26/9/2018 – Da questa mattina il magistrato Marco Mescolini, p.m. del processo Aemilia è il nuovo Procuratore della Repubblica di Reggio Emilia. Succede a Marco Grandinetti, andato in pensione oltre un anno fa. La nomina è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale nei giorni scorsi, e l’insediamento di Mescolini è avvenuto nell’aula della Corte d’Assise, affollata come nelle grandi occasioni. La cerimonia di benvenuto e insediamento è stata aperta e presieduta dalla presidente del tribunale Cristina Beretti.
Erano presenti fra gli altri il procuratore generale di Bologna De Francisci , il procuratore felsineo e della Dda Amato, magistraie di tribunali e Procure del distretto Emilia-Romagna, diversi membri (uscenti) del Csm che hanno preso la parola esprimendo le felicitazioni a Mescolini, il prefetto Maria Forte, il questore Sbordone, il nuovo comandante dei Carabinieri colonnello Cristiano Desideri, il comandante della GdF Piccinini, i colleghi del magistrato, numerosi avvocati (a cui nome ha preso la parola il presidente dell’Ordine Franco Mazza) componenti delle squadre di polizia giudiziaria (“Senza polizia – ha detto Mescolini – non esiste Procura”) e i collaboratori del magistrato nel processo Aemilia, insieme all’altra rappresentante dell’accusa Beatrice Ronchi.
Mescolini, 51 anni, approda alla procura di Reggio Emilia dopo una lunga esperienza alla Dda di Bologna (inframezzata da due anni romani a fianco del viceministro dell’Economia Pinza, nel secondo governo Prodi) , e soprattutto dopo dieci anni impegnati nell’inchiesta Aemilia e come pubblico accusatore nel più grande processo alla mafia (in questo caso la ndrangheta emiliana) mai tenuto nel Nord Italia e che ormai sta volgendo al termine, ben tre anni e nove mesi dopo il blitz di fine gennaio 2015.
In proposito, nel suo intervento di saluto il P.G. De Francisci ha lanciato l’idea di tenere nell’aula bunker di Reggio Emilia il processo d’appello.
Tutti gli intervenuti hanno voluto sottolineare la professionalità e le doti di equilibrio del procuratore capo Mescolini. La presidente Beretti ha rimarcato il patrimonio indelebile accumulato con il processo Aemilia.
“Non mi merito tutti questi auguri e queste presenze”, ha detto Mescolini a conclusione dell’incontro. “Il Procuratore della Repubblica non ha programmi, nè cento giorni : ha la legge come riferimento inderobgabile, ha il compito primario di mettere in condizione i sostituti di lavorare nel miglio modo possibile, e di creare un clima produttivonell’ufficio”.