30/11/2017 – Ospiti di una struttura termale in provincia di Bolzano si sono scambiati un bacio nella vasca della piscina. Un cliente, avendo visto la scena, si e’ andato a lamentare con il bagnino che li ha “richiamati”, intimandogli di smettere “perche’ ci sono i bambini”.
E’ quanto accaduto ad una coppia omosessuale di Reggio Emilia che racconta: “Avevamo pagato per stare due ore, ma siamo andati via subito, indignati e feriti. Abbiamo provato a fare un reclamo alla reception: hanno chiamato un responsabile che alle nostre proteste, oltre a formali scuse di circostanza, ha provato ad alleggerire la tensione ricordandoci che era gia’ successo che ‘coppie normali’ (testuali parole) fossero richiamate perchè sorprese in atteggiamenti ‘focosi’ nella vasca”. Insomma, “un semplice bacio tra due ragazzi gay e’ stato paragonato ad atteggiamenti scorretti tenuti in un esercizio pubblico da coppie etero”.
Dopo “quelle parole e senza neanche ricevere il rimborso del biglietto, siamo andati via con la convinzione che in quel posto non torneremo mai piu'”, dicono i protagonisti della vicenda.
Alberto Nicolini, riconfermato ieri presidente dell’Arcigay di Reggio Emilia, assicura intanto: “Ai responsabili di questa struttura richiediamo il rimborso dei due biglietti e del viaggio sostenuto dalla coppia, e che da subito si metta in atto una parita’ di trattamento: quello che vale per gli eterosessuali deve valere anche per le altre coppie”. Se “non tutti gli operatori sono in grado di gestire situazioni che inevitabilmente si ripresenteranno sempre piu’ spesso grazie alla maggior visibilita’ delle coppie gay e lesbiche, finalmente riconosciuta anche dalla legge delle Unioni Civili, sara’ opportuno che la struttura si rivolga ad i nostri compagni e amici di Arcigay Bolzano ‘Centaurus’, che hanno espresso la propria massima disponibilita’”, aggiunge Nicolini. Che conclude: “Ci dispiace per la nostra coppia, ma ci dispiace ancora di piu’ per quella famiglia in cui si trasmette ai bambini l’idea che due ragazzi innamorati siano qualcosa di immorale e sbagliato. Non ci siano dubbi pero’: non accetteremo di vivere in segreto come decenni fa”.