di Paolo Comastri
30/12/2017 – Tradizionale conferenza di fine anno del Comandante Provinciale Carabinieri di Reggio Emilia Colonnello Antonino Buda.
Il primo dato evidenziato dall’alto ufficiale è stato, rispetto al 2016, il calo dei reati e l’incremento degli arresti con un bilancio dell’Arma reggiana che, a fronte dei 20.001 delitti del 2016, vede il 2017 chiudersi con un -7% (18.615).
Davvero imponenti i numeri che confermano la capillare ed incessante presenza dell’Arma sul territorio :
19.450 servizi di perlustrazione, che hanno visto l’impiego complessivo di 38.900 Carabinieri; 2.100 pattuglie a piedi, con l’impiego di 4.200 Carabinieri;
697 i servizi di Ordine Pubblico, che hanno visto operare 2.530 militari;
138.927 persone identificate e controllati 102.125 veicoli, che, nella fase repressiva, hanno prodotto:
393 arresti per vari delitti (336 nel 2016);
3.173 persone denunciate per molteplici reati (2.866 nel 2016);
3.038 i reati scoperti (2.535 nel 2016) con l’identificazione dei responsabili (tra cui 2 omicidi, 34 rapine, 596 furti, 373 truffe e frodi informatiche, 118 reati di spaccio di stupefacenti, 11 estorsioni, 22 violenze sessuali).
Oltre all’attività preventiva e repressiva, i Carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Emilia sono stati impegnati in numerose attività di soccorso:
209 interventi per richieste di soccorso, molte delle quali risolutive per salvare vite umane con l’impiego complessivo di oltre 400 militari.Intensa anche l’attività finalizzata a garantire la sicurezza nella circolazione sulle strade, con l’intervento in oltre 325 sinistri stradali.
In tale ambito, risultano:
195 le persone denunciate all’Autorità Giudiziaria, in prevalenza per guida sotto in stato d’ebbrezza e sotto l’influenza di stupefacenti;
2.456 le rilevate infrazioni al codice della strada;
137 le carte di circolazione ritirate per veicoli posti in circolazione senza la prescritta revisione;
210 le patenti ritirate (in prevalenza per guida in stato d’ebbrezza);
1683 i veicoli sequestrati o sottoposti fermo amministrativo.
Decisa anche l’azione di contrasto al commercio abusivo ed alla contraffazione dei marchi industriali: decine le denunce operate che hanno portato, durante l’anno, anche al sequestro di migliaia di prodotti contraffatti (CD musicali, DVD, cd per Play Station, occhiali, orologi, generatori elettrici di corrente, borsette, scarpe e capi d’abbigliamento di prestigiose griffe).
Relativamente ai reati contro il patrimonio, permangono le abitazioni private gli obiettivi maggiormente colpiti e che, quindi, rappresentano la problematica più rilevante della provincia di Reggio Emilia in relazione ai cosiddetti reati predatori.
Meno colpita la zona dell’Appennino, le zone maggiormente interessate dai furti, oltre al capoluogo, sono i Comuni del “comprensorio ceramico” al confine con la provincia di Modena (Scandiano, Casalgrande, Rubiera e Castellarano) ed i centri della Val d’Enza a ridosso della provincia di Parma, spesso raggiunte dai “pendolari” del crimine tramite il casello autostradale “Canossa – Terre matildiche”.
Anche nel 2017 i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia hanno posto particolare attenzione su eventi e su determinati reati, indicatori privilegiati di infiltrazione o di presenza di soggetti ed organizzazioni riconducibili alla criminalità organizzata.
La situazione in provincia di Reggio Emilia continua ad evidenziare peculiari connotati d’interesse riguardo al forte radicamento delle consorterie calabresi, segnatamente, quelle originarie della Provincia di Crotone. In virtù di questa considerazione, vien mantenuta alta la soglia di attenzione anche sugli appalti minori e quelli privati.
Su questo fronte, permangono le inchieste avviate nel recente periodo, nell’auspicio che, già nel prossimo anno, possano essere concretizzati i risultati delle attività investigative avviate con riguardo alla criminalità organizzata.
