30/5/2017 – Questa mattina, nell’Auditorium dell’Istituto Bodoni di Parma, l’assessora al Turismo del Comune di Reggio Emilia Natalia Maramotti è stata eletta presidente della ‘Destinazione turistica Emilia’ (Dte), l’organismo di promozione territoriale istituito dalla Legge regionale 4/2016 di riordino del settore, unendo, in un’ottica di sistema, Reggio Emilia, Parma, Piacenza e i relativi ambiti provinciali.
Alla presenza dell’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini si è insediata l’Assemblea dei soci. La sede legale sarà a Parma. Alla ‘Destinazione turistica Emilia’ hanno aderito le tre Province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza, e 91 Comuni di cui 40 della provincia reggiana. Nella stessa seduta l’Assemblea ha scelto anche i nove componenti il Consiglio di amministrazione:
– per il territorio di Reggio Emilia: l’assessora al Turismo del Comune di Reggio Emilia Natalia Maramotti (presidente); il sindaco di Quattro Castella Andrea Tagliavini; il sindaco di Ventasso Antonio Manari
– per il territorio di Parma: l’assessore al Turismo del Comune di Parma Cristiano Casa; il sindaco di Salsomaggiore Terme e presidente della Provincia Filippo Fritelli; il sindaco di Monchio delle Corti Claudio Moretti
– per il territorio di Piacenza: il sindaco di Piacenza Paolo Dosi; il presidente della Provincia Francesco Rolleri e il sindaco di Bobbio Roberto Pasquali.
“Questa mattina a Parma è stato messo l’ultimo tassello, essenziale, per rispondere agli impegni presi così come alle aspettative create su tutto il territorio dal nuovo ente pubblico strumentale che assorbe le funzioni delle Unioni di prodotto e delle Province – ha commentato l’assessore regionale Corsini – Si apre così una nuova era turistica per la nostra regione, un risultato senza precedenti che, attraverso coesione e sinergia, intende attribuire più forza e competitività al sistema dell’organizzazione turistica complessiva”.
“Ritengo che presiedere la Destinazione turistica Emilia sia un’importante occasione per valorizzare all’interno della Destinazione l’attrattività del nostro territorio con un approccio contemporaneo come è richiesto da ciò che è oggi l’industria turistica – ha detto l’assessora Maramotti -, ossia un mondo produttivo connotato dalla flessibilità, dalla segmentazione della personalizzazione favorita dalle nuove tecnologie. Oggi, infatti, proporsi come meta turistica assume nuove connotazioni, non si tratta di pensarsi come sfondo inerte al viaggio di qualcuno, ma come “messa in scena” di esperienze coerenti con le attese generate dalla vocazione della propria offerta”.
ANCORA UNA VOLTA LA PROMOZIONE SOTTO IL CONTROLLO DELLA POLITICA
di Pierluigi Ghiggini
Destinazione Emilia è la traduzione dell’Area Vasta nel settore turistico: supera la precedente frammentazione delle politiche di promozione, pur rendendo più solido, al tempo stesso, il radicamento territoriale.
Il limite, ancora una volta, è nel controllo tutto politico delle strategie e della spesa per la promozione turistica: nella stanza dei bottoni di Destinazione Emilia troviamo esclusivamente i sindaci con i presidenti delle tre province, oppure i loro delegati. Gli operatori privati restano in poisizione marginale: la questione è antica, eppure continua a segnare le difficoltà e anche i fallimenti della promozione turistica in Italia. L’irruzione del web e dell’e-commerce, che sta cambiando radicalmente il marketing turistico a livello mondiale, rende ancora più vetusta la concezione (inaffondabile sin dai tempi delle aziende di soggiorno e degli Ept) di una promozione pianificata e controllata dalla mano pubblica.
COS’E’ LA ‘DESTINAZIONE TURISTICA EMILIA’
Le Destinazioni turistiche sono enti pubblici strumentali degli enti locali, istituiti con la Legge regionale n.4/2016.
Si tratta di organismi istituzionali di area vasta per la realizzazione e la promozione di prodotti turistici specifici e integrati che connotano e danno identità ad un’area, combinando fra loro varie tipologie di prodotto turistico. Ad essi vengono affidate le competenze turistiche che erano in capo alle Province e alle Unioni di Prodotto, operando così una semplificazione istituzionale.
La ‘Destinazione turistica Emilia’ sarà pertanto il nuovo organismo comune dei territori delle Province di Reggio Emilia, Parma, Piacenza.
Nella Destinazione turistica sarà istituita una Cabina di Regia con funzioni di concertazione sulle linee strategiche e programmatiche per le attività di promo – commercializzazione.
Paola
31/05/2017 alle 09:43
Alla faccia della semplificazione e dei tagli alla burocrazia!
e con quali competenze di tutti questi signori e signora poi…non mi sembra che Reggio vada bene, non hanno minimamente idea di cosa sia il marketing territoriale, come in regione e come in tutta Italia.
Vorrei sapere dove troveranno il tempo per seguire il tutto…ah no, avranno degli staff (e via incarichi più o meno esterni)
mario
01/06/2017 alle 09:38
Som propria ben mis! Continua la musica dei politici tutto fare. Al bando le professionalità! Non c’è ne uno che si salvi. ” Quando verrà il vero giorno ? ” era un tema caro ai rivoluzionari russi dei primi del ‘900. Cara Paola, hai proprio ragione.