanto dall’Emilia-Romagna”. Gilberto Luppi, Presidente Lapam Confartigianato, commenta così la revoca del blocco ai diesel euro 4 deciso dalla Regione dopo la riunione fiume con i comuni interessati.
“Avevamo spiegato più volte come questo blocco andasse a penalizzare sia le piccole imprese che i cittadini meno abbienti e che sarebbe stato necessario far passare la logica del ‘prima gli incentivi dopo i blocchi’. Ebbene, è esattamente quello che è accaduto: dopo l’aumento degli incentivi per i veicoli commerciali, infatti, la Regione destinerà un fondo di 5 milioni di euro per incentivare la rottamazione dei veicoli euro 4 non commerciali – prosegue Luppi -. Questa vittoria è anche, se non soprattutto, nostra: siamo stati la prima associazione a esporci su questa battaglia e siamo felici che, una volta tanto, abbia vinto il buon senso”.
Il Presidente Lapam Confartigianato conclude: “Ora è necessario continuare a impegnarsi a fondo per trovare una soluzione strutturale al problema, reale e molto serio, dell’inquinamento soprattutto nel bacino della Pianura Padana”.
Alessandro Raniero Davoli
08/10/2018 alle 23:36
Sono il fortunato possessore di una bellissima VOLVO XC60.
Nove anni di vita, motore 5 cilindri turbo diesel, munito di FAP antiparticolato, controllo elettronico dell’alimentazione, in regola con la revisione, bollo pagato (430 euro), assicurazione, altri 400, ma classificata come euro 4.
Lo stesso motore dopo 15 giorni dall’acquisto della mia auto, nel maggio 2009, è stato omologato dalla casa madre come euro 5.
Con questa motorizzazione la VOLVO ha la reputazione di poter arrivare tranquillamente a 500.000 chilometri.
La mia ne ha solo 180.000. Secondo i genii della regione avrei dovuto rottamarla, con una perdita secca di 17-20.000 euro.
E il denaro per comprarne un’altra chi me lo dava? Bonaccini …?
No, avevano avuto la brillante idea di mettere il divieto di circolazione e anche di semplice attraversamento delle città e comuni oltre 50 mila abitanti, comunicandolo il sabato per il lunedì successivo. Dei genii, appunto. Ora la retromarcia … almeno questa volta hanno riconosciuto l’errore. Uno dei tanti che fanno …
carlo baldi
09/10/2018 alle 19:18
Ritengo che il problema sia un altro. Quale danno alla salute pubblica si dà con la circolazione di questi automezzi ? Qualche morto ed i molteplici ammalati dovrebbero valere un po’ più di 17-20.000 euro !
Purtroppo siamo tutti dei “cacasotto” un po’ irresponsabili, politici compresi. Di fronte a qualche assurda protesta per danni patrimoniali molliamo i pantaloni per paura di perdere qualche voto e non valutiamo invece il vero danno che si continua a dare a tutti!Quando finalmente gli ospedali e gli ammalati nei polmoni si organizzeranno per fare una vera protesta per il ” no smog”?
Fausto Poli
12/10/2018 alle 21:48
Ma no, non e’ il fatto della protesta. Il fatto e’ (e lo sa’ fin troppo bene) che gli amministratori non sanno fare gli amministratori. Bonaccini, e’ buono a tavola,ma perche’ c’era dentro. Metti un altro, Errani, commissario per il terremoto ha fatto pieta’, dove son finiti i soldi stanziaati per modena ? Perbacco, uno si sbatte per portar a casa soldi, mica son tutti professionisti, e bimobombela, prima un annuncio inquietante, poi la rttifica. solo pr far vendere piu’ auto. Ma quante auto vuol vendere Campani ? E’ Lei ci piace e’, che e’ correntista bper. Baldi, sono affranto.Sto peggo di Fangareggio. ah ah ah.
carlo baldi
10/10/2018 alle 17:50
Come sempre gli inglesi, col loro humour, stanno iniziando la battaglia contro lo smog. Vedi l’orsetto Teddy Bear nella vie di Londra e la battaglia di anni fa con l’abolizione delle caldaie a carbone. Anche in Germania si stanno muovendo duramente.
Poli
12/10/2018 alle 19:51
ma a Londra, non fanno quelle figure di merda.
Poli
13/10/2018 alle 20:41
Ha fornito un commento populista. Lei sa come eventualmente amministrare l’italia. bravo. Bravoooooooooo. bravo’.
Poli
16/10/2018 alle 13:55
Figure di merda.