Incessante e rilevante l’impegno rivolto a contrastare il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti; l’elemento di “novità” del 2017, documentato dalle indagini antidroga concluse dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, è certamente la “scesa in campo” della malavita cinese nel peculiare traffico di eroina, soprattutto nel capoluogo reggiano.
Al riguardo, tra le principali operazioni antidroga, rileva quella conclusa nell’agosto 2017 quando i Carabinieri del capoluogo, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato, in una delle più remunerative piazze di spaccio della città notoriamente gestite da pusher nordafricani e nigeriani, anche un cittadino cinese trovato in possesso di oltre 100 dosi di eroina thailandese.
Il Comandante Buda che l’ anno che si appresta a concludersi è stato purtroppo contrassegnato anche dall’ “ignobile, indegna e vile”, le sue parole testuali., condotta di taluni malviventi dediti alle truffe agli anziani.
Al riguardo, grazie all’incessante campagna informativa di sensibilizzazione portata avanti nel 2017 dai Carabinieri di tutta la provincia di Reggio Emilia ed ai reiterati inviti a diffidare degli estranei, chiamando immediatamente il 112, possono essere considerati molto soddisfacenti i risultati ottenuti (netta diminuzione dei casi ed oltre una cinquantina quelle sventate).
Nel senso, è stata determinante anche l’iniziativa adottata dal Comandante Provinciale in accordo con il vescovo della Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla, Monsignor Massimo Camisasca, di avviare un’ulteriore, intensa e capillare attività di prevenzione finalizzata a far giungere le preziose informazioni nelle case dei più deboli.
Tutti i Sacerdoti in forza alla diocesi reggiana, d’intesa con i Comandanti delle Stazioni Carabinieri della Provincia, hanno diramato il messaggio di allerta a tutti gli anziani affinché l’informazione preventiva giungesse in tutte le case. L’omelia, ad esempio, è stata l’occasione per allertare i fedeli sui rischi che si corrono ad aprire la porta a sconosciuti che cercano di carpire la fiducia degli anziani per spogliarli dei loro pochi averi. Arma e Chiesa, quindi, in campo contro i “vigliacchi” che non esitano a esercitare vere e proprie aggressioni psicologiche nei confronti dei più deboli, pur di sottrarre loro i pochi risparmi di una vita, spesso condotta in solitudine.
Si è in sintesi “costruito” un fronte preventivo – senza precedenti – per cercare di arginare questo spregevole reato, ferme restando le attività investigative che hanno già permesso di acquisire inequivocabili elementi di responsabilità penali, attualmente all’esame dell’Autorità Giudiziaria reggiana.
Nel corso del 2017, innumerevoli anche gli inseguimenti operati dai carabinieri nei confronti di malviventi sorpresi a rubare: ingente la refurtiva recuperata, il cui valore stimato è di oltre 1.000.000 di euro, sottratta alla malavita e restituita ai derubati. Attività preventiva agevolata dai “nuovi strumenti” fortemente voluti dall’Arma, in virtù del principio della sicurezza partecipata, quali il cd. protocollo di vicinato e le telecamere intelligenti dei presidi comunali, veri punto forza del contrasto preventivo alla criminalità predatoria.
Un 2017 significativo e di intenso lavoro, per i carabinieri reggiani, “impreziosito” dall’accorpamento dei Carabinieri Forestali che, oltre a garantire maggiore capillarità sul territorio, hanno aumentato le competenze e le specificità nella tutela dell’ambiente, del territorio e delle acque, nonché nella sicurezza e dei controlli nel settore agroalimentare”.
Il 2017 ha visto anche il rinnovo e l’arricchimento della compagine Arma, con l’assegnazione di 4 nuovi ufficiali tra i quali, per la prima volta nel reggiano, anche di 2 donne: il Tenente Colonnello Sandra Di Domenico, Comandante del Gruppo Forestale Carabinieri di Reggio Emilia, il Capitano Luigi Scalingi, assegnato al comando della Compagnia Carabinieri di Reggio Emilia, il Capitano Josè Ghisileri Comandante della Compagnia di Castelnovo Monti e il Tenente Alessia Di Rocco, chiamata a svolgere azione di comando e di coordinamento nell’ambito del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia.