15/9/2018 – Un’altra bomba di guerra, la terza dopo quelle fatte brillare dagli artificieri alla fine di agosto, è stata rinvenuta durante i lavori per la realizzazione dell’arena spettacoli live al Campovolo di Reggio Emilia. E’ la conferma che la bonifica dagli ordigni bellici, a distanza di oltre 73 anni dal termine del secondo conflitto mondiale, è tutt’altro che compiuta. Come del resto ha dimostrato la mappa proveniente dalle Omi Reggiane e pubblicata tempo fa dalla Voce di Reggio Emilia, e ha avvertito Gianluca Vinci, consigliere della Lega, ora deputato, in una interrogazione del 2017 al sindaco di Reggio.
L’esplosione dell’ordigno da 100 chilifatto brillare il 31 agosto alla testata sud est del Campovolo
La situazione dunque non è per nulla rassicurante, al punto che il coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia attraverso Giuseppe Manzotti chiede il fermo dei lavori e una bonifica completa e definitiva dell’area.
“Ora basta – scrive Fratelli d’Italia – Chiediamo che l’amministrazione comunale e la Regione dispongano il fermo dei lavori e impongano una completa bonifica dell’area, ormai è evidente il rischio di presenza di ordigni bellici nella zona interessata dei lavori.
“Un appalto che gode di finanziamenti pubblici”dovrebbe essere gestito “con maggior responsabilità etica verso la cittadinanza, i contribuenti e verso i lavoratori. A questo punto è evidente che vi siano responsabilità legate alla mancata bonifica, ci auguriamo che gli organi preposti si attivino per farle emergere”.